Vai al contenuto

Le sculture della Grotta del Buontalenti

Fu Francesco I nel 1583 a commissionare a Bernardo Buontalenti una grande grotta, un luogo che sarebbe diventato il più suggestivo di tutto il Giardino di Boboli.

Ci vollero dieci anni per portare a termine l’opera ed è un vero peccato che da secoli non sia più possibile ammirare i numerosi giochi d’acqua presenti al suo interno resi possibili da una fitta rete di canaline in terracotta. Lo sgocciolamento continuo dell’acqua dal soffitto creava giochi di luce sempre diversi a seconda delle ore del giorno e dell’intensità della luce che filtrava dall’esterno.

Annunci

Prima camera

Varcando la soglia della Grotta del Buontalenti ci si trova nella prima camera e non si può fare a meno di notare le copie dei miei quattro prigioni. Gli originali erano stati donati a Cosimo I de’ Medici da mio nipote Lionardo che volle subito farle inserire in questo nuovo contesto.

In tempi più recenti è stato ritenuto che quel luogo non fosse adatto per una ottimale conservazione di quelle figure che pare tentino invano di liberarsi dal marmo. Si preferì quindi destinarli al corridoio che portava alla Tribuna del David che venne poi terminata di costruire nel 1882.

Annunci

La decorazione scultorea di questa camera fu realizzata su disegno del Buontalenti e fu realizzata in gran parte da Piero di Tommaso Mati, particolarmente apprezzato per i suoi stucchi. E’ probabile che alle decorazioni apportò il suo contributo anche Giovanni del Tadda al quale erano state affidate le allegorie della facciata e le nicchie a mosaico.

Le pitture in affresco dell’intera Grotta del Buontalenti invece vennero realizzate da Bernardino Poccetti fra il 1586 e il 1587.

Annunci

Seconda camera

A dominare la scena nella seconda camera è il gruppo scultoreo di Vincenzo de Rossi con Elena e Teseo. Lo scultore fa menzione dell’opera in una lettera scritta a Cosimo I de’ Medici il 24 febbraio del 1561 in questi termini: “Ora la Eccellenza Vostra faccia vedere il mio Teseo quando rapì Elena, magior del naturale e di marmo”. Probabilmente era un’opera che già era presente a Firenze, scolpita per Cosimo I in altra occasione e non realizzata di proposito per la Grotta. Fatto sta che venne collocata dove la vedete ora nel 1587 .

La scultura fu particolarmente amata dai contemporanei. Eseguita in un blocco unico di marmo, ha molto a che fare con le opere del Bandinelli e non è propriamente un caso: de Rossi fu un suo promettente allievo.

Annunci

Terza Camera

 Quando la grotta stava per essere ultimata nella sua parte interna, fra il 1592 e il 1593, fu collocata nella terza stanza una conca in marmo verde africano, sorretta da un fusto di marmo circondato da quattro satiri sempre scolpiti nel marmo. I<

n un secondo momento fu posizionata al di sopra della conca la Venere che esce dal bagno, scolpita del Giambologna. Mentre la bella Venere si copre il seno con un braccio, i satiri la osservano mirando verso di lei i getti d’acqua.

Annunci

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento sui social e ai prossimi post

Sostienici – Support Us

Se questo blog ti piace e ti appassiona, puoi aiutarci a farlo crescere sempre più sostenendoci in modo concreto condividendo i post, seguendo le pagine social e con un contributo che ci aiuta ad andare avanti con il nostro lavoro di divulgazione. . ENGLISH: If you like and are passionate about this blog, you can help us make it grow more and more by supporting us in a concrete way by sharing posts, following social pages and with a contribution that helps us to move forward with our dissemination work.

5,00 €

ULTIMI ARTICOLI

Annunci

Re Magi nel Presepe Napoletano: Simbologia e Arte della Tradizione Natalizia

🇮🇹 I Re Magi nel presepe napoletano non sono solamente figure bibliche: rappresentano vita, sapienza e fede. I loro abiti preziosi e il cammino verso la grotta raccontano arte, storia e tradizione di Napoli..

🇬🇧 The Three Wise Men in the Neapolitan nativity scene are not just biblical figures: they represent life, wisdom, and faith.…

21 dicembre 1882: muore Francesco Hayez: la vita e le opere

🇮🇹21 dicembre 1882 Muore a Milano Francesco Hayez, il grande maestro del Romanticismo italiano. Pittore simbolo del Risorgimento, Hayez ha trasformato la storia e i sentimenti in immagini potenti e senza tempo… 🇬🇧December 21, 1882 Francesco Hayez, the great master of Italian Romanticism, dies in Milan. A symbolic painter of the Risorgimento, Hayez transformed history…

La Natività di Paolo Uccello: un capolavoro nel Duomo di Firenze

🇮🇹Nel cuore del Duomo di Firenze, la vetrata quattrocentesca di Paolo Uccello narra la nascita di Gesù: Maria e San Giuseppe adorano il Bambino, mentre la stella di Betlemme illumina la scena… 🇬🇧In the heart of Florence Cathedral, Paolo Uccello’s 15th-century stained glass window narrates the birth of Jesus: Mary and Saint Joseph adore…

L’atteso ritorno. Raffaello per Monteluce dai Musei Vaticani

🇮🇹L’atteso ritorno. Raffaello per Monteluce dai Musei Vaticani” è la mostra in corso a Perugia fino al 7 gennaio 2026 che riporta eccezionalmente in città la Pala di Monteluce di Raffaello Sanzio, capolavoro del Rinascimento assente dal 1797, in occasione del Giubileo 2025… 🇬🇧The long-awaited return. Raphael to Monteluce from the Vatican Museums” is the…

Si è verificato un problema. Aggiorna la pagina e/o riprova in seguito.

Annunci

1 commento »

Scrivi una risposta a pittrice artistica Susanna Galbarini in "PITTURARTISTICA" 40° ANNIVERSARIO Cancella risposta