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Vasari, il Teatro delle Virtù ad Arezzo: ecco le opere in mostra

Arezzo si prepara all’evento più grande dell’anno per celebrare i 450 anni dalla scomparsa del suo cittadino illustre Giorgio Vasari.

La mostra “Vasari. Il Teatro delle Virtù”, a cura di Cristina Acidini con la collaborazione di Alessandra Baroni, aprirà i battenti al pubblico dal 31 ottobre al 2 febbraio 2025 nella Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea e nei suggestivi spazi dell’ex Chiesa di Sant’Ignazio.

Foto Emanuele Antonio Minerva ‐ Ministero della Cultura
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La mostra porrà l’accento soprattutto sull’utilizzo dell’allegoria, cioè quelle invenzioni figurate sacre e profane realizzate da Vasari per la gloria del granduca Cosimo I, suo protettore dal 1550 fino al momento della sua morte.

Per meglio raccontare il potere evocativo delle allegorie, saranno presenti nel percorso espositivo anche opere di alto valore simbolico come la Chimera, lo straordinario bronzo etrusco identitario del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, rinvenuto nel 1553 durante i lavori di scavo effettuati per volere di Cosimo de’ Medici intorno al baluardo di San Lorentino ad Arezzo ed entrato immediatamente nelle collezioni ducali.

Cristo Portacroce, Vasari
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Per l’occasione sono attese ad Arezzo oltre 100 opere tra inediti, pale monumentali e capolavori provenienti dalle più note istituzioni estere come il Metropolitan Museum of Art di New York, Albertina Museum, Musée du Louvre; e italiane, Gallerie degli Uffizi, Museo Archeologico Nazionale di Firenze, Chiesa di Santa Maria Novella, Biblioteca Vaticana e Castello Sforzesco, oltre che da collezioni private.

Vasari fu un acuto interprete del suo tempo e fautore di importanti innovazioni. Non si discostò mai dal potente linguaggio allegorico creando uno stile suo sia nella pittura che nella sua opera letteraria maggiore: le Vite.

Tra le opere in mostra saranno presenti tavole, tele e disegni sia del mio caro amico Giorgio Vasari che di artisti a lui contemporanei e collaboratori, insieme a lettere, manoscritti e volumi a stampa provenienti dall’Archivio Vasari, oltre all’eccezionale presenza di imponenti pale d’altare.

Giorgio Vasari, Le primizie della Terra sono offerte a Saturno, 1555 circa, penna e inchiostro marrone su tracce di matita nera. New York, Metropolitan Museum of Art, inv. 1971.273
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Le sezioni della mostra “Vasari. Il Teatro delle Virtù”

La mostra sarà articolata in otto sezioni 8 pensate per presentare in maniera esaustiva l’opera di Vasari e la sua rete di relazioni e le novità di cui fu interprete.

Giorgio Vasari, un gigante dell’arte

Il percorso di vita e di lavoro del maestro sarà esplicitato in “Giorgio Vasari, un gigante dell’arte”: l’artista, l’architetto degli Uffizi e delle Logge, la famiglia, la fama come scrittore, l’incontro e il favore dei Medici, l’amicizia con me, il rapporto con Bronzino, la fedeltà alla sua città, nella quale volle essere sepolto.

Il punto focale di questa sezione sarà l’ “Autoritratto degli Uffizi”, opera di Giovanni Stradano che celebra il ruolo apicale dell’aretino presso la corte del Granduca.

Giovanni Stradano – Jan van der Straet, Ritratto di Giorgio Vasari (1568-1572) olio su tavola_Firenze Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture
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Il giovane Vasari: una formazione d’eccellenza

Grazie ad una profonda educazione umanistica, Giorgio seppe costruire già dalla prima gioventù i contatti che presto lo portarono a girare l’Italia.

A testimonianza troviamo carteggi rari e pubblicazioni, oltre ad straordinarie opere pittoriche della prima fase fiorentina come le “Tentazioni di San Girolamo”, normalmente esposte alle Gallerie degli Uffizi.

Un focus speciale sarà dedicato, in “L’apoteosi delle Virtù”, alla nascita del linguaggio allegorico per immagini e alle invenzioni visive che furono apprezzate non solo dai Medici, ma anche dai pontefici Pio IV e Pio V e dal cardinale Alessandro Farnese, che incoraggiò Vasari a scrivere “Le vite”.

