Lo studio per la Leda perduta sulle pareti della Stanza Segreta
Nella Stanza Segreta che aprirà a breve al pubblico, è possibile ammirare un grande disegno che tracciai sulla parete sinistra e che riporta col pensiero direttamente a una Leda.
Non una Leda qualsiasi ma probabilmente quella che avrei dipinto successivamente, una volta tornato alla luce del sole, per il duca Alfonso I d’Este di Ferrara.
Osservando con attenzione lo studio sulla parete e la scultura della Notte vista da dietro, si ritrova la stessa posa anche se la gamba maggiormente piegata è la destra e non la sinistra come nell’allegoria posta su sarcofago di Giuliano de’ Medici duca di Nemours.
Quello che certo è che il dipinto su tavola la realizzai nel 1530 e la ultimai entro il 22 ottobre del medesimo anno. Mai la consegnai al committente per via di quell’ambasciatore poco assenato che era venuto a ritirarla, additandola imprudentemente come “poca cosa”.
La regalai poi al mio assistente Mini sperando potesse guadagnarci qualcosa e far fortuna presso la corte francese. L’opera purtroppo andò perduta.
Lo studio sulla parete della Stanza Segreta probabilmente è un primo approccio a quel dipinto che avrei avuto modo di realizzare successivamente e chissà, se sempre all’interno di quell’angusto spazio, abbia avuto modo anche di realizzare l’intero cartone.
Esistono sempre all’interno di quel luogo altri disegni più piccoli riconducibili alla Leda e alla sua sensuale posa.
Per il momento il vostro michelangelo buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
The study for Leda on the walls of the Secret Room
In the Secret Room which will soon open to the public, it is possible to admire a large drawing that I traced on the left wall and which takes one directly back to a Leda.
Not just any Leda but probably the one I would have painted later, once I returned to the sunlight, for Duke Alfonso I d’Este of Ferrara.
By carefully observing this study on the wall and the sculpture of Night seen from behind, the same pose is found even if the most bent leg is the right and not the left as in the allegory placed on the sarcophagus of Giuliano de’ Medici, Duke of Nemours.
What is certain is that I created the panel painting in 1530 and completed it by 22 October of the same year. I never delivered it to the client because of that unwise ambassador who came to collect it, imprudently pointing it out as a “little thing”.
I gave it to my assistant Mini hoping she could earn something from it and make a fortune at the French court. The fact is that the work was lost.
The study on the wall of the Secret Room is probably a first approach to that painting that I would have had the opportunity to create later and who knows if I had the opportunity to create the entire cartoon within that narrow space.
There are always other smaller drawings attributable to Leda and her sensual pose within that place.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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