Gianluigi Colalucci ci ha lasciato
Con immenso dispiacere vi comunico che questa notte, all’età di 92 anni, è venuto a mancare Gianluigi Colalucci.
Un grande restauratore e, permettetemi di dirlo, anche una gran bella persona. Certo non è possibile riassumere una vita intera in poche parole ma per me Colalucci è stato e sarà un punto di riferimento fisso è inamovibile.
Fu lui ad avere per primo l’intuizione che al di sotto i depositi smarriti di colle animali, polvere e sporcizia dei miei affreschi sistini, ci fossero colori molto più vividi assai diversi da quelli che da secoli eravamo abituati a vedere. Passando un fazzoletto inumidito con la saliva sopra una porzione dell’abito di Elazar che dipinsi in una lunetta, tornarono alla luce colori inimmaginabili.
“Vidi che si squagliava qualcosa di marroncino e veniva fuori un bellissimo ocra, fu un’emozione incredibile”.
Fu il capo restauratore della volta della Sistina prima e del Giudizio Universale che, assieme alla sua squadra composta formata da Maurizio Rossi, Pier Giorgio Bonetti e Bruno Baratti, lavorò a quello che venne considerato il restauro del secolo, dal 1980 al 1994.
“Conosco quella pittura centimetro per centimetro, sono stato impastato con Michelangelo, la sua pittura è parte di me”.
Nel 2015 Colalucci ha scritto un libro con “Tutto quello che volevo dire sul cantiere sistino di Michelangelo e sul restauro” dal titolo Io e Michelangelo. Un libro che vi consiglio vivamente di leggere per tornare suo ponteggi assieme a lui e ridurre in cenere le vergognose accuse che a suo tempo gli furono mosse e che di tanto in tanto ritornano a galla.
A cosa mi riferisco? A chi sosteneva che i depositi scuri che venivano rimossi di volta in volta fossero opera mia: a detta loro avrei scurito di proposito la vividezza dei colori. Idea suggestiva, come scrisse lo stesso Colalucci, ma del tutto sbagliata e gli elementi che lo dimostrano sono numerosi.
Nel volume citato prima, Colalucci racconta anche i molti timori che ha avuto a confrontarsi con un’opera del genere.
“Il Giudizio Universale ruota intorno alla figura del Cristo Giudice col braccio alzato e questo ha solo tre pennellate nell’occhio, cosa sarebbe successo se le avessi cancellate? Avrei distrutto un capolavoro patrimonio dell’umanità, come avrei potuto, dopo, continuare a vivere?”.
Grazie Gianluigi per tutto e per sempre: hai reso questo mondo migliore.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti, oggi addolorato.
Gentile “Michelangelo”, Quando un grande personaggio, ci lascia, resta un vuoto, che però sta a noi riempire con i ricordi di lui e tu l’hai fatto ed io ho condiviso. Condoglianze alla famiglia e lui in questi giorni di Pasqua possa riposare in pace. Buon giorno❤️ Aurora
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Grazie per le sue parole. Ci mancherà
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Onore al merito di un uomo straordinario.
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proprio così
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