A impreziosire la sezione opere rarissime come “Allegoria del sonno”, “Allegoria dell’oblio” e lo splendido studio a penna e inchiostro con “Le Primizie della Terra offerte a Saturno”, preparatorio per l’affresco della Sala degli Elementi in Palazzo Vecchio, concesse in prestito dal Met di New York.

Giorgio Vasari, Sacra Famiglia (1558-1560), olio su tavola cm 138,5×106,5 Collezione privata
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L’Accademia del Disegno

In questa sezione verrà narrata la fondazione dell’Accademia delle Arti del Disegno, autorizzata dal duca Cosimo I per regolare il sistema delle committenze pubbliche.

Ne fecero parte molti artisti illustri come me, il Salviati, Cellini, Bronzino, Allori, Stradano, gli Zuccari con i quali Vasari condivise i cantieri artistici eseguiti negli anni d’oro al servizio di Cosimo de’ Medici, da Palazzo Vecchio agli apparati per le nozze del principe Francesco.

Vasari e l’Arte Sacra

Sarà la sezione tematica dedicata alle committenze pubbliche e private che avrà il suo apice in opere che arrivano ad Arezzo in via del tutto eccezionale, come la “Sacra Famiglia”, la “Crocifissione con la Madonna, san Giovanni e santa Maria Maddalena” e il “Cristo portacroce” da collezioni private, oltre ai tondi provenienti dagli altari non più esistenti di Santa Maria Novella a Firenze, esposti per la prima volta.

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Il Disegno, padre delle Arti

I disegni, che per Vasari erano ideazione e progettazione alla base di ogni opera saranno centrali.

Moltissimi quelli esposti, provenienti da Torino, Vienna, Roma, Firenze e New York e da Parigi, di cui nove tra schizzi e cartonetti preparatori per il “Giudizio Universale” della Cupola di Santa Maria del Fiore, completata poi da Federico Zuccari.

La Chimera, Vasari e il Duca

In questa sezione sarà presa in considerazione la genialità dell’artista come comunicatore. Al ritrovamento dello strepitoso bronzo etrusco, scoperto ad Arezzo e condotto trionfalmente a Firenze, l’intervento di Vasari fu rapido e perspicace.

Lo inserì infatti nella propaganda politica di Cosimo, come simbolo di una civiltà precedente all’autorità della Roma imperiale e antenata dalla Toscana moderna.

Pitture monumentali in chiese e basiliche

In questa sezione finale saranno presenti quattro tra le più grandiose pale dipinte da Vasari tra il 1545 e il 1569, mai uscite dalle sedi originali durante gli ultimi due secoli, come “l’Allegoria dell’Immacolata Concezione” dalla chiesa dei Santi Apostoli a Firenze e “l’Adorazione dei Magi” dal complesso monumentale di Santa Croce e Ognissanti di Bosco Marengo in Piemonte.

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“Vasari. Il Teatro delle Virtù”

ORARI MOSTRA
Dal lunedì al venerdì (escluso il martedì, giorno di chiusura): ore 10.00-18.00
Sabato e domenica: ore 10.00-19.00

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Vasari, the Theater of Virtues in Arezzo: here are the works on display

Arezzo is preparing for the biggest event of the year to celebrate the 450th anniversary of the death of its illustrious citizen Giorgio Vasari.

The exhibition “Vasari. The Theater of Virtues”, curated by Cristina Acidini with the collaboration of Alessandra Baroni, will open its doors to the public from October 31 to February 2, 2025 in the Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea and in the evocative spaces of the former Church of Sant’Ignazio.

The exhibition will focus above all on the use of allegory, that is, those sacred and profane figurative inventions created by Vasari for the glory of Grand Duke Cosimo I, his protector from 1550 until his death.

To better explain the evocative power of allegories, the exhibition will also feature works of high symbolic value such as the Chimera, the extraordinary Etruscan bronze that is the identity of the National Archaeological Museum of Florence, discovered in 1553 during excavation work carried out at the behest of Cosimo de’ Medici around the bastion of San Lorentino in Arezzo and immediately entered the ducal collections.

For the occasion, over 100 works are expected in Arezzo, including unpublished works, monumental altarpieces and masterpieces from the most famous foreign institutions such as the Metropolitan Museum of Art in New York, the Albertina Museum, the Musée du Louvre; and Italian ones, the Uffizi Galleries, the National Archaeological Museum of Florence, the Church of Santa Maria Novella, the Vatican Library and the Sforza Castle, as well as from private collections.

