La scultura del giorno che vi propongo oggi è il complesso delle Tre Grazie scolpito da Antonio Canova fra il 1815 e il 1817.

L’idea di scolpire le tre figlie di Zeus Aglaia, Eufrosine e Talia che simboleggiano rispettivamente lo splendore, la gioia e la prosperità fu suggerita a Canova nel giugno del 1812 da Joséphine de Beauharnais, prima moglie di Napoleone.

“Dopo queste due statue sedenti dicessi il Canova a modellare il gruppo delle Grazie, che molto dinanzi aveva operato, e quelle in marmo poscia operò in un tratteggio tutto nuovo… Questo gruppo, ch’esser dovea dell’imperatrice Giuseppina, passò al principe Eugenio, e lo Scultore per lord Bedford lo replicò” -Missirini, 1864.

La Beauharnais però non ebbe modi di vedere il gruppo scultoreo e l’artista già agli inizi del 1813 si dispiaceva per non aver avuto modo di mostrarle fino ad allora nemmeno uno studio delle Tre Grazie. Lo scultore riuscì a terminare l’opera nel 1817, tre anni dopo la morte di Joséphine.

Prima di mettere mano al modello, Canova realizzò un gran numero di schizzi e studi per trovare una soluzione compositiva che potesse soddisfarlo fino a quando, nell’agosto del 1813 mise mano al modello in gesso, oggi custodito nella Gypsoteca di Possagno.

“Sono impaziente di vedere quale risultato le mie opere avranno sulle anime del pubblico”

Antonio Canova

L’invenzione di Canova con quell’abbraccio fra le Tre Grazie riscosse fin da subito un enorme successo. fu l’opera che confermò l’artista agli occhi dei contemporanei non come imitatore dell’antico ma come riformatore di uno stile del tutto personale.

Il VI duca di Bedford, John Russel, tentò di comprare quel capolavoro ma la scultura fu rivendicata dal primo figlio di Joséphine, Eugenio di Beauharnais e portata in Russia.

Nel 1901 entrò a far parte delle collezioni dell’Hermitage Mueum e al duca Russel non gli rimase altra scelta che chiedere a Canova una copia delle Tre Grazie.

Questa seconda versione fu ultimata dall’artista nel 1817 e collocata nella residenza del duca di bedford a Wodurn Abbey. Oggi quella versione appartiene al Victoria and Albbert Museum di Londra.

I libri

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Sculpture of the day: the Three Graces by Canova

The sculpture of the day that I propose to you today is the complex of the Three Graces sculpted by Antonio Canova between 1815 and 1817.

The idea of sculpting the three daughters of Zeus Aglaia, Euphrosine and Talia who respectively symbolize splendour, joy and prosperity was suggested to Canova in June 1812 by Joséphine de Beauharnais, Napoleon’s first wife.

“After these two seated statues I asked Canova to model the group of the Graces, which he had worked a long time before, and the marble ones later he worked in a completely new line… This group, which must have belonged to the Empress Giuseppina, passed to Prince Eugene , and the Sculptor for Lord Bedford replied it” -Missirini, 1864.

However, Beauharnais had no way of seeing the sculptural group and the artist already at the beginning of 1813 was sorry for not having had the opportunity to show her until then not even a study of the Three Graces. The sculptor managed to finish the work in 1817, three years after the death of Joséphine.

Before putting his hand to the model, Canova made a large number of sketches and studies to find a compositional solution that could satisfy him until, in August 1813, he put his hand to the plaster model, now kept in the Gypsoteca of Possagno.

Canova’s invention with that embrace between the Three Graces immediately met with enormous success. it was the work that confirmed the artist in the eyes of his contemporaries not as an imitator of the ancient but as a reformer of a completely personal style.

The 6th Duke of Bedford, John Russell, attempted to buy that masterpiece but the sculpture was claimed by Joséphine’s first son, Eugene de Beauharnais and brought to Russia. In 1901 it became part of the collections of the Hermitage Mueum and Duke Russell did not he was left with no choice but to ask Canova for a copy of the Three Graces.

This second version was completed by the artist in 1817 and placed in the residence of the Duke of Bedford at Wodurn Abbey. Today that version belongs to the Victoria and Albert Museum in London.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti