Tre giorni per vedere le mie opere a Firenze
Stanotte ho dormito poco e nulla. Per non perder tempo mi son messo a scrivere per voi un itinerario ideale da effettuare a Firenze per conoscere le opere che ho lasciato in questa città senza tempo. In nove tappe da effettuare in tre giorni potrete vedere gran parte dei lavori che consegnai in mano all’eternità. Siete pronti a partire? Vi accompagno io in questo tour dentro la bellezza e al di fuori della storia.
Casa Buonarroti
Nel cuore del quartiere di Santa Croce, per l’esattezza in via Ghibellina, c’è casa mia. In realtà non vissi mai lì ma questo palazzo fu fatto costruire dal mi’ nipote Lionardo e venne passato in mano di erede in erede fino a quando il ramo della famiglia si estinse. Qui potrete ammirare alcune delle mie prime opere come la Battaglia dei Centauri e la Madonna della Scala ma anche alcuni modelli importanti come la facciata lignea del San Lorenzo. Pensate che la collezione più grande di disegni miei si trova proprio a casa Buonarroti. Per motivi di conservazione ne vengono esposti solo pochi per volta e a rotazione.
Chiesa di Santo Spirito
Mettetevi l’animo in pace e attraversate l’Arno per raggiungere la Chiesa di Santo Spirito. E’ un luogo simbolo per la mia crescita artistica e non solo. Fu proprio il priore di Santo Spirito ad accogliermi dopo la morte di Lorenzo il Magnifico e fu sempre lui a permettermi di studiare e dissezionare i cadaveri provenienti dall’ospedale attiguo. Per ringraziare il priore di tante attenzioni e riguardi volli scolpire per lui e la sua Chiesa un crocifisso in tiglio. Il crocifisso dopo varie vicissitudini si trova ancora nella Sagrestia di Santo Spirito e guardandolo avrete l’impressione che quel corpo non sia fatto di legno ma di carne.
Il museo del Bargello
Fra le opere più conosciute che abitano in questo palazzone c’è sicuramente il mio Bacco. Lo scolpii per il cardinale Raffele Riario nel 1496, durante il mio primo momento romano. Ah, ricordatevi che la coppa che il Bacco sostiene non è originale. Quella già non c’era più nel momento in cui la scultura venne esposta nel giardino delle antichità del cardinale. Il Bargello conserva altre mie opere importanti come il Tondo Pitti, il David-Apollo, il busto del Bruto e da qualche anno anche il cosiddetto crocifisso Gallino che tanto ha fatto discutere i critici d’arte.
La Galleria dell’Accademia
Se le mie sculture vi appassionano questa tappa farà breccia nel vostro cuore e nella vostra mente. Affrontate la lunghissima coda dinnanzi all’Accademia e quello che vedrete con i vostri occhi vi ripagherà di ogni minuto di attesa. Attraversate il corridoio ammirando uno a uno i prigioni e il San Matteo e alla fine vi ritroverete ai piedi del David. Soffermatevi quanto tempo desiderate per ammirare ogni suo dettaglio. Che ve ne pare? Avete mai visto niente di simile? Via, giù.. ammettetelo: son stato proprio bravo, altro che storie.
La Galleria degli Uffizi
Per ammirare tutti i capolavori che sono presenti all’interno degli Uffizi non è sufficiente una sola giornata. Verrete storditi da tanta bellezza che a volte potrebbe mancarvi il fiato. Rilassatevi, respirate profondamente e godetevi questo luogo surreale. Qui troverete anche il mio Tondo Doni: l’unica opera pittorica mia su supporto mobile data per certa. Da poco è stato creato per questa tavola un allestimento tutto nuovo che val bene una visita attenta e appassionata.
Palazzo Vecchio
Ricordatevi che siete a Firenze, non vorrete mica non visitare il centro del potere civile attuale? Palazzo Vecchio non è solo la sede del comune ma è anche uno scrigno di tesori artistici. Avete presente la Giuditta di Donatello? Dal 1988 si trova dentro questo palazzo, all’interno della Sala dei Gigli. Perché vi nomino quest’opera? Da Donatello ho imparato tanto e non posso che essergli grato. Quando arriverete al maestoso Salone dei Cinquecento, vi sarà difficile non notare il mio Genio della Vittorio. Questa scultura avrebbe dovuto far parte della Tomba di Giulio II ma da secolo fa bella mostra di sé a Palazzo Vecchio.
San Lorenzo
Camminate qualche passo a piedi in direzione della Basilica di San Lorenzo. Con questo edificio ho un legame assai particolare legato a tante situazioni diverse. La facciata che avrei dovuto realizzare non c’è e quella che potete ammirare non è altro che la controfacciata nuda e cruda. Entrando dal retro della Chiesa prima attraverserete la cripta del Duomo e poi arriverete prima alla Cappella dei Medici ricca di marmi policromi e poi alla Sagrestia Nuova, la mia Sagrestia. Sia la struttura architettonica che le opere conservate dentro la Sagrestia Nuova sono mie. Le quattro ore della notte, i due duchi, la Madonna con Bambino e i santi Cosma e Damiano attendono di guardare i vostri volti sorpresi da cotanto splendore. Non mi credete? Provate a entrare e poi mi saprete ridire. Ah, dimenticavo un dettaglio importante. C’è una parte sotterranea nascosta o meglio, non visibile al pubblico per una ragione conservativa nella quale ho disegnato col carboncino figure che poi avrei riproposto nella Cappella Sistina, ganzo, no?
Opera del Duomo
Il museo dell’opera del Duomo attualmente è chiuso ma riaprirà il 29 di Ottobre completamente rinnovato e ampliato. Non perdete l’occasione di visitare questo museo perché la storia del Duomo di Santa Maria del Fiore è tutta racchiusa lì. Troverete anche la mia Pietà Bandini: quella che presi a martellate, per intenderci. E’ emotivamente impattante e val bene un’attenta osservazione da parte vostra.
Santa Croce
Prima di tornarvene nelle vostre città, non dimenticatevi di venirmi a trovare. Dove sono? Beh, non scappo: son sepolto da secoli in Santa Croce all’interno del sepolcro che ha disegnato per me il Vasari.