Vasari was a keen interpreter of his time and a supporter of important innovations. He never deviated from the powerful allegorical language, creating his own style both in painting and in his major literary work: the Lives.

The works on display will include panels, canvases and drawings by my dear friend Giorgio Vasari and by artists who were his contemporaries and collaborators, along with letters, manuscripts and printed volumes from the Vasari Archive, in addition to the exceptional presence of imposing altarpieces.

The sections of the exhibition “Vasari. The Theatre of Virtues”

The exhibition will be divided into eight sections 8 designed to comprehensively present Vasari’s work and his network of relationships and the innovations he interpreted.

Giorgio Vasari, a giant of art

The life and work of the master will be explained in “Giorgio Vasari, a giant of art”: the artist, the architect of the Uffizi and the Logge, his family, his fame as a writer, the meeting and favor of the Medici, his friendship with me, his relationship with Bronzino, his loyalty to his city, where he wanted to be buried.

The focal point of this section will be the “Self-portrait of the Uffizi”, a work by Giovanni Stradano that celebrates the Arezzo native’s apical role at the Grand Duke’s court.

The young Vasari: an excellent education

Thanks to a profound humanistic education, Giorgio was able to build contacts from his early youth that soon led him to travel around Italy.

As evidence, we find rare correspondence and publications, as well as extraordinary pictorial works from his first Florentine phase such as the “Temptations of Saint Jerome”, normally exhibited at the Uffizi Galleries.

A special focus will be dedicated, in “The Apotheosis of the Virtues”, to the birth of the allegorical language through images and the visual inventions that were appreciated not only by the Medici, but also by the popes Pius IV and Pius V and by Cardinal Alessandro Farnese, who encouraged Vasari to write “The Lives”.

The section is enriched by extremely rare works such as “Allegory of Sleep”, “Allegory of Oblivion” and the splendid pen and ink study with “The First Fruits of the Earth offered to Saturn”, preparatory for the fresco in the Hall of the Elements in Palazzo Vecchio, on loan from the Met in New York.

The Academy of Drawing

This section will tell the story of the foundation of the Academy of Drawing Arts, authorized by Duke Cosimo I to regulate the system of public commissions.

Many illustrious artists were part of it, such as myself, Salviati, Cellini, Bronzino, Allori, Stradano, the Zuccari with whom Vasari shared the artistic construction sites carried out in the golden years at the service of Cosimo de’ Medici, from Palazzo Vecchio to the decorations for the wedding of Prince Francesco.

Vasari and Sacred Art

This will be the thematic section dedicated to public and private commissions that will have its apex in works that arrive in Arezzo in a completely exceptional way, such as the “Holy Family”, the “Crucifixion with the Madonna, Saint John and Saint Mary Magdalene” and the “Christ Carrying the Cross” from private collections, in addition to the tondi from the no longer existing altars of Santa Maria Novella in Florence, exhibited for the first time.

Drawing, Father of the Arts

Drawings, which for Vasari were the idea and design behind every work, will be central.

Many of them are on display, coming from Turin, Vienna, Rome, Florence and New York and from Paris, including nine sketches and preparatory cartoons for the “Last Judgement” of the Dome of Santa Maria del Fiore, later completed by Federico Zuccari.

The Chimera, Vasari and the Duke

In this section, the artist’s genius as a communicator will be taken into consideration. Upon the discovery of the amazing Etruscan bronze, discovered in Arezzo and triumphantly brought to Florence, Vasari’s intervention was rapid and perceptive.

In fact, he included it in Cosimo’s political propaganda, as a symbol of a civilization preceding the authority of imperial Rome and ancestor of modern Tuscany.

Monumental Paintings in Churches and Basilicas

This final section will feature four of the grandest altarpieces painted by Vasari between 1545 and 1569, which have never left their original locations during the last two centuries, such as the “Allegory of the Immaculate Conception” from the church of the Santi Apostoli in Florence and the “Adoration of the Magi” from the monumental complex of Santa Croce e Ognissanti in Bosco Marengo in Piedmont.

“Vasari. The Theater of Virtues”

EXHIBITION HOURS
Monday to Friday (except Tuesday, closing day): 10:00-18:00
Saturday and Sunday: 10:00-19:00

For the moment, your ever Michelangelo Buonarroti bids you farewell, making an appointment with you in the next posts and on social media.

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