Vertigine: le fotografie zenitali di Zampetti in mostra nella vecchia canonica di Santa Maria del Fiore
All’interno degli spazi della vecchia canonica di Santa Maria del Fiore che oggi accolgono la Libreria Brunelleschi, inaugura mercoledì 7 maggio alle ore 15 l’esposizione “Vertigine. Fotografie zenitali | Franco Zampetti” organizzata dall’Opera di Santa Maria del Fiore e curata da Vincenzo Circosta e Giuseppe Giari.
All’inaugurazione saranno presenti Vincenzo Vaccaro, consigliere dell’Opera di Santa Maria del Fiore, l’autore Franco Zampetti e i due curatori dell’esposizione.
Si tratta della quarta mostra realizzata nello spazio espositivo ubicato al numero 7 di Piazza San Giovanni e avrà come filo conduttore i monumenti dell’Opera di Santa Maria del Fiore visti attraverso le immagini zenitali realizzate dal fotografo Franco Zampetti.
Vertigine. Fotografie zenitali | Franco Zampetti
In mostra saranno presenti sette immagini in grande formato scelte tra quelle che Zampetti ha dedicato al complesso monumentale della Cattedrale di Firenze, con il Battistero e i suoi matronei, i mosaici della cupola, il Campanile di Giotto con una visione dell’intero e il Duomo con la controfacciata, l’abside e la Sacrestia delle Messe.
Uno scatto invece riguarderà una ripresa esterna, realizzata tra la facciata del Duomo e il Battistero, nella zona chiamata “Paradiso”.
L’esposizione comprende anche un video che propone al pubblico quattordici immagini zenitali, organizzate seguendo la successione cronologica di realizzazione dei monumenti della Cattedrale di Firenze.
Accenni biografici di Franco Zampetti
Zampetti, architetto, fotografo, cultore della storia dell’architettura e di vari interessi nel campo della fotografia, a partire dal 2008 ha realizzato 820 foto zenitali di soggetti architettonici in Italia e nel mondo. La fotografia zenitale consente di sintetizzare da un unico punto di ripresa centrale sia la visione planimetrica che quella prospettica dello spazio.
Zampetti ottiene tali immagini mediante una fotocamera progettata e fatta realizzare appositamente, un apparecchio unico nel suo genere che permette di produrre fotografie prive di distorsioni geometriche e con visione complessiva più ampia di quanto si potrebbe osservare ad occhio nudo.

“Nell’osservare le fotografie zenitali di Franco Zampetti mi è immediatamente venuta in mente la prima volta che varcai la soglia di due monumenti molto famosi, il Museo Guggenheim di Bilbao e Palazzo Borromeo all’Isola Bella sul Lago Maggiore – afferma Vincenzo Circosta co-curatore della mostra- la verticalità dei due ingressi con il loro ascendere prospettico dalle reminiscenze bizantine, credo rispecchino perfettamente la “Vertigine” zenitale orchestrata dal fotografo. Una sorta di sublimazione verso l’Empireo che, nelle immagini scattate da Franco al Complesso Monumentale di Santa Maria del Fiore, si tramuta da fotografia d’Architettura in una sorta di testimonianza iconografica sospesa tra terreno e divino”.
“La fotografia di Franco Zampetti potrebbe essere letta come un’asettica fotografia di documentazione. Non è così – dichiara Giuseppe Giari, co-curatore della mostra – l’occhio perfettamente zenitale del fotografo è funzionale ad una operazione umanistica: la traslazione dei piani, da orizzontale a verticale, la ricerca finissima dell’equilibrio e dell’armonia delle linee e delle forme, il posizionamento delle architetture monumentali, quando anche non simmetriche, in un cerchio a sua volta inscritto in un quadrato, in un formato vitruviano, producono l’effetto di collocare noi osservatori al centro esatto dell’immagine, di rendere possibile a chi guarda, in questa inconsueta prospettiva, il misurarsi e il confrontarsi con la scala sovrumana delle architetture sacre”.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Vertigo: Zampetti’s zenithal photographs on display in the old rectory of Santa Maria del Fiore
Inside the spaces of the old rectory of Santa Maria del Fiore that today house the Libreria Brunelleschi, the exhibition “Vertigo. Zenithal photographs | Franco Zampetti” organized by the Opera di Santa Maria del Fiore and curated by Vincenzo Circosta and Giuseppe Giari opens on Wednesday 7 May at 3 pm.
