Ebbene si, spesso andavo a letto con gli stivali ancora calzati.

C’è chi ha speculato su questa vicenda narrando chissà cosa, dicendo che mi sapeva fatica togliermi pure le calzature dai piedi e via discorrendo ma le cose non stanno esattamente così.

Amavo cavalcare e da quando ebbi modo di poter avere un cavallo di proprietà, era mia abitudine essere spesso in groppa tanto che i miei assistenti mi videro in groppa fino a qualche giorno prima di passare a miglior vita.

Mano a mano che il tempo scorreva e gli anni aumentavano, iniziai a soffrire di tremendi crampi ai piedi. Non riuscivo a trovare un rimedio che ne attenuasse gli spasmi o perlomeno rallentasse la loro frequenza.

Avevo notato però che i crampi mi lasciavano in pace quando indossavo gli stivali sopra la pelle nuda. Sarà per la posizione del piede costretta al loro interno o chissà per quale altra stamba ragione ma non mi era capitato ancora di avere crampi con i piedi calzati.

Presi l’abitudine di non togliermeli più se non strettamente necessario. Pure a letto li indossavo e a volte, quando non potevo fare a meno di levarmeli, veniva via pure la pelle come se fosse quella di un serpe che ogni mese la cambia.

“Più volte ha dormito vestito, et con li stivaletti in gamba, quali ja sempre usati, si per cagion del granchio di che continuo ha patito, si per altri rispetti, et è stato qualche volta tanto a cavarsegli, che poi insieme con li stivaletti n’è venuta la pelle, come quella della biscia” scriveva il Condivi.

La stessa informazione fu ripresa poi dal Vasari nella seconda edizione delle vite: “Alle gambe portò invecchiando di continuo stivali di pelle di cane sopra lo ignudo i mesi interi che, quando gli voleva cavare, poi nel tirargli ne veniva spesso la pelle”.

Anche da morto mi fu fatto calzare un bel paio di stivali per cavalcare verso l’infinito.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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In bed with boots

Well yes, I often went to bed with my boots still on.

There are those who have speculated on this story, telling who knows what, saying that it was hard for me to even take my shoes off my feet and so on, but things aren’t exactly like that.

I loved riding and since I was able to own my own horse, it was my habit to often be on its back, so much so that my assistants saw me on its back for up to a few days before passing away to a better life.

As time passed and the years increased, I began to suffer from terrible cramps in my feet. I couldn’t find a remedy that would ease the spasms or at least slow down their frequency.

I had noticed, however, that the cramps left me alone when I wore the boots over bare skin. Maybe it’s due to the position of the foot being forced inside them or who knows what other reason but I haven’t yet had cramps with my feet in shoes.

I got into the habit of never taking them off again unless absolutely necessary. Even in bed I wore them and sometimes, when I couldn’t help but take them off, even the skin peeled off as if it were that of a snake that sheds it every month.

“Several times he slept dressed, and with his ankle boots on, as he always used, both because of the crab from which he continually suffered, and for other reasons, and sometimes it took so long to take them off, that then together with the ankle boots the skin came out of it, like that of the grass snake” wrote Condivi.

The same information was then taken up again by Vasari in the second edition of the lives: “On his legs he wore dog-skin boots as he continually aged, over the naked man for entire months which, when he wanted to take them off, the skin often came out when he pulled them.”

Even in death I was made to wear a nice pair of boots to ride towards infinity.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti