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Cappella Brancacci: terminato il restauro con innovativi sistemi di pulitura a base di gel viscoelastici

Il restauro degli affreschi della Cappella Brancacci nella Chiesa del Carmine di Firenze sono giunti al termine e i ponteggi sono stati completamente rimossi.

La necessità di eseguire un importante intervento sulle opere della Cappella Brancacci era venuto alla luce già nel novembre 2020, quando fu riscontrato un distacco di un frammento della pellicola pittorica che interessava la scena con la Disputa di Simon Mago dipinta da Filippino Lippi agli inizi degli anni ’80 del Quattrocento.

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Le indagini diagnostiche e il successivo restauro sono stati sostenuti economicamente da Friends of Florence e dalla Jay Pritzker Foundation e ha la collaborazione del Servizio Belle Arti del Comune di Firenze, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, l’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale del Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR, l’Opificio delle Pietre Dure. 

L’innovativo insieme di esperienze scientifiche condotte ha consentito, mediante la sperimentazione di tecniche innovative di indagine, l’accertamento di caratteri materici ad oggi ignoti del contesto figurativo, che hanno consentito di formulare nuove ipotesi di ricostruzione della stessa immagine originaria dei dipinti, che potrebbe portare a riscrivere una importante pagina nella storia del ciclo pittorico e dell’effettivo apporto dei suoi autori.

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Gli approfondimenti sullo studio del contesto, sollecitati dall’interpretazione dell’enorme corpo di informazioni raccolte, saranno illustrati in un convegno da programmarsi entro la primavera 2025 in cui saranno divulgati nella loro interezza, tutti i risultati del lavoro. 

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Il progetto a cura della Soprintendenza

Nel novembre 2021 era stato messo a punto un complesso sistema di ponteggi, dotato di un impianto elevatore, per realizzare i piani di lavoro e consentire l’ispezione ravvicinata degli affreschi e il posizionamento delle strumentazioni scientifiche, che permetteva al contempo ai visitatori di poter apprezzare gli affreschi ad altezza d’occhi.

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Il restauro a cura dell’Opificio delle Pietre Dure

L’intervento di restauro è terminato nell’aprile 2024.

E’ stato eseguito un lavoro preliminare di conoscenza dell’opera partendo dall’accurato studio delle superfici che ha consentito di distinguere assai precisamente i diversi momenti progettuali del ciclo pittorico eseguito da Masolino, Masaccio e Filippino Lippi e di studiarne le condizioni di conservazione.

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I distacchi di intonaco presenti hanno permesso di studiare approfonditamente il comportamento delle malte a presa autogena, impiegate nel restauro che fu eseguito negli anni Ottanta.

Messe a punto dalla facoltà di Chimica dell’Università di Firenze, per la forte compatibilità chimico-fisica con i materiali costitutivi, le malte di quel tipo erano sono risultate necessarie per farne un nuovo utilizzo ovvero per effettuare la riadesione degli intonaci per distacchi di piccole dimensioni.

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Sulle superfici murali sono stati eseguiti nuovi sistemi di pulitura superficiale e controllata a base di gel viscoelastici che hanno consentito anche di rispettare l’aspetto estetico delle superfici oramai storicizzati e ancora funzionali.

L’importante lavoro svolto in questi anni sulla Cappella Brancacci ha inoltre consentito di definire strategie per il monitoraggio futuro dell’integrità delle strutture e del deposito della polvere sulle superfici pulite per la conservazione preventiva dell’intero ciclo pittorico. 

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La Cappella Brancacci che durante il restauro è rimasta sempre aperta, è tornata ad avere un orario regolare di apertura al pubblico.

E’ visitabile il lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì e sabato dalle 10 alle 17. La domenica dalle 13 alle 17 mentre il giorno martedì è quello della chiusura settimanale.

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Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Brancacci Chapel: restoration completed with innovative cleaning systems based on viscoelastic gels

The restoration of the frescoes in the Brancacci Chapel in the Chiesa del Carmine in Florence has come to an end and the scaffolding has been completely removed.

The need to carry out an important intervention on the works of the Brancacci Chapel had already come to light in November 2020, when a detachment of a fragment of the pictorial film involving the scene with the Dispute of Simon Mago painted by Filippino Lippi at the beginning of the years was found 1580s.

The diagnostic investigations and the subsequent restoration were financially supported by Friends of Florence and the Jay Pritzker Foundation and has the collaboration of the Fine Arts Service of the Municipality of Florence, the Superintendency of Archaeology, Fine Arts and Landscape for the Metropolitan City of Florence and the provinces of Pistoia and Prato, the Institute of Cultural Heritage Sciences of the CNR National Research Council, the Opificio delle Pietre Dure.

The innovative set of scientific experiences conducted has allowed, through the experimentation of innovative investigation techniques, the ascertainment of material characteristics of the figurative context that are currently unknown, which have allowed the formulation of new hypotheses for the reconstruction of the same original image of the paintings, which it could lead to rewriting an important page in the history of the pictorial cycle and the actual contribution of its authors.

The insights into the study of the context, prompted by the interpretation of the enormous body of information collected, will be illustrated in a conference to be scheduled by spring 2025 in which all the results of the work will be disclosed in their entirety.

The project is managed by the Superintendence

In November 2021, a complex system of scaffolding was developed, equipped with an elevator system, to create the work plans and allow close inspection of the frescoes and the positioning of the scientific instruments, which at the same time allowed visitors to appreciate the frescoes at eye level.

Restoration by the Opificio delle Pietre Dure

The restoration work ended in April 2024.

A preliminary work of knowledge of the work was carried out starting from the careful study of the surfaces which allowed us to distinguish very precisely the different design moments of the pictorial cycle executed by Masolino, Masaccio and Filippino Lippi and to study the conservation conditions.

The plaster detachments present have made it possible to study in depth the behavior of the autogenous setting mortars used in the restoration which was carried out in the 1980s.

Developed by the Faculty of Chemistry of the University of Florence, due to the strong chemical-physical compatibility with the constituent materials, the mortars of that type were found to be necessary to make them a new use or to carry out the re-adhesion of the plasters for small detachments dimensions.

New controlled surface cleaning systems based on viscoelastic gels were carried out on the wall surfaces which also made it possible to respect the aesthetic appearance of the now historicized and still functional surfaces.

The important work carried out in recent years on the Brancacci Chapel has also made it possible to define strategies for future monitoring of the integrity of the structures and the deposition of dust on clean surfaces for the preventive conservation of the entire pictorial cycle.

The Brancacci Chapel, which remained open during the restoration, has returned to having regular opening hours to the public.

It can be visited on Monday, Wednesday, Thursday, Friday and Saturday from 10am to 5pm. On Sunday from 1pm to 5pm while Tuesday is the weekly closing day.

For the moment, your always Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in the next posts and on social media.

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