5 aprile 1527: nasce Giuseppe Arcimboldo
Era un 5 aprile come oggi ma del 1527 quando Giuseppe Arcimboldo venne al mondo nella città di Milano. Il su’ babbo Biagio era uno dei pittori accreditati nella Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e proprio nella bottega di famiglia iniziò a muovere i primi passi nel mondo dell’arte.
Già nel 1549, a 22 anni, era intento a disegnare i cartoni che sarebbero stati adoperati poi per realizzare le Vetrate del Duomo di Milano.
L’Arcimboldo è noto per aver ritratto i suoi committenti con le celebri teste composte da oggetti inanimati come libri, frutta e ortaggi. Un’invenzione tutta sua e rivoluzionaria nell’epoca del Manierismo che però lo porterà a essere rapidamente dimenticato dopo la sua morte.
Il suo modo di accostare oggetti e di renderli parte di un insieme per creare volti umani è stato riscoperto e apprezzato solo di recente, con l’arrivo sulla scena del surrealismo di Dalì e artisti a lui contemporanei. Non sempre le innovazioni vengono apprezzate al momento ma prima o poi arriverà qualcuno che le riporti alla luce e gli renda giustizia.
“… pittore raro, e in molte altre virtù studioso, e eccellente; e dopo l’aver dato saggio di lui, e del suo valore, così nella pittura come in diverse bizzarrie, non solo nella patria, ma ancor fuori, acquistasse gran lode…” Così definì l’Arcimboldo lo storico a lui contemporaneo Paolo Morigia che oltretutto era pure un suo caro amico.
I ritratti dell’Arcimboldo sono un insieme di fiori, pesci, piante e libri scelti secondo un attento studio. L’artista entra nelle grazie di Massimiliano II e viene nominato pittore di corte, scenografo e costumista a Vienna nel 1562.
Fra le opere sue più note vale la pena menzionare le Quattro Stagioni e il Vertunno, il dio romano del cambiamento delle stagioni raffigurato con le sembianze dell’imperatore Rodolfo II d’Asburgo. L’opera dipinta nel 1590-91 oggi si trova in Svezia, nel Castello di Skoklosters. Ogni elemento che fa parte di questo dipinto è stato studiato nel dettaglio dall’artista e occupa una precisa posizione.

Dopo aver ottenuto un grande successo alla corte dell’imperatore, l’Arcimboldo ebbe modo di tornare nel 1587 a Milano, la città che l’aveva visto nascere. Non tornerà più alla corte degli Asburgo e morirà proprio a Milano nel 1593.
La mostra dedicata all’Arcimboldo
A partire dal 29 maggio fino al 22 novembre 2021, covid permettendo, il Centre Pompidou-Metz dedicherà a questo artista la mostra “Face à Arcimboldo” ovvero di fronte all’Arcimboldo. All’interno delle varie sezioni sarà possibile ammirare opere di artisti che dal suo modo di dipingere hanno tratto ispirazione.
Come hanno reso noto i curatori: “Se Salvador Dalì e André Breton sono i primi a riconoscere l’importanza della sua arte geniale e paradossale, le riflessioni che attraversano il lavoro di Arcimboldo continuano a risuonare ben oltre l’ambiente surrealista. La sua passione per l’illusione e per i rebus letterari, il suo pensiero sulla frammentazione, la sua ricerca sull’antropomorfismo e sui meccanismi anamorfici, il suo modo di animare nature morte o di fondere l’uomo e il regno vegetale come animale, rendono l’arte di Arcimboldo profondamente singolare”.
La mostra sarà arricchita con le note Stagioni del Louvre dell’Arcimboldo, la Primavera della Real Academia di Madrid, i disegni del Carnet di Rodolfo II degli Uffizi, i cartoni che l’artista disegnò per le vetrate del duomo di Milano, il Bibliotecario in arrivo dal Castello di Skokloster e le scenografie e i costumi che l’artista ideò per le feste alla corte degli Asburgo.
I libri
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
April 5, 1527: Giuseppe Arcimboldo is born
It was April 5th like today but in 1527 when Giuseppe Arcimboldo came into the world in the city of Milan. His father Biagio was one of the painters accredited in the Veneranda Fabbrica del Duomo in Milan and it was in the family workshop that he began to take his first steps in the world of art.
Already in 1549, at the age of 22, he was intent on designing the cartoons that would later be used to create the stained glass windows of the Milan Cathedral.
Arcimboldo is known for having portrayed his patrons with the famous heads made up of inanimate objects such as books, fruit and vegetables. An invention entirely by him and revolutionary in the era of Mannerism which, however, will lead him to be quickly forgotten after his death.
His way of combining objects and making them part of a whole to create human faces has only recently been rediscovered and appreciated, with the arrival of Dali and his contemporary artists on the scene of surrealism. Innovations are not always appreciated at the moment but sooner or later someone will come to bring them back to light and do them justice.
“… Rare painter, and in many other virtues studious, and excellent; and after having given a taste of him, and of his value, both in painting and in various oddities, not only in his homeland, but also outside, he acquired great praise … “Thus defined Arcimboldo the historian Paolo Morigia who was his contemporary besides, he was also a dear friend of hers.
The portraits of the Arcimboldo are a set of flowers, fish, plants and books chosen according to careful study. The artist entered into the good graces of Maximilian II and was appointed court painter, set designer and costume designer in Vienna in 1562.
Among his best-known works, it is worth mentioning the Four Seasons and Vertunno, the Roman god of the changing of the seasons depicted in the likeness of Emperor Rudolf II of Habsburg. The work painted in 1590-91 is now located in Sweden, in Skoklosters Castle. Each element that is part of this painting has been studied in detail by the artist and occupies a precise position.
After having achieved great success at the emperor’s court, Arcimboldo was able to return in 1587 to Milan, the city that he had seen born. He will never return to the Habsburg court and will die in Milan in 1593.

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