Frutta, formaggi e vino da Firenze a Roma
Quando ero a Roma, spesso mi facevo inviare da Firenze robe da mangiare e vino di buona qualità. il mi’ nipote Lionardo faceva da tramite e organizzava il trasporto di formaggi, mele, pere o altre prelibatezze di produzione locale. Il cibo che potevo acquistare a Roma era assai buono ma quello che veniva prodotto sulle terre attigue a Firenze non solo aveva un sapore migliore, ma era anche più economico.
Dei prodotti che ricevevo spesso ne regalavo grandi quantità agli amici serbandone per me solo una minima parte. Di questa mia pratica vi potrebbe raccontare qualcosa papa Paolo III al quale diverse volte portai pere e formaggi deliziosi.
vi riporto uno stralcio della lettera che scrissi a Lionardo in una di quelle occasioni di scambi di prodotti:
Roma, 2 maggio del 1548
Lionardo, io ebbi il caratello delle pere, che furono octanta sei; manda’ne trenta tre al Papa: parv’gli belle e ebele molto care. Del caratello del cacio, la Dogana dice che quel vecturale è un tristo e che in Dogana non lo portò; in modo che, com’io posso sapere che e’ sia a Roma, io gli farò quello che merita, non per conto dl cacio, ma per insegnargli far poca stima degl’uomini…
Michelagnolo Buonarroti in Roma