Onorevole e antico cittadino di Firenze. Il Bargello per Dante
Il Museo Nazionale del Bargello prenderà parte alle celebrazioni del settecentesimo anniversario della morte di Dante con la mostra Onorevole e antico cittadino di Firenze. Il Bargello per Dante che aprirà i battenti al pubblico dal 23 marzo fino al 25 luglio 2021, salvo zona arancione, rossa o altre disposizioni per contenere la pandemia.
La mostra sarà incentrata sul rapporto che Firenze ebbe con Dante dopo la sua morte in esilio a Ravenna, lontano dalla sua terra natia. Per comprendere meglio lo stretto legame della città col Sommo Poeta dopo la condanna, è imprescindibile cominciare proprio dal Bargello. Nella Cappella del Podestà, Dante viene affrescato nel Paradiso assieme agli eletti nel 1337 dai collaboratori di Giotto, a sedici anni di distanza dalla sua morte.
La diverse sezioni ripercorreranno le tappe del rapporto di Firenze con il Sommo Poeta. Per l’occasione arriveranno al Bargello importanti prestiti nazionali e internazionali frutto di copisti, miniatori e commentatori della divina commedia trecenteschi.
«Onorevole e antico cittadino di Firenze» così definì Dante Giovanni Villani
Fra le opere esposte, sarà possibile ammirare l’Albero della Vita di Pacino Buonaguida, prestato per l’occasione dalla Galleria dell’Accademia di Firenze. Un’opera datata fra il 1310 e il 1315 che rappresenta i temi trattati dal Lignum Vitae, testo scritto da San Bonaventura da Bagnoregio nel lontano 1274.
Al centro dell’albero si vede Cristo crocifisso a un albero con dodici rami ai quali sono appesi medaglioni in cui viene raffigurata la sua vita per episodi. Nella parte più bassa sono rappresentate le storie della Genesi, quelle di Mosè e di San Francesco. Le radici dell’albero si ancorano a una caverna nella quale un frate francescano sta leggendo un libro: probabilmente si tratta della raffigurazione di San Bonaventura da Bagnoregio, l’autore del testo.
La mostra Onorevole e antico cittadino di Firenze. Il Bargello per Dante è a cura di Luca Azzetta, Sonia Chiodo e Teresa De Robertis. Comitato scientifico formato da Andrea De Marchi, Giovanna Frosini, Andrea Mazzucchi, Marco Petoletti e Stefano Zamponi.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta con la speranza di poter vedere questa mostra in presenza e non solo online.

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Grazieee mille. Buon fine settimana. Aurora Scalora
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