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I Giardini di Miramare raccontati in un libro

I Giardini di Miramare che circondano l’omonimo Castello a picco sul Golfo di Trieste, sono un esempio straordinario di come un sogno principesco possa trasformarsi in una realtà botanica di incomparabile bellezza.

Nati dalla passione e dalla visionarietà di Ferdinando Massimiliano d’Asburgo-Lorena, arciduca d’Austria e futuro imperatore del Messico, che in quella dimora visse assieme alla moglie Carlotta del Belgio. Eh si, bisognava essere dei grandi visionari per trasformare una zona brulla e rocciosa in un paradiso in terra.

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Quando infatti Ferdinando Massimiliano decise di far edificare il castello proprio sul promontorio di Grignano a metà dell’Ottocento, nessuno si sarebbe aspettato che avrebbe circondato la dimora in una riserva di specie botaniche a picco sul mare.

Massimiliano d’Asburgo fu il progettista principale e il supervisore in ogni fase dei lavori. Voleva creare un parco all’inglese, che si distinguesse per la sua naturalezza e per la varietà delle specie vegetali che poco avesse a che fare con la formalità dei giardini francesi o all’italiana.

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La prima sfida che venne affrontata fu la bonifica del terreno carsico che richiese il trasporto via mare di tonnellate di terra fertile per creare il substrato necessario per la crescita delle piante.

Con pazienza e dedizione, il giardino di Miramare divenne un luogo del sapere dove specie diversissime tra di loro contribuirono a creare un paesaggio mozzafiato.

Dovete sapere che l’arciduca aveva una profonda conoscenza della botanica e, grazie ai contatti che riuscì ad avere con i principali orti botanici europei, fece arrivare a Miramare centinaia di specie botaniche rare ed esotiche da ogni angolo del mondo.

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Tra le specie che lui stesso introdusse nel giardino e che ancora presenti ci sono cedri del Libano, sequoie giganti, ginkgo biloba, palme e bambù.

Nel volume appena uscito dal titolo ‘I giardini di Miramare. Da parco eclettico a museo verde’ curato da Andreina Contessa e pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Olschki, l’autrice racconta tutte le vicende di questo luogo così suggestivo e ricco di storie da narrare.

La pubblicazione è il risultato delle ricerche effettuate sui giardini dal 2017 fino al 2025, in concomitanza con il grande progetto di restauro.

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Il progetto paesaggistico del parco fu pensato per stupire e sorprendere chiunque avesse modo di visitarlo. Sentieri tortuosi, piccoli boschetti e radure erano pensate per creare emozioni ed enfatizzare la spettacolare vista sul mare e sul Castello.

Sfogliando le pagine del libro si ha l’impressione di percepire lo spirito del suo ideatore: La natura plasmata dall’uomo rispettando il luogo ha creato un luogo straordinario. Grazie anche al ricco apparato fotografico, il libro ‘I giardini di Miramare. Da parco eclettico a museo verde’ consente di addentrarsi nella storia e nelle bellezze di un luogo da scoprire, passo dopo passo.

Giuseppino e i suoi photobombing
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Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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1 commento »

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