Museo del Bargello: riellestita la Sala delle Maioliche e quella Islamica con vetrine anti riflesso microclimatizzate
Il Museo Nazionale del Bargello riapre oggi la Sala delle Maioliche e la Sala Islamica dopo il completo riallestimento che aveva reso necessario la loro chiusura a partire da settembre 2023.
Il progetto di riallestimento delle sale ubicate al primo piano del Museo è stato curato dallo studio di architettura Guicciardini & Magni, e ha previsto la realizzazione di un nuovo percorso espositivo in grado di migliorare anche la conservazione e la valorizzazione delle opere presenti.
Le nuove vetrine con cristalli antiriflesso e con microclima controllato rendono migliori sia la fruizione dei beni custoditi che la loro conservazione.
All’interno della nuova Sala Islamica, curata da Giovanni Curatola e Marco Spallanzani, trova spazio una preziosissima selezione di metalli, avori, ceramiche oltre a raffinati tessuti e tappeti, per un totale di quasi 100 opere esposte,tra le più pregiate della ricchissima raccolta del Museo Nazionale del Bargello, che possiede una delle principali collezioni d’arte islamica in Italia.
La collezione del Bargello che comprendeva un antico nucleo mediceo, fu successivamente arricchita dall’antiquario lionese Louis Carrand (1827-1888) che decise di lasciare al museo la sua grande raccolta di arti decorative di età medioevale e moderna.
Nel 1906 il barone Giulio Franchetti la propria collezione di tessuti antichi, orientali ed europei, databili fra il Medioevo e il Settecento, frutto di una passione, coltivata e perseguita per una intera vita, alla ricerca dei pezzi più scelti, più belli e più rari. A questa raccolta straordinaria vanno ad aggiungersi i due antichi tappeti egiziani che lo Stato Italiano ha acquistato nel 2022, esercitando il diritto di prelazione, andando ad arricchire la collezione del Bargello.
La vetrina con gli avori propone al pubblico opere particolarmente rare.
La parte più consistente della collezione è quella dei metalli. Qui sono numerosi i capolavori, come l’imponente brocca (Egitto o Siria 1363-1377), il vaso da Mosul, Siria (1259) o il l bruciaprofumi sferico (1317-1335).
Gli esemplari esposti nella Sala delle Maioliche curata da Marino Marini sono oltre 400 e costituiscono una selezione della grande raccolta conservata al museo. Il nucleo fondante giunse dalla Galleria degli Uffizi nel 1865, anno di apertura al pubblico del Bargello, il primo museo nazionale italiano dedicato alle arti decorative e alla scultura del Medioevo e del Rinascimento.
Fra le opere più rilevanti si segnalano un medaglione con il profilo di Francesco I de’ Medici e un bacile con figura di San Giovanni realizzati in “porcellana medicea”, una produzione elitaria e originale intrapresa nella manifattura di corte dagli stessi granduchi medicei con l’intento di imitare la porcellana cinese.
In concomitanza con l’apertura al pubblico della Sala delle Maioliche e della Sala Islamica viene aperta al pubblico la sala mostre del piano terra all’interno della quale è stata collocata una selezione delle 13 opere più rappresentative del Salone di Donatello al momento chiuso per lavori di riallestimento e restauro.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Bargello Museum: the Majolica Hall and the Islamic Hall have been re-furnished with micro-climate anti-reflection windows
The Bargello National Museum reopens the Majolica Room and the Islamic Room today after the complete reorganization which had made their closure necessary starting from September 2023.
The project to reorganize the rooms located on the first floor of the Museum was managed by the Guicciardini & Magni architecture firm, and involved the creation of a new exhibition itinerary capable of also improving the conservation and valorisation of the works present.
The new display cases with anti-reflective glass and a controlled microclimate improve both the use of the goods stored and their conservation.
Inside the new Islamic Room, curated by Giovanni Curatola and Marco Spallanzani, there is space for a very precious selection of metals, ivories, ceramics as well as refined fabrics and carpets, for a total of almost 100 works on display, among the most valuable of the very rich collection of the Bargello National Museum, which has one of the main collections of Islamic art in Italy.
The Bargello collection, which included an ancient Medici nucleus, was subsequently enriched by the Lyonnais antiquarian Louis Carrand (1827-1888) who decided to leave his large collection of medieval and modern decorative arts to the museum.
In 1906 Baron Giulio Franchetti created his own collection of ancient, oriental and European fabrics, dating from the Middle Ages to the eighteenth century, the fruit of a passion, cultivated and pursued for an entire life, in search of the choicest, most beautiful and rarest pieces. . Added to this extraordinary collection are the two ancient Egyptian carpets that the Italian State purchased in 2022, exercising the right of pre-emption, enriching the Bargello collection.
The showcase with the ivories offers the public particularly rare works.
The largest part of the collection is that of metals. Here there are numerous masterpieces, such as the imposing jug (Egypt or Syria 1363-1377), the vase from Mosul, Syria (1259) or the spherical incense burner (1317-1335).
The specimens exhibited in the Majolica Room curated by Marino Marini are over 400 and constitute a selection from the large collection preserved in the museum. The founding nucleus came from the Uffizi Gallery in 1865, the year the Bargello opened to the public, the first Italian national museum dedicated to the decorative arts and sculpture of the Middle Ages and the Renaissance.
Among the most important works are a medallion with the profile of Francesco I de’ Medici and a basin with the figure of Saint John made of “Medici porcelain”, an elite and original production undertaken in the court manufacturing by the Medici grand dukes themselves with the intent on imitating Chinese porcelain.
Coinciding with the opening to the public of the Majolica Room and the Islamic Room, the exhibition room on the ground floor is opened to the public, inside which a selection of the 13 most representative works of the Donatello Salon has been placed, currently closed for works. of rearrangement and restoration.
For the moment, your always Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in the next posts and on social media.

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