Il 29 febbraio del 1468 nacque a Canino Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III, che salì al soglio pontificio nel 1534.

Venne al mondo in un giorno particolare, istituito per la prima volta nel 46 a.C. da Giulio Cesare con il calendario giuliano che stabiliva che ogni quattro anni ci fosse un giorno in più.

Questa regola però non era esatta poiché l’anno solare dura in realtà circa 365,2422 giorni, e non 365,25 giorni come previsto dal calendario giuliano. L’errore di circa 11 minuti all’anno si accumulava nel tempo, causando un disallineamento tra il calendario e le stagioni.

Per correggere questo problema, nel 1582 Papa Gregorio XIII introdusse il calendario gregoriano ovvero calendario che usiamo ancora oggi. Il calendario gregoriano mantenne la regola di base di un anno bisestile ogni quattro anni, ma con alcune eccezioni per gli anni secolari.

Papa Paolo III ebbe un lungo pontificato di 15 anni e fu senza dubbio uno dei più significativi, nel bene e nel male, per la Chiesa cattolica.

Papa Farnese era un uomo di grande cultura, un abile politico e diplomatico ma con ambizioni smisurate per sé e per la sua famiglia. Il suo pontificato fu segnato da un acceso nepotismo: nominò cardinale il nipote Alessandro Farnese il Giovane, a soli 14 anni, e creò altri cardinali tra i suoi familiari. Promosse la riforma della Chiesa, istituendo la Congregazione del Sant’Uffizio contro l’eresia e convocando il Concilio di Trento per rispondere alle sfide poste dalla Riforma protestante.

Nel 1540, Paolo III approvò la fondazione della Compagnia di Gesù, un nuovo ordine religioso che ebbe un ruolo fondamentale nella diffusione della Controriforma. I gesuiti, con il loro impegno nella predicazione, nell’educazione e nella missionarietà, contribuirono a rinvigorire la Chiesa cattolica e a contrastare l’avanzata del protestantesimo.

Senza dubbio papa Paolo III fu anche un grandissimo mecenate. Fu lui che mi confermò la commissione affidatami dal predecessore Clemente VII de’ Medici per la realizzazione del Giudizio Universale e sempre lui mi affidò i due affreschi per l’attigua Cappella Paolina. Si preoccupò di definire per me una rendita a vita e mi nominò sovrintendente ai lavori per la Basilica di San Pietro.

Il pontificato di Paolo III fu segnato da luci e ombre. Promosse la riforma della Chiesa e la difesa della fede cattolica e fu un ottimo mecenate anche se poi il suo nepotismo e la sua politica estera aggressiva suscitarono critiche e forti opposizioni.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

February 29, 1468: Pope Paul III Farnese is born

On 29 February 1468, Alessandro Farnese, the future Pope Paul III, was born in Canino and ascended the papal throne in 1534.

He came into the world on a particular day, first established in 46 BC. by Julius Caesar with the Julian calendar which established that every four years there was an extra day.

This rule, however, was not exact since the solar year actually lasts about 365.2422 days, and not 365.25 days as expected by the Julian calendar. The error of about 11 minutes per year accumulated over time, causing a misalignment between the calendar and the seasons.

To correct this problem, in 1582 Pope Gregory XIII introduced the Gregorian calendar, the calendar we still use today. The Gregorian calendar retained the basic rule of a leap year every four years, but with some exceptions for secular years.

Pope Paul III had a long pontificate of 15 years and was undoubtedly one of the most significant, for better or for worse, for the Catholic Church.

Pope Farnese was a man of great culture, a skilled politician and diplomat but with immense ambitions for himself and his family. His pontificate was marked by heated nepotism: he appointed his nephew Alessandro Farnese the Younger cardinal, at just 14 years old, and created other cardinals among his family members. He promoted the reform of the Church, establishing the Congregation of the Holy Office against heresy and convening the Council of Trent to respond to the challenges posed by the Protestant Reformation.

In 1540, Paul III approved the foundation of the Society of Jesus, a new religious order that played a fundamental role in the spread of the Counter-Reformation. The Jesuits, with their commitment to preaching, education and missionary work, contributed to reinvigorating the Catholic Church and countering the advance of Protestantism.

Without a doubt, Pope Paul III was also a great patron. It was he who confirmed the commission entrusted to me by my predecessor Clement VII de’ Medici for the creation of the Last Judgment and he also entrusted me with the two frescoes for the adjacent Pauline Chapel. He took care to define a lifetime income for me and appointed me superintendent of works for St. Peter’s Basilica.

The pontificate of Paul III was marked by lights and shadows. He promoted the reform of the Church and the defense of the Catholic faith and was an excellent patron even if his nepotism and aggressive foreign policy aroused criticism and strong opposition.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

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