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Il Palio dei Micci di Querceta

Come ogni prima domenica di maggio, ieri è andato in scena il Palio dei Micci di Querceta che quest’anno è arrivato alla 66° edizione.

I micci in dialetto versiliese sono gli asini e sono quelli che alla fine della giornata, verso le sei e mezzo del pomeriggio, si contendono il palio correndo sulla pista dello stadio Buon Riposo di Pozzi di Querceta.

foto di Renata Bandelloni
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Certamente la corsa è l’apice della manifestazione ma dietro quegli otto raglianti contendenti c’è un lavoro immenso portato avanti con passione, dedizione e voglia di far bene.

Il giorno del palio è il più lungo di tutto l’anno. Comincia la sera prima con le veglie che le otto contrade organizzano nel proprio territorio.

foto di Renata Bandelloni
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A proposito, le contrade in competizione sono otto: il Pozzo che è da sempre la mia contrada, la Quercia, il Ranocchio, il Ponte, la Cervia, la Madonnina, il Leon d’Oro e la Lucertola.

foto di Renata Bandelloni
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La domenica mattina in piazza Matteotti a Querceta (LU), a partire dalle ore 9, sfilano le contrade per poi andare in chiesa per ricevere la benedizione.

Il corteo poi si sposta all’aperto dove vengono letti i bandi di sfida di tutte e otto le contrade. Dopo l’estrazione degli asini in gara, al momento tutti appartenenti alla scuderia di Angelo Oppito, vengono benedetti dal parroco.

foto di Renata Bandelloni
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Ora dovete sapere che alla benedizione della mattina non partecipano tutti i figuranti delle diverse contrade. Nelle varie sedi c’è già un grande fermento.

I preparativi per la sfilata iniziano la mattina presto per terminare a poco prima dell’entrata in campo che è prevista per le quattro.

foto di Renata Bandelloni
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Parrucchieri e truccatori lavorano a pieno ritmo per sistemare trucco e parrucco alle dame, damigelle, paggi e chi più ne ha più ne metta.

C’è un via vai continuo di persone: c’è chi ha bisogno di un aiuto per indossare la corazza, chi all’ultimo minuto ha una calzamaglia bucata e la deve sostituire con una nuova, chi deve prendere stendardi e alabarde e c’è chi deve dare le ultime direttive ai figuranti.

foto di Renata Bandelloni
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Più l’abito da sfoggiare è ingombrante, più a ridosso della sfilata verrà indossato da chi lo porterà durante la sfilata.

All’interno dei cortei c’è sempre una coppia reale accompagnata da paggi, armati, musici, sbandieratori, dame, cavalieri e altre figure singolari come cerusici, mercanti di stoffe, falconieri, maghi, prelati e suore, balie e tanti altri figuranti.

foto di Renata Bandelloni
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L’emozione e la tensione che c’è in giro nel giorno del palio è palpabile. Alle case vengono appese bandiere, coccarde e striscioni con i colori delle proprie contrade mentre lo stadio poco a poco si riempie di spettatori fino a riempirsi con i 4.000 ingressi massimi consentiti.

Le strade sono piene di persone che attendono la contrada del cuore sfilare, in attesa di vedere i costumi e ascoltare i musici.

foto di Renata Bandelloni
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Da quel primo palio disputato domenica 18 aprile del 1956 nato un po’ per gioco, di acqua sotto i ponti ne è passata tanta ma la passione è rimasta immutata se non aumentata ancora di più.

La prima contrada a entrare in campo è quella che l’anno precedente ha conquistato il Palio. Come per magia spariscono smartphone, orologi, occhiali da sole, passeggini e tutto ciò che niente ha a che fare con il periodo storico che va dal Quattrocento al Cinquecento.

foto di Renata Bandelloni
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Suona la campana e ha inizio la sfilata sulla pista e la scena al centro del campo.

foto di Renata Bandelloni
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La scena o soggetto che dir si voglia è una rappresentazione che coinvolge numerose persone. E’ una sorta di continuazione del maggio lucchese, un’antica forma di teatro.

foto di Renata Bandelloni
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Ogni anno è diversa e ciascuna contrada propone argomenti differenti. Mentre la voce narrante racconta, i vari personaggi si muovono secondo quanto stabilito per dar vita a intensi racconti.

