Volti noti nel Giudizio
Che gli artisti sono un po’ strani a detta di chi non pratica l’arte è risaputo. Fatto sta che abbiamo il vantaggio di poter inserire nelle opere volti, caratteristiche e dettagli di personaggi noti affinché se ne ricordino le sembianze o le gesta ammirevoli o meno.
Nel Giudizio Universale volli immortalare per sempre le sembianze di alcuni personaggi dell’epoca a futura memoria e non solo. Qualche volto lo riprodussi un po’ per vendicarmi come ad esempio quello di Biagio da Cesena nelle vesti di Minosse. Non solo aveva criticato aspramente il mio operato in fase di realizzazione ma era un violento sodomita particolarmente pericoloso.

Alcuni hanno saputo vedere in San Pietro il volto di Paolo III mentre San Bartolomeo avrebbe le sembianze di quell’approfittatore dell’Aretino che tiene in mano la mia pelle.
Dietro San Bartolomeo c’è l’Urbino, ovvero Francesco Amadori. No quello dei polli ma uno dei miei aiuto che eseguì parti assai marginali. L’uomo immediatamente sotto di lui con la mantella gialla potrebbe essere benissimo il mio amato Tommaso de’ Cavalieri.
Il tizio dietro San Giovanni Battista, riconoscibile dal perizoma in pelliccia non fatto da me, ha un volto che ricorda quello di Giulio II, il papa che fu più di spada che di fede.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti