Tutti i proprietari del Tondo Pitti
Ci sono alcune mie opere che non sono così popolari e conosciute come il David o gli affreschi del Giudizio Universale. Questa cosa un po’ mi dispiace perché le ho realizzate comunque con cura e dedizione. Ogni singola creazione è un po’ come un figlio perché giorno dopo giorno te la vedi crescere fra le mani quasi come se fosse inevitabile.
Il tondo Pitti è una di queste opere minori… dico “minori” perché a mio avviso questo mio bassorilievo è stato messo in secondo piano e dimenticato da molti.
Si tratta di un bassorilievo in marmo che scolpii tra il 1503 e il 1504. Attualmente lo potete ammirare fra le altre opere conservate al Museo del Bargello, Firenze.
Lo realizzai mentre ero impegnato con quel ciclope del David. Mi fu commissionato da Bartolomeo Pitti e dopo la sua morte passò di mano in mano fino ad arrivare al Bargello….
In pratica il tondo fu ereditato da Miniato, il figlio frate nel convento di Monteoliveto che a sua volta la regalò a Luigi Guicciardini. Benedetto Varchi qualche anno dopo vide il bassorilievo nella casa del nipote Pietro.
Successivamente, nel 1823 le Gallerie Fiorentine comperarono il Tondo Pitti dall’antiquario Fedele Accciai e lo pagarono ben 200 scudi .
In un primo momento venne collocato fra le collezioni degli Uffizi poi fu destinato al Museo del Bargello.
Insomma…nel corso della sua storia il tondo ha cambiato diversi proprietari.
Il vostro Michelangelo Buonarroti che per il momento si siede davanti alla sede dei canottieri per guardare le acque dell’Arno che se ne vanno verso il mare.
A seguire la foto del Museo del Bargello visto dalla strada
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