Il mio David e la manutenzione ordinaria
Eccolo là: in fondo al corridoio con i prigioni, il San Matteo e la Pietà Palestrina appare il David. Si trova al centro dell’esedra appositamente costruita per lui. Bello, splendente e illuminato dalla luce che filtra dalla cupola di vetro. Eppure anche sul suo corpo nel corso del tempo si accumula polvere e ragnatele più o meno voluminose.
Come mai chi si trova dinnanzi al David lo vede sempre lucente, privo di qualsiasi tipo di deposito di sporco? Il trucco c’è ma non si vede.
Periodicamente il mio colosso viene sottoposto a un’accurata spolveratura. Per l’esattezza le operazioni si ripetono ogni due mesi durante il periodo invernale e ogni tre mesi in estate.
Le operazioni di pulizia vengono eseguite sempre di lunedì: il giorno di chiusura al pubblico dell’Accademia. Viene montato il ponteggio mobile dinnanzi al mio gigante sul quale salgono la restauratrice Cinzia Parnigoni e una sua collaboratrice. Con l’aiuto di un’aspirapolvere appositamente ideato per rimuovere la polvere dalle opere scultoree e un pennello morbido si mettono all’opera per eliminare tutta quella sporcizia che s’è depositata sulla superficie del David durante il periodo trascorso dall’ultima pulitura.
La pulitura inizia dal volto del David per proseguire poi con i riccioli. Ci sono ragnatele e polvere ma anche filamenti introdotti in galleria dai numerosi visitatori che ogni giorno varcano le soglie dell’Accademia.
Ragnatele, polvere, filamenti di lana e micro frammenti provenienti dagli abiti dei numerosi visitatori, vengono rimossi con delicatezza. Ogni centimetro di superficie viene guardato, scrutato e poi spolverato con pennello e aspiratore.
Cinzia Parnigoni non solo periodicamente ripulisce il David dai depositi di polvere ma nel 2003 si occupò del restauro in occasione dei 500 anni dalla sua realizzazione che si sarebbero celebrati l’anno seguente. Ogni volta che sale sui ponteggi controlla anche lo stato di salute del mio David per verificare eventuali anomalie.
«Ogni volta controllo anche lo stato del restauro, i punti critici che già conosco. Il David sta bene, non c´è nessuna caduta delle stuccature, e non ho notato alcun movimento neppure sulle crepe alle caviglie». Con lei all’opera mi sento un po’ più tranquillo.
Oramai dal restauro son passati undici anni e si vede: «Le parti più porose del marmo sono già meno candide, un po´ ingrigite. Valuteremo con la direzione se riproporre prossimamente una pulitura più approfondita perché il grigio in lacune parti è già percepibile».
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti
Franco Origlia / Getty Images
Franco Origlia / Getty Images
Ecco qua il video presentato sul sito di La Repubblica dei vari momenti della pulitura dl David con tanto di intervista alla Parnigoni. Fossi in voi non me lo perderei.
http://video.repubblica.it/edizione/firenze/il-david-che-narciso/68668/67090