La messa in scena è sempre spettacolare e per essere goduta appieno deve essere vista dall’alto, dagli spalti dello stadio.

foto di Renata Bandelloni
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Sapete quanti figuranti scendono in campo fra sfilata e soggetto durante il Palio dei Micci? Circa 2400.

Alla fine del passaggio di tutte e otto le contrade, vengono riconsegnati i premi vinti l’anno precedente mentre il campo si anima con una corografia fatta dai musici e degli sbandieratori delle contendenti.

foto di Renata Bandelloni
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Viene chiusa la pista: è il momento della corsa dei micci. Gli otto fantini che cavalcano a pelo gli otto micci, si mettono in posizione e al via partono cavalcando a pelo, sperando di conquistare l’ambito drappo dipinto.

foto di Renata Bandelloni
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È il momento clou del palio, tanto atteso e tanto ambito.

Sei giri di pista per decretare il vincitore indiscusso dell’edizione. Quest’anno lo ha conquistato il Ponte e il Pozzo, la mia amata contrada, è arrivata seconda. Se in altri premi arrivare secondi è importante, nella disputa del palio conta solo il primo.

foto di Renata Bandelloni
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Lo stadio esplode in un tripudio di grida quando il miccio vincente arriva al traguardo: è l’esultanza di chi ha vinto e l’amarezza di coloro che devono mandare la speranza all’anno successivo.

Prima di concludere la giornata vengono assegnati altri importanti premi ovvero il premio per la migliore sfilata, quello per il tema, il trofeo Meccheri per il gruppo musici e l’Alabarda d’Oro che viene assegnata alla contrada che ha il migliore punteggio per la combinata sfilata e tema.

foto di Renata Bandelloni
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La mia contrada, il Pozzo, quest’anno è arrivata seconda nel tema.

Dopo i festeggiamenti di chi ha vinto, una ad una le contrade rientrano a piedi nelle proprie sedi e prima di riporre ogni cosa, sbandieratori e musici si esibiscono ancora una volta per salutare i contradaioli nel modo più bello.

foto di Renata Bandelloni
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Il Palio dei Micci: come fare per vederlo

Il Palio dei Micci viene organizzato dalla ProLoco di Querceta e si svolge a partire dalle ore 16:00 ogni prima domenica di maggio presso lo stadio Buon Riposo di Pozzi di Seravezza, in provincia di Lucca.

foto di Renata Bandelloni
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I biglietti si acquistano presso la sede della ProLoco in via Don Minzoni a Querceta o direttamente allo stadio se non sono andati esauriti precedentemente. Per ulteriori informazioni a riguardo, scrivete all’indirizzo info@prolocoquerceta.it

Nel caso di pioggia, il palio viene rimandato alla domenica successiva.

foto di Renata Bandelloni
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Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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The Palio dei Micci of Querceta

Like every first Sunday in May, the Palio dei Micci di Querceta was staged yesterday, which this year reached its 66th edition.

Micci in Versilia dialect are donkeys and are the ones that at the end of the day, around half past six in the afternoon, compete for the prize by running on the track of the Buon Riposo stadium in Pozzi di Querceta. Certainly the race is the pinnacle of the event but behind those eight braying contenders there is an immense work carried out with passion, dedication and desire to do well.

The day of the Palio is the longest of the whole year. It begins the evening before with the vigils that the eight districts organize in their own territory.

By the way, there are eight competing districts: the Pozzo which has always been my district, the Quercia, the Frog, the Bridge, the Cervia, the Madonnina, the Leon d’Oro and the Lucertola.

