La colonna sepolta e la facciata del San Lorenzo
il 9 maggio del 1517 Papa Leone X mi chiese di realizzare un modello in legno per la facciata del San Lorenzo a Firenze. In realtà già ne avevo fornita una in terracotta ma lui aveva deciso che per commissionarmi l’opera in via definitiva aveva bisogno di quel modello.
Non avevo tempo di tornare a Firenze per fare quello che mi chiedeva. Ero impegnato sulle cave a cercar marmi e l’impresa mi richiedeva la massima concentrazione. La scelta oculata della materia prima era fondamentale per la buona riuscita di qualsiasi progetto scultoreo o architettonico.
Alla fine di agosto tornati a Firenze e mi misi all’opera per produrre quel modello tanto desiderato dal Papa de’ Medici. Per rendere più reale l’impatto finale dell’opera, aggiunsi pure dei modellini in cera a simulare quelle in marmo che avrebbero completato la facciata del San Lorenzo.
Già avevo pensato a tutti i Santi da rappresentare. San Lorenzo, San Giovanni ma anche San Pietro e Paolo nell’ordine inferiore mentre in quello superiore avrei posizionato i quattro Evangelisti.
A troneggiare su tutti non potevano mancare San Cosma e Damiano: i santi protettori della casata Medici. Alcune sculture le avrei messe a sedere mentre altre ben erette.
Il Papa rimase più che soddisfatto.
Purtroppo per varie vicissitudini che non mi dilungo a raccontarvi il contratto fu reciso il 10 marzo del 1521. Il duomo di San Lorenzo rimase con la controfaccciata così come ancora potete ammirarlo oggi.
Una colonna che già avevo fatto portare a Firenze rimase a lungo nella piazza antistante il San Lorenzo poi venne sepolta sotto il sagrato della basilica. Oh, è ancora là.
Altre quattro colonne già pronte per essere innalzate e messe al loro posto rimasero sulla spiaggia fino alla metà del secolo e successivamente se ne perse ogni traccia.
Se volete vedere il modello in legno che costruii per Leone X andate a cercarlo a casa mia, in via Ghibellina a Firenze.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti.
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