La Scultura del giorno: il San Marco di Donatello
La scultura del giorno che voglio proporvi oggi è il San Marco scolpito nel marmo di Carrara da Donatello, oggi custodito nell’appena rinnovato Museo di Orsanmichele, a Firenze.
La scultura fu commissionata all’artista padre del Rinascimento dall’Arte dei Linaioli e Rigattieri il quale la realizzò fra il 1411 e il 1413. San Marco Evangelista infatti era il patrono di tale corporazione e fu la prima che Donatello realizzò per i tabernacoli esterni di Orsamichele.
In un primo momento, nel 1409, la scultura era stata affidata a Niccolò di Pietro Lamberti per un compenso di 28 fiorini ma poi il la commissione passò nelle mani di Donatello per una non ben precisata ragione.
Donatello scolpì un San Marco con il volto barbuto, quasi fosse un antico filosofo, con tanto di abito togato annodato in vita. L’espressione seria e sicura del volto fa diretto riferimento all’integrità morale dell’uomo ritratto. La torsione appena accennata del corpo faceva sporgere la scultura dalla nicchia evitando così che apparisse troppo rigida.
Nella mano sinistra San Marco mostra il libro aperto, attributo tipico degli evangelisti.
Si narra che anch’io ebbi parole di lodi per quest’opera giovanile di Donatello, scolpita quando aveva 25 anni. Secondo il Vasari dissi di “non aver mai visto figura che avesse più aria di uomo da bene di quella” .
Quando fu posta nel tabernacolo, la scultura aveva i bordi della veste dorati, dorature sul cuscino, sulla copertina del Vangelo aperto, sui sandali ma anche sotto ai piedi e dorature sulla barba e sui capelli. Di queste dorature ne fu rinvenuta traccia nel prim restauro fatto negli anni Ottanta del Novecento.
La scultura fu tolta dalla sua collocazione originale per evitare che i danni delle intemperie e dell’inquinamento la rovinassero ulteriormente nel 1977. Si trovava esattamente nella prima nicchia sul lato Sud del patronato dei Linaioli e Rigattieri, laddove oggi troneggia una sua copia.
In precedenza era già stata rimossa dalla sua posizione nel 1941, nel tentativo di proteggerla dai bombardamenti e riposizionata in loco alla fine del conflitto armato.
Fu successivamente restaurata dal 1984 al 1986 dall’Opificio delle Pietre dure e in quell’occasione fu eliminata la patinatura color bronzo che era stata realizzata dopo il 1789 per dare alle sculture in marmo del complesso, l’aspetto di opere in bronzo.
A distanza di più di trent’anni, la scultura è stata restaurata di nuovo dall’Opificio grazie al finanziamento di Friends of Florence nel 2021. Il materiale lapideo presentava alterazioni tipiche della prolungata esposizione all’aperto e presentava sostanze residue dovute alla realizzazione del calco che servì per realizzare la copia da porre in sua vece all’esterno di Orsanmichele.
Oggi potete apprezzare la scultura di Donatello all’interno del Museo di Orsanmichele appena riaperto al pubblico con il nuovo allestimento.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Sculpture of the day: Donatello’s San Marco
The sculpture of the day that I want to propose to you today is the San Marco sculpted in Carrara marble by Donatello, now kept in the newly renovated Orsanmichele Museum in Florence.
The sculpture was commissioned to the artist, father of the Renaissance, by the Arte dei Linaioli e Rigattieri who created it between 1411 and 1413. Saint Mark the Evangelist was in fact the patron saint of this guild and it was the first that Donatello created for the external tabernacles of Orsamichele .
At first, in 1409, the sculpture was entrusted to Niccolò di Pietro Lamberti for a fee of 28 florins but then the commission passed into the hands of Donatello for an unspecified reason.
Donatello sculpted a Saint Mark with a bearded face, almost as if he were an ancient philosopher, complete with a toga robe tied at the waist. The serious and confident expression of the face makes direct reference to the moral integrity of the man portrayed. The barely noticeable twisting of the body made the sculpture protrude from the niche, thus preventing it from appearing too rigid.
In his left hand Saint Mark shows the open book, a typical attribute of the evangelists.
It is said that I too had words of praise for this youthful work by Donatello, sculpted by him when he was 25 years old. According to Vasari, I said that “I had never seen a figure who had more the air of a good man than that one”.
When it was placed in the tabernacle, the sculpture had the edges of the garment gilded, gilding on the cushion, on the cover of the open Gospel, on the sandals but also under the feet and gilding on the beard and hair. Traces of this gilding were found in the first restoration carried out in the 1980s.
The sculpture was removed from its original location to prevent damage from bad weather and pollution from ruining it further in 1977. It was located exactly in the first niche on the south side of the patronage of Linaioli and Rigattieri, where today a copy of it stands.
It had previously been removed from its position in 1941, in an attempt to protect it from bombing and repositioned on site at the end of the armed conflict.
It was subsequently restored from 1984 to 1986 by the Opificio delle Pietre Dure and on that occasion the bronze-coloured patina that had been created after 1789 was eliminated to give the marble sculptures of the complex the appearance of bronze works.
More than thirty years later, the sculpture was restored again by the Opificio thanks to funding from Friends of Florence. The stone material showed alterations typical of prolonged outdoor exposure and had residual substances due to the making of the cast that was used to create the copy to be placed in its place outside Orsanmichele.
Today you can appreciate Donatello’s sculpture inside the Orsanmichele Museum which has just reopened to the public with the new layout.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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