Le altre cose impiastrate
Tra il 1516 e il 1530 Antonio Billi, riferendosi alla volta della Sistina scrisse: “ha volsuto a tutto il mondo mostrare che tutti li alt4ri pittori gli sono inferiori, et tutti quegli che vogliono di tale arte essere chiamati maestri, a pari di quella di Michelagniolo conosciesi essere tutte le altre cose impiastrate”
“Tutte le maniere, tutte le carnagioni, tutti ‘e movimenti, tutte le posature, tutti li stati possibili d’un corpo umano e tutti li affetti dell’animo si veggono ispressi“, scrisse invece un entusiasta Flavio Biondo nel testo Roma Trionfante a non molta distanza dell’inaugurazione della volta della Cappella Sistina.
Aver trasformato il granaio del papa in un’opera che ancora oggi desta stupore e meraviglia è una gran bella soddisfazione no? Entrate da quella porta in mezzo al frastuono di tutta la gente che vuol dir la sua, isolatevi dai rumori e guardate il soffitto. Vi apparirà assai curvo ma in realtà lo è molto meno. Si tratta di un’illusione prospettica che tanto deve alle decorazioni delle cornici delle vele che rendono all’occhio la volta molto più concava di quanto in realtà sia. Osservate anche le decorazioni delle cornici composote da fasce piane: perle, fusaruole, valve di conchiglie pecten alternate a ghirlande di foglie di quercia o rovere che dir si voglia affrescate proprio per ricordare la famiglia di appartenenza del pontefice committente: i della Rovere.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti con i suoi aneddoti e i suoi affanni che non gli dan tregua alcuna.