Un dipinto realizzato nel 1504 su tavola di pioppo appartenente a una collezione privata estera è stato attribuito da un team di studiosi a Raffaello Sanzio.

Si tratta di una Maddalena che ha il volto di chiara Fancelli, moglie di Pietro Perugino.

L’annuncio della scoperta è stato dato nella cittadina di Pergola in provincia di Pesaro Urbino durante la conferenza internazionale dal titolo “La Bellezza Ideale-La visione della perfezione di Raffaello Sanzio”, anticipando così la pubblicazione che verrà fatta sulle pagine dell rivista scientifica “Open Science, Art and Science” con il titolo “La Maddalena di Raffaello ovvero quando l’allievo supera il Maestro”.

Esiste già una versione del ritratto della Maddalena del Perugino appartenente alla Galleria Palatina e un’altra custodita nelle collezioni di Villa Borghese attribuita alla sua bottega.

Secondo i firmatari dello studio, la versione di Raffaello, allievo diretto del Perugino, potrebbe essere precedente ai due dipinti del maestro.

L’attribuzione a Raffaello è basata su differenti considerazioni come l’utilizzo della tecnica dello spolvero per trasferire il disegno preparatorio su carta alla tavola, individuata grazie agli studi effettuati dall’Università di Camerino. La versione raffaellesca sembrerebbe nettamente superiore dal punto di vista sia tecnico che stilistico e con una maggiore grazia nella composizione che mette in luce la grande influenza che Leonardo da Vinci ebbe sul pittore urbinate.

Gli studiosi che sostengono l’attribuzione a Raffaello, ritengono indiscutibile la mano di Sanzio nel dipinto della Maddalena in questione.

Il dipinto è un olio su tavola di pioppo datato 1504 e che ha dimensioni di 46 cm in altezza e 34 in larghezza. Le indagini diagnostiche hanno rilevato la presenza di numerosi pentimenti e una preparazione del supporto realizzata con un impasto di gesso e colla animale, strati a base di olio e biacca e l’utilizzo di pigmenti come il verde-grigio, ocre e terre, polvere di vetro e lacche utilizzate per gli smalti necessari per realizzare gli sfumati.

L’accurato studio effettuato mostra anche la conoscenza delle proporzioni matematiche note da Raffaello e dallo stesso adoperate a differenza del Perugino.

Come è ovvio che sia, non tutto il mondo accademico è d’accordo sull’attribuzione del dipinto a Raffaello. Rimaniamo in attesa dunque di ulteriori smentite o conferme.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

New Raphael painting discovered?

A painting created in 1504 on a poplar panel belonging to a private foreign collection has been attributed by a team of scholars to Raffaello Sanzio.

It is a Maddalena who has the face of Chiara Fancelli, wife of Pietro Perugino.

The announcement of the discovery was made in the town of Pergola in the province of Pesaro Urbino during the international conference entitled “Ideal Beauty – Raffaello Sanzio’s vision of perfection”, thus anticipating the publication that will be made on the pages of the scientific journal ” Open Science, Art and Science” with the title “Raphael’s Maddalena or when the pupil surpasses the Master”.

There already exists a version of the portrait of the Magdalene by the Perugian belonging to the Palatine Gallery and another kept in the collections of Villa Borghese attributed to his workshop.

According to the signatories of the study, the version by Raphael, a direct pupil of Perugino, could be prior to the two paintings by the master.

The attribution to Raphael is based on different considerations such as the use of the dusting technique to transfer the preparatory drawing on paper to the panel, identified thanks to studies carried out by the University of Camerino. The Raphaelesque version would seem clearly superior from both a technical and stylistic point of view and with greater grace in the composition which highlights the great influence that Leonardo da Vinci had on the painter from Urbino.

Scholars who support the attribution to Raphael believe that Sanzio’s hand in the painting of the Magdalene in question is indisputable.

The painting is an oil on poplar panel dated 1504 and has dimensions of 46 cm in height and 34 in width. The diagnostic investigations revealed the presence of numerous repentances and a preparation of the support made with a mixture of plaster and animal glue, layers based on oil and white lead and the use of pigments such as green-grey, ocher and earth, dust of glass and lacquers used for the glazes needed to create the gradients.

The careful study carried out also shows the knowledge of the mathematical proportions known by Raphael and used by him unlike Perugino.

As is obvious, not all of the academic world agrees on the attribution of the painting to Raphael. We are therefore waiting for further denials or confirmations.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti