A sei giorni di distanza dal terribile sacco di Roma, il 17 maggio del 1527 a Firenze viene proclamata per la seconda volta la Repubblica.

I Medici furono costretti a uscire dalla città mentre Firenze avrebbe dovuto affrontare mesi drammatici con le truppe imperiali alle porte e la peste che in quell’estate si portò via oltre 3mila persone.

In quel momento stavo lavorando al progetto della Sagrestia Nuova ma dovetti sospendere ogni cosa. Senza farne mistero mi schierai apertamente a difesa della Repubblica mentre il pontefice in carica Clemente VII de Medici, sperava nell’incedere dell’esercito imperiale.

Le mura protettive di Firenze però erano ancora quelle della terza cinta comunale che era stata avviata al termine del Duecento. I sistemi di aggressione però erano cambiati radicalmente da allora e non avrebbe retto agli attacchi dell’artiglieria pesante.

Fu affidato allora a Pietro Navarra e al Machiavelli l’ammodernamento delle mura. Fu Machiavelli a proporre di fortificare i bastioni sud e il pontefice, nel 1526 gli affiancò Antonio da Sangallo affinchè lo aiutasse nel portare avanti quel progetto.

Dopo la proclamazione della Repubblica però, quei progetti non possono più essere condotti oltre perchè iniziati dal precedente governo mediceo. Si aprì allora un acceso dibattito su come far procedere i lavori e fu allora che venni tirato in ballo io.

L’allora gonfaloniere della Repubblica Niccolò Capponi, il 10 gennaio del 1529, mi fece entrare a far parte dei Nove di Milizia. Qualche mese dopo, il 6 aprile dello stesso anno, i Dieci di balia mi nominarono generale governatore e procuratore delle fortificazioni delle mura.

Dovete sapere che quella nomina fu accompagnata da grandi parole di lode ed elogi altisonanti, scritti più per convenienza che per convinzione. Infatti i magistrati sapevano bene che avevo lavorato per la casata dei Medici e per non creare equivoci, vollero ribadire a gran voce quanto fosse solida la mia convinzione repubblicana.

“Considerata la virtù et disciplina di Michelangelo di Lodovico di Buonarroti Vostro Cittadino, et sapendo quanto sia excellente nella architectura, oltre alle sue singularissime virtù et arte liberale (…) et appresso, come per amore et afectione verso la patria è pari a qualunche altro buono et amorevole cittadino, ricordandosi della fatica per lui durata et diligentia usata nella sopradetta opera sino a questo di gratis e amorevolmente…”

L’incarico aveva la durata di un anno e sarei stato pagato per adempiere al mio ruolo un fiorino al giorno.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

When I was appointed general governor and procurator of the fortifications of Florence

Six days after the terrible sack of Rome, the Republic was proclaimed for the second time in Florence on 17 May 1527.

The Medici were forced to leave the city while Florence would have had to face dramatic months with the imperial troops at the gates and the plague which took away over 3 thousand people that summer.

At that moment I was working on the project for the New Sacristy but I had to suspend everything. Without making any secret of it, I openly sided in defense of the Republic while the reigning Pope Clement VII de Medici hoped that the imperial army would advance.

The protective walls of Florence, however, were still those of the third municipal wall which had been started at the end of the thirteenth century. However, the aggression systems had changed radically since then and would not have been able to withstand the attacks of heavy artillery.

The modernization of the walls was then entrusted to Pietro Navarra and Machiavelli. It was Machiavelli who proposed to fortify the southern ramparts and the pope, in 1526, joined him Antonio da Sangallo to help him carry out that project.

After the proclamation of the Republic, however, those projects can no longer be carried on because they were initiated by the previous Medici government. A heated debate then arose on how to proceed with the work and it was then that I was brought into play.

The then gonfaloniere of the Republic, Niccolò Capponi, on 10 January 1529, made me join the Nove di Militia. A few months later, on April 6 of the same year, the Dieci di balia appointed me general governor and procurator of the fortifications of the walls.

You must know that that appointment was accompanied by great words of praise and high-sounding praise, written more for convenience than conviction. In fact, the magistrates were well aware that I had worked for the Medici family and in order not to create misunderstandings, they wanted to loudly reiterate how solid my republican conviction was.

“Considering the virtue and discipline of Michelangelo di Lodovico di Buonarroti, Your Citizen, and knowing how excellent he is in architecture, in addition to his singular virtues and liberal art (…) and further, how in love and affection for his homeland he is equal to any other good and loving citizen, remembering the hard work for him, duration and diligence used in the aforementioned work up to this free and lovingly…”

The assignment was for a year and I would be paid one florin a day to fulfill my role.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti