27 dicembre 1774: la Madonnina fu posizionata sulla guglia più alta del Duomo di Milano
La Madonnina sorveglia e protegge Milano dai suoi 108,50 metri d’altezza e da quando fu posta lì, è considerata a ragione il simbolo per eccellenza della città meneghina.
La Madonnina, progetto dello scultore Giuseppe Perego e dell’orafo Giuseppe Bini, fu collocata lì dove la potete ammirare anche oggi, la notte del 27 dicembre 1774 senza grandi cerimonie nè pompa magna.

Dovete sapere che l’opera era già stata ultimata l’anno precedente ma fu custodita all’interno della Veneranda Fabbrica perchè si temeva che i fulmini e venti forti potessero danneggiarla rapidamente.
La celeberrima scultura della Madonnina è stata realizzata con rame laminato d’oro zecchino e ha un peso complessivo di quasi 400 Kg (399,2 Kg). Il problema dei fulmini fu risolto mettendo in mano alla Vergine l’alabarda che funge da perfetto parafulmine ed evita che le saette possano colpirla e rovinarla pesantemente.

Sebbene la Madonnina abbia alle spalle diversi secoli di vita, in un disegno dell’architetto Cesare Cesariano del 1521, si nota la presenza di una guglia sormontata dalla scultura dell’Assunta. Solo il 21 giugno del 1762 però, l’architetto della Veneranda Fabbrica Francesco Croce ricevette l’incarico di realizzare la guglia più alta coronata dalla Vergine portata in cielo dagli angeli.
Dopo diversi progetti presentati, il 17 giugno del 1769 fu deliberata la sua realizzazione sulla base del progetto di Perego e il fabbro Giuseppe Bini provvide a realizzare l’armatura mentre la controforma fu fatta da GIuseppe Antignati.
Come accennato prima, fu l’orefice Giuseppe Bini a modellare le lastre di rame battendole sulla forma di legno e a dorare poi l’opera finita con 156 libretti, ciascuno contenenti 2 fogli d’oro zecchino seguendo il saggio consiglio del pittore Anton Raphael Mengs.
Se scintilla oggi al sole, immaginatevi quanto potesse scintillare l’opera dopo la sua messa in posa, così coperta d’oro. Nell’agosto del 1939, quando i venti di guerra erano sempre più impetuosi, la Madonnina fu coperta con un panneggio grigio verde per evitare che potesse diventare un preciso punto di riferimento per i cacciabombardieri con il suo luccichio. Rimase occultata per cinque anni e lo scoprimento fu fatto il 6 maggio del 1945 con una solenne celebrazione officiata dall’allora arcivescovo di Milano Schuster.
La Madonnina, cuore pulsante di Milano, fu sottoposta a un complesso e delicato intervento di restauro fra il 9 giugno e il 27 luglio del 1967 che comportò la scomposizione delle lastre di rame e la doratura a mordente. In quell’occasione fu sostituita l’armatura interna in ferro che il tempo aveva pericolosamente corroso, inserendone una in acciaio inossidabile.
La Madonnina è stata dorata di nuovo nel 2012 con 6.750 fogli d’oro zecchino, quando l’intera guglia è stata sottoposta a restauro.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
27 December 1774: the Madonnina was positioned on the highest spire of the Milan Cathedral
The Madonnina watches over and protects Milan from its 108.50 meters of height and since it was placed there, it has rightly been considered the symbol par excellence of the Milanese city.
The Madonnina, designed by the sculptor Giuseppe Perego and the goldsmith Giuseppe Bini, was placed there where you can still admire it today on the night of 27 December 1774 without great ceremony or great pomp.
You should know that the work had already been completed the previous year but was kept inside the Veneranda Fabbrica because it was feared that lightning and strong winds could quickly damage it.
The famous sculpture of the Madonnina was made with copper laminated with pure gold and has a total weight of almost 400 kg (399.2 kg). The problem of lightning was solved by placing the halberd in the Virgin’s hand which acts as a perfect lightning rod and prevents the lightning from hitting and damaging her.
Although the Madonnina has several centuries of life behind it, in a drawing by the architect Cesare Cesariano from 1521, we note the presence of a spire surmounted by the sculpture of the Assumption. Only on 21 June 1762, however, the architect of the Veneranda Fabbrica Francesco Croce received the task of building the highest spire crowned by the Virgin taken to heaven by the angels.
After several projects presented, on 17 June 1769 its construction was decided on the basis of Perego’s project and the blacksmith Giuseppe Bini proceeded to create the armor while the counter-form was made by GIuseppe Antignati.
As mentioned before, it was the goldsmith Giuseppe Bini who modeled the copper plates by beating them on the wooden mold and then gilded the finished work with 156 booklets, each containing 2 sheets of pure gold following the wise advice of the painter Anton Raphael Mengs.
If it sparkles today in the sun, imagine how much the work could sparkle after its installation, covered in gold. In August 1939, when the winds of war were increasingly impetuous, the Madonna was covered with a grey-green drapery to prevent it from becoming a precise point of reference for fighter-bombers with its shimmer. It remained hidden for five years and was discovered on 6 May 1945 with a solemn celebration officiated by the then Archbishop of Milan Schuster.
The Madonnina, the beating heart of Milan, underwent a complex and delicate restoration operation between 9 June and 27 July 1967 which involved the breaking down of the copper plates and mordant gilding. On that occasion, the internal iron armor that had dangerously corroded over time was replaced by inserting one in stainless steel.
The Madonnina was gilded again in 2012 with 6,750 sheets of pure gold, when the entire spire underwent restoration.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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