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22 luglio 1945: la restituzione dei capolavori a Firenze

Il 22 luglio del 1945, in una solenne cerimonia pubblica che ebbe luogo dinnanzi alla Loggia dei Lanzi, i capolavori delle gallerie fiorentine furono restituiti alla città di Firenze.

In quell’occasione la Loggia dei Lanzi era piena di personalità sia italiane che di alleati. A guidare la cerimonia furono il sindaco della città Gaetano Pieraccini e il generale americano Edgar Hume.

La cerimonia di restituzione delle opere d’arte a Firenze dinnanzi alla Loggia dei Lanzi, 22 luglio 1945
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Le opere arrivarono con una carovana di convogli e appena entrarono in piazza la folla iniziò ad applaudire e a gridare a gran voce mentre i trombettisti in costume facevano da cornice.

Nella ritirata verso nord dell’esercito tedesco, aveva razziato un numero incredibile di opere nascoste nelle ville toscane come la Villa di Torre a Cona e il Castello di Poppi.

Luglio 1944: soldati tedeschi trasportano verso nord la Pallade e il Centauro del Botticelli che era stata nascosta nella villa Bossi Pucci a Montagnana (Montespertoli) [Archivio Museo Casa Siviero]
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Grazie all’intenso lavoro della Sopritendenza fiorentina e i Monuments Man, la commissione dell’esercito americano addetta alla salvaguardia delle opere d’arte, fu possibile ritrovare la maggior parte di quei capolavori provenienti da Palazzo Pitti, dal Bargello, dalla Galleria degli Uffizi e da altri luoghi.

Di fondamentale importanza per il recupero delle opere trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale fu anche il gruppo era capitanato da RODOLFO SIVIERO: un uomo che alla salvaguardia del patrimonio artistico italiano dedicò tutta la sua esistenza.

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Quella cerimonia del 22 luglio del 1945 fu definita dal Monuments Mann Hartt, che poi ricevette la cittadinanza onoraria fiorentina, come la più bella di tutta la sua vita, commuovendosi ogni volta fino alle lacrime quando la ricordava.

Prima di salutarvi vi lascio alcuni consigli per la lettura in merito proprio alle opere trafugate durante la Seconda Guerra Mondiale e il loro ritrovamento.

Rodolfo Siviero,. Avventure e recuperi del più grande agente segreto dell’arte

Siviero contro Hitler. La battaglia per l’arte

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

July 22, 1945: the return of the masterpieces to Florence

On 22 July 1945, in a solemn public ceremony that took place in front of the Loggia dei Lanzi, the masterpieces of the Florentine galleries were returned to the city of Florence.

On that occasion, the Loggia dei Lanzi was full of both Italian and allied personalities. Leading the ceremony were the mayor of the city Gaetano Pieraccini and the American general Edgar Hume.

The operas arrived with a caravan of convoys and as soon as they entered the square the crowd began to applaud and shout loudly while the costumed trumpeters framed them.

In the northward retreat of the German army, he had raided an incredible number of works hidden in Tuscan villas such as the Villa di Torre in Cona and the Poppi Castle.

Thanks to the intense work of the Florentine Sopritendenza and the Monuments Man, the commission of the American army responsible for safeguarding the works of art, it was possible to find most of those masterpieces from Palazzo Pitti, the Bargello, the Uffizi Gallery and other places.

Of fundamental importance for the recovery of the works stolen during the Second World War was also the group headed by RODOLFO SIVIERO: a man who dedicated his entire existence to the safeguarding of the Italian artistic heritage.

That ceremony of July 22, 1945 was defined by the Monuments Mann Hartt, who then received honorary Florentine citizenship, as the most beautiful of her entire life, being moved to tears each time when he remembered it.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by giving you an appointment at the next posts and on social networks.

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