Oggi come ieri: 452 anni dal mio maestoso funerale
Son passati esattamente 452 anni dalle mie esequie. Era il 14 Luglio del 1564 quando tutta Firenze si strinse attorno al mio catafalco funebre. A Benedetto Varchi fu commissionato il discorso funebre e scrisse quasi un romanzo di 63 pagine. Certo che ce ne volle di pazienza a stare a sentire tutti i suoi elogi. Per carità, mi fece pure piacere sentir certe parole, ma dopo un quarto d’ora di lettura già m’ero stancato.
Che funerale quello! Sarà perché fu il mio ma non credo lo dimenticherò per l’eternità. C’era proprio tutta la città e a tratti, quel corteo funebre, pareva fosse quasi fosse una festa. A pensare che tanto sono stato odiato da certi Medici e invece, da morto, tutti parevano parteggiare per me. Beh, succede ogni giorno. Appena un tale passa a miglior vita diventa subito un sant’uomo, uno da rispettare, uno che tutti conoscevano o avevano in qualche modo avuto occasione di incontrarlo. A volte questa faccenda assume aspetti a dir poco surreali e, nonostante vite condotte in maniera tutt’altro che ammirabile, con il passaggio di stato vengono acclamate a furor di popolo. Tutti santi appena chiudono gli occhi.
Il funerale venne celebrato nella Basilica di San Lorenzo che per l’occasione fu interamente decorata con drappi neri intervallati da dipinti che raffiguravano i momenti salienti della mia vita. Un funerale così maestoso sarebbe stato più degno di un re che di un artista come me. Il feretro con tutto il catafalco funebre fu posizionato nel centro della chiesa e addobbato con un gran numero di decori pittorici e scultorei. Dopo le celebrazioni religiose il mio corpo venne portato fino a Santa Croce dove tutt’oggi riposa ( o almeno ci prova) nella tomba monumentale che realizzò per me il mio carissimo amico Giorgio Vasari.
Vi ricordo che oggi avrà inizio per il terzo anno consecutivo la Settimana Michelangiolesca durante la quale verrò ricordato e celebrato in ogni modo a Firenze.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti ricordando il suo pomposo funerale da re.