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On Sunday morning in Piazza Matteotti in Querceta (LU), starting at 9, the districts parade and then go to the church to receive the blessing. The procession then moves outdoors where the notices of challenge of all eight districts are read. After the donkeys in the race have been drawn, all currently belonging to Angelo Oppito’s stable, they are blessed by the parish priest.

Now you must know that not all the figures from the different districts participate in the morning blessing. There is already great excitement in the various offices. Preparations for the parade begin early in the morning and finish shortly before the entry into the field which is scheduled for four o’clock.

Hairdressers and make-up artists work at full speed to arrange make-up and wigs for ladies, bridesmaids, pages and so on and so forth. There is a continuous coming and going of people: there are those who need help to put on their armour, those who have holes in their tights at the last minute and have to replace them with new ones, those who have to get banners and halberds and there is who has to give the last directives to the extras.

The more bulky the dress to show off, the closer to the show it will be worn by those who will wear it during the show. Within the processions there is always a royal couple accompanied by pages, armed men, musicians, flag-wavers, ladies, knights and other singular figures such as surgeons, cloth merchants, falconers, magicians, prelates and nuns, nurses and many other extras.

The emotion and tension that surrounds the day of the Palio is palpable. Flags, rosettes and banners with the colors of their districts are hung on the houses while the stadium gradually fills up with spectators until it is filled with the maximum 4,000 admissions allowed.

The streets are full of people waiting for the district of the heart to parade, waiting to see the costumes and listen to the musicians.

Since that first prize held on Sunday 18 April 1956 born a bit for fun, a lot of water has passed under the bridges but the passion has remained unchanged if not increased even more.

The first contrada to enter the field is the one that won the Palio the previous year. The bell rings and the parade on the runway and the scene in the center of the field begin.

The scene or subject, if you prefer, is a representation that involves many people. It is a sort of continuation of the May of Lucca, an ancient form of theatre. Each year is different and each contrada offers different topics. While the narrative voice tells, the various characters move as established to give life to intense stories. The staging is always spectacular and to be fully enjoyed it must be seen from above, from the stands of the stadium.

Do you know how many extras take to the field between parade and subject during the Palio dei Micci? About 2400.

At the end of the passage of all eight districts, the prizes won the previous year are returned while the field comes alive with a chorography made by the musicians and flag-wavers of the contenders.

The track is closed: it’s time for the race of the fuses. The eight jockeys riding the eight fuses bareback get into position and at the start they set off riding bareback, hoping to conquer the coveted painted cloth.

It is the highlight of the long-awaited and coveted Palio. Six laps of the track to decree the undisputed winner of the edition. This year the Ponte conquered it and the Pozzo, my beloved contrada, came second. If in other prizes finishing second is important, in the dispute of the prize only the first counts.

The stadium explodes in a riot of shouts when the winning fuse reaches the finish line: it is the exultation of those who have won and the bitterness of those who have to send hope to the following year.

Before concluding the day, other important prizes are awarded, namely the prize for the best fashion show, the one for the theme, the Meccheri trophy for the musical group and the Golden Halberd which is awarded to the contrada that has the best score for the combined parade and theme.

My contrada, il Pozzo, this year came second in the theme.

After the celebrations of whoever won, one by one the contradas return on foot to their seats and before putting away everything, flag-wavers and musicians perform once again to greet the contradaioli in the most beautiful way.

The Palio dei Micci: how to see it

The Palio dei Micci is organized by the ProLoco of Querceta and takes place starting at 16:00 every first Sunday of May at the Buon Riposo stadium in Pozzi di Seravezza, in the province of Lucca.

Tickets can be purchased at the ProLoco office in via Don Minzoni in Querceta or directly at the stadium if they have not previously sold out. For further information, write to info@prolocoquerceta.it

In case of rain, the prize is postponed to the following Sunday.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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