Il sacrificio di Isacco
Questo disegno del Sacrificio d’Isacco lo tracciai su carta con sanguigna, carboncino nero e penna. Con tutta probabilità apparteneva al progetto del rilievo che avrei dovuto inserire nella grandiosa tomba dei Papi Medicei. Lo stesso soggetto infatti appare appena accennato proprio nella zona in alto a destra dell’attico di questa tomba, destinata ad accogliere le spoglie mortali di papa Leone X e papa Clemente VII.
La composizione della scena è assai diversa fra quella che proponevano i miei contemporanei come ad esempio il Sodoma e Andrea del Sarto. Il contrasto che c’è fra la tensione del povero Isacco confrontata con la calma del padre è assai evidente. Abramo pare abbia proprio la certezza di eseguire un ordine con la massima fiducia e il suo aspetto è simile al Mosè senza però considerare la calvizia del primo e la folta chioma del secondo.
Isacco pare voler fermare il gesto del padre con tutte le sue forze: si dimena e si contorce volgendo lo sguardo proprio verso il pugnale.
In basso a sinistra c’è il capro espiatorio appena accennato che verrà poi sacrificato al posto d’Isacco dopo l’intervento dell’angelo.
Il sempre vostro Michelangelo sommerso letteralmente dalle sue carte, dai suoi disegni e dai ricordi.
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