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S’amar l’un l’altro e nessun se medesmo…

Il vostro Michelangelo Buonarroti, sempre meno incline a sopportare le menzogne altrui, oggi vi scrive qualche verso. O meglio, vi riporto versi che scrissi quand’ancora ero fra di voi vivo e vegeto. 

59

S’un casto amor, s’una pietà superna,
s’una fortuna infra dua amanti equale,
s’un’aspra sorte all’un dell’altro cale,
s’un spirto, s’un voler duo cor governa;
    s’un’anima in duo corpi è fatta etterna,
ambo levando al cielo e con pari ale;
s’amor d’un colpo e d’un dorato strale
le viscer di duo petti arda e discerna;
    s’amar l’un l’altro e nessun se medesmo,
d’un gusto e d’un diletto, a tal mercede
c’a un fin voglia l’uno e l’altro porre:
    se mille e mille, non sarien centesmo
a tal nodo d’amore, e tanta fede;
e sol l’isdegno il può rompere e sciorre.

 

 

michelangelo-buonarroti-pieta-1553

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