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Gli studi anatomici di uno scorticato

Gli studi dell’anatomia umana dal vero sono stati fondamentali per me. Cominciai a scorticare corpi nell’obitorio dello Spedale di Santo Spirito da ragazzo e continuai nel corso degli anni.

Non mi limitavo a osservare ma cercavo di capire cosa accadeva all’interno del corpo quando veniva piegato un arto, quando veniva messa in tensione la muscolatura di una gamba o come si comportavano tendini e muscoli sotto sforzo.

Disegnavo poi le parti dei corpi scorticati per mantenerne memoria e riadoperarli al momento giusto.

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Come il Vasari ricorda puntualmente nelle ViteAbruciò gran numero di disegni, schizzi e cartoni fatti di man sua, acciò nessuno vedessi le fatiche durate da lui et i modi di tentare l’ingegno suo per non apparire se non perfetto”. In effetti in più occasioni bruciai o feci bruciare dai miei assistenti un gran numero di disegni e carte per più di una ragione ma, per buona sorte di voi posteri, qualcosa s’è salvato arrivando fino ai vostri giorni.

Suddivisi fra le collezioni del Louvre, del Casello di Windsor e il Teyler Museum di Haarlem ci sono diversi fogli miei di studi di membra di corpi maschili scorticati, realizzati perlopiù con inchiostro bruno su carta leggermente ingiallita.

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Sono databili fra il 1518 e il 1519. Come potete osservare i fogli hanno una caratteristica in comune: sono disegni fatti dal vero quasi come se fosse un brogliaccio di appunti disordinati.

Mani, piedi, gambe e finanche la schiena del povero malcapitato li disegnai rapidamente cercando di riassumerne graficamente le caratteristiche salienti. Mi sarebbero potute servire in qualsiasi momento per far assumere alle figure umane qualsiasi posa desiderassi in modo naturale.

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Difficilissimo riuscire a disegnare le persone, seppur abbigliate, se non si conosce a menadito l’anatomia umana. Si rischierebbe di far cose mostruose come fece il Bandinelli che appiccicò muscoli un po’ a casaccio alle opere sue.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

The anatomical studies of a flayed man

Studies of human anatomy from life have been fundamental for me. I began flaying bodies in the mortuary of the Spedale di Santo Spirito as a boy and continued over the years.

I didn’t limit myself to observing but I tried to understand what happened inside the body when a limb was bent, when the muscles of a leg were tensed or how tendons and muscles behaved under strain.

I then drew the parts of the skinned bodies to keep track of them and reuse them at the right time.

As Vasari punctually recalls in the Lives “He burned a large number of drawings, sketches and cartoons made by his hand, so that no one would see the efforts he endured and the ways of trying his ingenuity in order not to appear if not perfect”. In fact, on several occasions I burned or had my assistants burn a large number of my drawings and papers but luckily for you posterity something was saved up to your days.

Divided between the collections of the Louvre, Windsor Tollbooth and the Teyler Museum in Haarlem there are several sheets of mine of studies of the limbs of flayed male bodies, mostly done in brown ink on slightly yellowed paper.

They can be dated between 1518 and 1519. As you can see, the sheets have one thing in common: they are drawings made from life almost as if it were a sketchbook of messy notes.

Hands, feet, legs and even the back of the poor victim I quickly drew them trying to graphically summarize the salient features. They could have been used at any time to make my works assume any pose I wanted in a natural way.

It’s very difficult to be able to draw people, even if dressed, if you don’t know human anatomy inside out. One would risk doing monstrous things like Bandinelli did, who attached muscles somewhat haphazardly to his works.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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