Nei panni del Mosè
Fra le opere esposte al Met in questi giorni c’è anche un lavoro attribuito a Federico Zuccari, arrivato negli States direttamente da Macerata. Si tratta di un dipinto a olio realizzato su cuoio che rappresenta me nella medesima posa del Mosè di San Pietro in Vincoli. Ai miei piedi Zuccari raffigurò anche alcuni strumenti di lavoro a simboleggiare le arti della scultura e dell’architettura.
Il dipinto appartiene al Museo Buonaccorsi di Macerata e secondo la documentazione posseduta, è stato datato fra il 1550 e il 1559.
Così s’è espressa l’assessore alla cultura Stefania Monteverde in merito a questo prestito che porterà un pezzetto di Mcerata sotto i riflettori: “Siamo orgogliosi di far parte di un progetto culturale di tale rilievo, ci onora poter parlare di Macerata e della sua storia ricca di cultura. I Musei civici di Macerata sono una riserva importante che sempre mettiamo a disposizione dei grandi progetti culturali con la disponibilità al prestito e alla condivisone, convinti che lo spirito generoso dell’arte generi una comunità più civile”.
Il soggetto raffigurato da Federico Zuccari si ispira a un disegno simile ideato per gli affreschi dedicati al su fratello Taddeo. La casa sul Pincio infatti avrebbe dovuto essere decorata con le storie della vita di Taddeo: dagli esordi in terra romana fino al primo vero successo. Il progetto poi rimase solo su carta e non venne mai nemmeno cominciato.
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