Vai al contenuto

La Scultura del giorno: Costanza Bonarelli del Bernini

La scultura del giorno che vi propongo oggi è il busto di Costanza Bonarelli, scolpito da Gian Lorenzo Bernini fra il 1636 e il 1638, a Roma.

Un’opera sublime che innalza lo scultore nell’olimpo dei più grandi e al contempo narra delle sue barbarie da piccolo uomo che a quella donna volle deturpare il volto.

Bernini riesce a rendere vivo il marmo, dando l’illusione di un’accentuata sensualità del soggetto ritratto. Costanza si è appena destata dal letto e molto probabilmente nell’alcova non era da sola ma in compagnia dell’artista che volle fissare la sua espressione in quell’istante preciso.

Annunci

Ha ancora i capelli scompigliati e la camicia da notte aperta sul petto. La bocca semi aperta ci invita a pensare alla donna mentre respira affannosamente

Costanza Bonarelli era la figlia di uno staffiere e aveva conquistato l’eros e la voglia di possesso forse più che il cuore dell’artista, visto come poi proseguì quella vicenda.

Gian Lorenzo sorprese Costanza nel letto col fratello Luigi Bernini, fratello di qualche anno più piccolo e anche lui scultore. La vicenda risale al 1638.

Gian Lorenzo inseguì il fratello fino alla Basilica di San Pietro e iniziò a colpirlo con una spranga di ferro rompendogli due costole e forse, come racconta un anonimo di fine Seicento, l’avrebbe ucciso se non fosse intervenuto qualcuno.

Annunci

Lo scultore tornò a casa inferocito e diede a un suo servitore due fiaschi di vino greco e un rasoio dicendo di andare da Costanza.

Dopo avergli offerto il vino, avrebbe dovuto sfregiarle il volto, e così fece.

Una storia tremenda e dolorosa dove ancora una volta c’è una donna vittima di violenza feroce, perché considerata una proprietà, un oggetto del desiderio, non un essere umano.

Annunci

Il busto di Costanza Bonarelli oggi lo potete ammirare nel Museo Nazionale del Bargello, nella stessa sala che accoglie le opere mie.

Quando vivi la Costanza Bonarelli l’ultima volta, al museo di Firenze, un raggio di sole vi stava giocando sopra, e tutta la figura sembrava respirare e pigliar vita(… )nel fissare l’espressione del volto Bernini fu forse insuperabile”

Ernest Gombrich
Annunci

Non sono molto chiare le vicende che hanno portato a Firenze il busto ma quello che è certo è che figura nelle collezioni granducali già nel 1646. Si pensa possa essere stato regalato dallo stesso Bernini nel maggio dell’anno prima al cardinale Giovan Carlo de’ Medici.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Annunci

Sculpture of the day: Costanza Bonarelli by Bernini

The sculpture of the day that I propose to you today is the bust of Costanza Bonarelli, sculpted by Gian Lorenzo Bernini between 1636 and 1638, in Rome.

A sublime work that raises the sculptor to the Olympus of the greatest and at the same time tells of his barbarism as a little man who wanted to ruin that woman’s face.

Bernini manages to bring the marble to life in this masterpiece, giving the illusion of an accentuated sensuality of the portrayed subject. Costanza has just woken up from the bed and most likely she was not alone in the alcove but in the company of the artist who wanted to fix her expression at that precise moment.

She still has her hair tousled and her nightgown open across her chest. Her half-open mouth invites us to think of the woman as she breathes heavily

Costanza Bonarelli was the daughter of a groom and she had conquered eros and the desire to possess perhaps more than the artist’s heart, given how she then continued that story. Gian Lorenzo surprised Costanza in her bed with her brother Luigi Bernini, her brother a few years younger and also a sculptor. The story dates back to 1638.

Gian Lorenzo chased his brother as far as St. Peter’s Basilica and started hitting him with an iron bar, breaking two of his ribs and perhaps, as an anonymous late seventeenth-century recounts, he would have killed him if someone hadn’t intervened.

The sculptor returned home enraged and gave one of his servants two flasks of Greek wine and a razor, telling him to go to Constance. After offering him the flasks he was supposed to slash her face, and so he did.

A terrible and painful story where once again there is a woman who is the victim of ferocious violence, because she is considered a property, an object of desire, not a human being.

The bust of Costanza Bonarelli can now be admired in the Bargello National Museum, in the same room that houses my works.

When you last saw Costanza Bonarelli, at the Florence museum, a ray of sun was playing on it, and the whole figure seemed to breathe and come to life (… ) in staring at the expression on Bernini’s face he was perhaps unsurpassed”

Ernest Gombrich

The events that brought the bust sculpted by Bernini to Florence are not very clear, but what is certain is that it appears in the grand ducal collections as early as 1646. It is thought that it may have been given by Bernini himself in May of the previous year to Cardinal Giovan Carlo de’ Medici.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

Sostienici – Support Us

Se questo blog ti piace e ti appassiona, puoi aiutarci a farlo crescere sempre più sostenendoci in modo concreto condividendo i post, seguendo le pagine social e con un contributo che ci aiuta ad andare avanti con il nostro lavoro di divulgazione. . ENGLISH: If you like and are passionate about this blog, you can help us make it grow more and more by supporting us in a concrete way by sharing posts, following social pages and with a contribution that helps us to move forward with our dissemination work.

8,00 €

  • Bartolo Cattafi: fra libro di poesia e libro d’arte. La recensione

    Bartolo Cattafi: fra libro di poesia e libro d’arte. La recensione

    Nuova lettura. Bartolo Cattafi fra libro di poesia e libro d’arte di Silvia Frailes, pubblicato da Olschki Editore, esplora il legame unico tra poesia e arti visive. Cattafi non è solo poeta: i suoi libri diventano vere opere d’arte, dove parola, immagine e forma dialogano…

  • La Madonna della Scala: il mio primo capolavoro

    La Madonna della Scala: il mio primo capolavoro

    🇮🇹La Madonna della Scala, custodita oggi di consueto a Casa Buonarroti, è la mia prima opera scultorea arrivata fino ai vostro giorni. Avevo sedici anni quando terminai di metter mano a quello stiacciato che imita ma oltrepassa lo stile di Donatello… 🇬🇧The Madonna della Scala, now housed as usual at Casa Buonarroti, is my first…

  • La Natività in costume romano di Jean Baptist Lodewyck Maes

    La Natività in costume romano di Jean Baptist Lodewyck Maes

    🇮🇹 Il sacro diventa quotidiano. Nella Natività in costume romano, Jean Baptist Lodewyck Maes porta la nascita di Cristo nella Roma dell’Ottocento. Un messaggio universale, raccontato con volti e abiti familiari… 🇬🇧The sacred becomes everyday. In the Nativity scene in Roman costume, Jean Baptist Lodewyck Maes brings the birth of Christ to 19th-century Rome. A…

Annunci

1 commento »

Leave a Reply