Vincenzo Vaccaro, councilor of the Opera di Santa Maria del Fiore, the author Franco Zampetti and the two curators of the exhibition will be present at the inauguration.
This is the fourth exhibition held in the exhibition space located at number 7 of Piazza San Giovanni and will have as its common thread the monuments of the Opera di Santa Maria del Fiore seen through the zenithal images created by the photographer Franco Zampetti.
Vertigo. Zenithal photographs | Franco Zampetti
The exhibition will feature seven large-format images chosen from those that Zampetti dedicated to the monumental complex of the Cathedral of Florence, with the Baptistery and its women’s galleries, the mosaics of the dome, Giotto’s Bell Tower with a view of the entire complex and the Cathedral with the counter-facade, the apse and the Sacristy of the Masses.
One shot will instead concern an external shot, taken between the facade of the Cathedral and the Baptistery, in the area called “Paradiso”.
The exhibition also includes a video that offers the public fourteen zenithal images, organized following the chronological succession of the construction of the monuments of the Cathedral of Florence.
Biographical notes on Franco Zampetti
Zampetti, architect, photographer, scholar of the history of architecture and of various interests in the field of photography, has taken 820 zenithal photos of architectural subjects in Italy and around the world since 2008. Zenithal photography allows to synthesize from a single central shooting point both the planimetric and perspective views of the space.
Zampetti obtains these images using a camera designed and built specifically, a unique device that allows to produce photographs without geometric distortions and with an overall vision wider than what could be observed with the naked eye.
“When observing Franco Zampetti’s zenithal photographs, I immediately thought of the first time I crossed the threshold of two very famous monuments, the Guggenheim Museum in Bilbao and Palazzo Borromeo on Isola Bella on Lake Maggiore,” says Vincenzo Circosta, co-curator of the exhibition. “The verticality of the two entrances with their Byzantine-reminiscent perspective ascent, I believe perfectly reflect the zenithal “Vertigo” orchestrated by the photographer. A sort of sublimation towards the Empyrean which, in the images taken by Franco at the Monumental Complex of Santa Maria del Fiore, is transformed from an architectural photograph into a sort of iconographic testimony suspended between the earthly and the divine.”
“Franco Zampetti’s photography could be read as an aseptic documentary photography. This is not the case – says Giuseppe Giari, co-curator of the exhibition – the photographer’s perfectly zenithal eye is functional to a humanistic operation: the translation of the planes, from horizontal to vertical, the very fine search for balance and harmony of lines and shapes, the positioning of monumental architecture, even when not symmetrical, in a circle in turn inscribed in a square, in a Vitruvian format, produce the effect of placing us observers at the exact center of the image, of making it possible for those who look, in this unusual perspective, to measure themselves and compare themselves with the superhuman scale of sacred architecture”.
For the moment, your ever Michelangelo Buonarroti bids you farewell, making an appointment with you in the next posts and on social media.

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Fantastiche prospettive, magnificano bellezze attraverso coni di luce diversi, avvalorando l’opera
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sicuramente una mostra originale che vale la pena visitate. Oltretutto è ad accesso libero
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A maggior ragione per chi si trova nei paraggi. Buona giornata e grazie per le sempre interessanti notizie corredate di Arte (che dovrebbe essere pane quotidiano)
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Grazie di cuore, un grande abbraccio
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Delle prospettive davvero uniche!! 👍👍👍👍👍👍👍👍👏👏👏👏👏👏
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senza dubbio. Una mostra interessante e oltretutto ad accesso libero
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