Stupor Mundi: il libro che mancava
Ci sono alcuni libri che leggendoli appassionano sempre di più, pagina dopo pagina. Quando però arriviamo a leggere le ultime righe ci creano un senso di vuoto, lo stesso che si prova quando ci si allontana da qualcuno che ci sta a cuore.
Stupor mundi, storia del Mediterraneo in trenta oggetti di Giulierini mi ha lasciato proprio con questa sensazione addosso: un po’ magari è pure colpa mia che l’ho letteralmente divorato in un paio di giorni ma un po’ di colpa, se consentite, la attribuisco pure all’autore che mi ha portato con sé in un luogo magnifico, quello della conoscenza, citando proprio Giulierini.
Di cosa parla questo libro? Ebbene, è un viaggio nel Mediterraneo alla scoperta delle nostre origini. L’autore Paolo Giulierini, attuale direttore del Museo Archeologico di Napoli, ci regala una sorta di visita approfondita che esce dalle mura del museo per arrivare fino ai siti in cui questi trenta oggetti hanno avuto origine, facendo il focus sulle vicende che li riguardano da molto vicino.
Scritto in maniera coinvolgente e appassionata, Giulierini ci regala uno spaccato di storia antica che spazia nei luoghi e nel tempo. Dal colosso di Rodi alla meravigliosa Venere Callipigia, dall’Ercole Farnese al Mosaico di Alessandro realizzato nel 100 C circa.
Stupor mundi, storia del Mediterraneo in trenta oggetti è il libro che a mio avviso mancava. In un momento in cui i musei aprono a singhiozzo a causa della pandemia in corso, abbiamo bisogno di testi che ci portino alla scoperta di quei luoghi che non possiamo visitare.
La cosa bella di questo volume è che non ci narra solo la storia di oggetti presenti all’interno del Museo Archeologico di Napoli, ma attraversa in lungo e in largo il bacino del Mediterraneo e non solo per ribadire quanto sia stato ed è tutt’ora importante l’incontro delle diverse culture.
Cosa sarebbe ad esempio oggi l’Italia ma anche il resto dell’Europa se non ci fosse stata la via della Seta, senza traccia delle civiltà che prima di noi hanno popolato il mondo e senza quei personaggi simbolo di un passato che è parte integrante del nostro presente?
Come scrive Alberto Angela sulla copertina, il patrimonio dei nostri musei è si silenzioso ma ha storie grandiose da raccontarci.
Stupor mundi, storia del Mediterraneo in trenta oggetti di Paolo Giulierini, se non si fosse capito, m’è piaciuto un sacco e ve lo consiglio appassionatamente. A proposito, lo trovate QUA. Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti e i libri che di tanto in tanto ama proporvi.

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