Le bugie han le gambe corte, anche se son del Bramante
Mentre me ne stavo tranquillo o quasi a Firenze, Gulio II già pensava di affidarmi la decorazione della volta Sistina ma qualcuno voleva mettere i bastoni fra le ruote.
Il Pontefice organizzò una cena per valutare certi disegni di Rosselli e del Bramante. Durante la serata venne toccato l’argomento Sistina e il Bramante affermò d’avermi accennato alla questione ma che già avevo messo le mani aventi rifiutando l’incarico. Roba difficile l’affresco e poi un conto è dipingere in piano e un cotno è affrescare le figure di scorcio. Insomma il Bramante ci metteva del suo per evitare che Giulio II m’affidasse il lavoro.
Piero Rosselli però prese le mie difese e affermò dinnanzi al papa, facendo sbiancare i presenti, che mai il Bramante aveva parlato con me della questione della volta. Tornato a casa sua il Rosselli prese carta e penna e mi raccontò in una lettera come erano andate le cose, per filo e per segno…leggete qua
Roma, 10 Maggio del 1506
Charisimo in luogo di fratelo,
dopo le salute e racomandazione avisoti chome sabato sera, cienando e’ Papa, mostra’li cierti disegni averno a cimentarli Bramante e io. Cenato che ebe e’ Papa, io li avevo mostri; lui mandò per Bramante e diseli ‘E’ Sangalo va domatina a Firenze e rimenerà in sue Michelagnolo’.
Rispose Bramante a’ Papa e dise ‘Santo Padre, e’ no’ ne sarà nula, perché io òne praticho Michelagnolo asai e àmi deto piue e piue vote none volere atendere a la capela, e che voi li volevi dare cotesto caricho’; e che per tanto voi no’ volevi atendere se none a la sipultura e none a la pitura. E dise ‘Padre Santo, io credo che lui no’ li basti el animo, perché lui non à fato tropo di figure, e masimo le figure sono alte e in iscorcio ed ène atra cosa che a dipignere in tera’.
Alora rispose e’ Papa e dise ‘Se lui no’ viene, e’ mi fa torto; per che io credo tornerà a ogni modo’.
Alota io mi iscopersi e disili una vilania grandissima, presente de’ Papa, e disili quelo credo aresti deto voi per me; e per tanto non sepe quelo si rispondere e parveli avere mal deto. E disi piue oltre ‘Santo Padre, lui non parlò mai a Michela[g]nolo, e di quelo v’àne deto da ora, se li è vero volio mi moziate e’ capo ché lui no’ li parlò mai a Michelagnolo; e credo che lui tornerà a ogni modo, qua[n]do la vostra Santità vorà’.
E qui finì le cose. Atro no’ v’ò a dire. Idio di male vi guardi. Se io posso fare nula, datemi aviso, lo farò volentieri. Racomandatemi a Simone de’ Polaiuolo. Per lo vostro Piero Roselli in Roma. Domino Michelagnolo Bonaroti iscultore in Firenze.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti
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