La Via delle Erbe e dei Fiori
Può un paese rinascere dalle proprie eccellenze presenti sul territorio? È questa l’idea che è alla base dell’itinerario da poco inaugurato che si snoda fra le campagne di Massarosa, in provincia di Lucca.
La Via delle Erbe e dei Fiori è un percorso di 5 chilometri da fare a piedi o in bicicletta che si snoda fra erbe aromatiche, fattorie, aziende agricole e florovivaistiche e tratti che costeggiano suggestivi specchi d’acqua e paesaggi naturalistici mozzafiato.
L’itinerario della Via delle Erbe e dei Fiori è sempre accessibile gratuitamente, in qualsiasi periodo dell’anno. In questo momento si possono ammirare le fioriture dei campi di lavanda, i girasoli, le ninfee e degli splendidi fiori di loto.
I campi che fino a poco tempo fa erano incolti sono stati di nuovo arati e seminati con piante aromatiche e amiche delle api come d esempio il tagete, il finocchietto selvatico, la veccia, il rosmarino e il coriandolo.
Le aziende toccate dal percorso sono davvero tante e visitarle tutte in una sola giornata diventa un’impresa ardua. Ho avuto il piacere di fermarmi a lungo presso Giardino di Manipura grazie alla gentilezza dei proprietari che mi hanno accompagnato in una interessantissima visita guidata e all’Ecolago.
L’Ecolago
L’Ecolago è la sede della Proloco di Massarosa e si può accedere liberamente alla passeggiata sospesa lungo il laghetto. Qui si vedono le ninfee in fiore e la fauna locale o di passaggio che si concede infiniti bagni e fruttuose pesche.
L’Ecolago è una tappa imperdibile della Via delle Erbe e dei Fiori. Sedersi sulle passerelle e godersi lo spettacolo della natura che si svolge tutt’attorno regala un attimo di tregua dalla frenesia del mondo moderno.
I fiori di loto
Vedere i fiori di loto non è certo cosa da tutti i giorni. Lungo la Via delle Erbe e dei Fiori ci si trova faccia a faccia con una distesa di questi bellissimi esemplari che si estende su 70mila metri quadrati di superficie.
L’azienda la Ninfea di Massarosa li coltiva dove fino agli anni ’50 del Novecento veniva piantato il riso e al momento possiede la più grande distesa di fiori di loto presente sul territorio italiano.
Terminata la produzione di riso perché non più redditizia come un tempo, in questa azienda le vasche sono state convertite per avviare un’importante coltivazione di fiori di loto bianchi e rosa, venduti e spediti oggi in tutta Europa per uso medicinale, alimentare e ornamentale.
Il Giardino di Manipura
Il giardino di Manipura è una Fattoria Didattica e Agri Ludoteca, creata nel 2012 da un’intuizione vincente di Elena Giannini.
Appena sono arrivato con la mia allegra comitiva sulle sponde del laghetto circondato da erbe aromatiche, la proprietaria si è avvicinata offrendoci un’interessante visita guidata alla scoperta di tutte le piante coltivate in loco e non solo. Cotone, canapa, grani antichi, fagioli zolfini, stevia, verbena, lavanda…
Durante il nostro percorso abbiamo incontrato nonno Amedeo che con grande felicità delle più piccole accompagnatrici, ci ha condotto alla scoperta dei semi antichi che non più in commercio, vengono tramandati di generazione in generazione.
Nella sua casetta museo si rimane affascinati dagli oggetti di un tempo non più in uso come la lavatrice di lusso in alluminio che funziona con lo stesso principio della caffettiera e dell’acqua calda, posseduta solo dalle famiglie molto agiate quando ancora l’elettricità e l’acqua in casa erano un miraggio.
Nonno Amedeo ci ha mostrato com’è possibile estrarre la fibra della canapa che poi viene filata e tessuta, adoperando olio di gomito e un’attrezzo che si è costruito da solo perché oramai non se ne trovano più da acquistare.
Proprio a Manipura è nata la prima filiera italiana dell’eucalipto biologico. Presso la fattoria si possono vedere piantine più o meno grandi di eucalipto mentre la coltivazione vera e propria si estende su campi molto più grandi poco lontano.
Con gli oli essenziali di questa preziosa pianta balsamica vengono realizzati un gran numero di prodotti come miele, caramelle, prodotti per la cura del corpo e molto altro ancora. All’interno del Giardino di Manipura è possibile acquistare tutto ciò che viene prodotto in azienda a base di eucalipto biologico.
Se volete percorrere la Via delle Erbe e dei Fiori in tutta calma, cominciate al mattino presto e portatevi il pranzo da casa o acquistate qualcosa da gustare presso i locali del posto. Sarà un piacere poi sedersi sotto le piante che circondano il laghetto per allestire un pic nic improvvisato e magari concedersi una pennichella ristoratrice, cullati dal rumore delle acque.
I girasoli e la lavanda in fiore
Simbolo di tutto il percorso sono i girasoli e i campi di lavanda in fiore che niente hanno da invidiare a quelli più celebri della Provenza.
Ci sono diverse aziende sul percorso che si dedicano alla coltivazione di queste piante come ad esempio quella condotta da Timothy Venturi: La Lavanda di Massarosa che ha un terreno con oltre 4mila piante nella zona dell’Acquarella.
Camminare lungo la Via delle Piante e dei Fiori è rigenerante e permette di immergersi completamente nella natura senza alcuna distrazione. I bambini vengono rapiti dal profumi dei fiori e dai loro colori. La loro attenzione viene catturata delle acque popolate da folaghe, pesci di vario tipo, uccelli di passaggio e un gran numero di germani.
Entrate assieme a loro nelle aziende che vi propongono percorsi guidati al loro interno con la possibilità di acquistare prodotti di eccellente qualità a chilometri zero.
Scaricate cliccando QUA la mappa completa della Via delle Erbe e dei Fiori per seguire l’itinerario. Non preoccupatevi però se partite sprovvisti di cartina: il percorso è ben segnalato dai cartelli turistici marroni che trovate lungo tutta la strada da percorrere.
Visitate i sito ufficiale del percorso aggiornato con le iniziative del momento promosse dalle varie aziende: cliccate QUA.
A poca distanza da questo itinerario da percorrere a piedi, in Via delle Sirti a Bozzano, c’è un altro luogo che val bene una visita ed è il Podere Lovolio. Un grande spazio ad accesso libero ricco di opere d’arte con due templi da visitare e la pagoda galleggiante.
Podere Lovolio
Il Podere Lovolio è uno spazio privato reso accessibile al pubblico gratuitamente. Si accede percorrendo Via Sirti a Bozzano, a poca distanza dal percorso delle erbe e val bene una visita.
Un luogo in cui spiritualità, natura, coltivazioni biologiche, opere d’arte e animali trovano un perfetto equilibrio. All’interno del podere c’è il Tempio Sincretico di meditazione universale e un gran numero di opere d’arte contemporanea.
Il re del luogo è senza dubbio il grande pavone con la sua meravigliosa livrea blu cobalto e il suo codone che non ci ha concesso di vedere aperto. Pazienza, è comunque bellissimo.
Percorrendo il viale sterrato si arriva al Tempio Buddista Shintoista galleggiante, circondato da splendide ninfee in fiore.
Sulla strada per arrivare al tempio ci si trova davanti all’allevamento di Alpaca del Fatonero di Paolo Del Chiaro. Al momento è chiuso al pubblico ma da lontano è possibile vedere comunque gli splendidi esemplari che si rotolano nella terra o che passeggiano beatamente.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento sui social e ai prossimi post

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