Ezechia, Manasse e Amon
Fra le diverse lunette che affrescai nella volta della sistina c’è anche quella con Ezechia, Manasse e Amon. L’altro giorno, mentre fuori diluviava, mi son messo a guardar certi schizzi miei che custodisco gelosamente e ho ritrovato proprio uno di quelli che realizzai per questi antenati di Cristo.
L’uomo ripiegato su se stesso che pare nascondersi sotto l’ampio cappuccio è Manasse. La sua posizione mesta è una sorta di pentimento per aver favorito in giovane età il culto degli dei e per aver insistentemente perseguitato chi credeva in Jahvé.
Sulla sinistra compare una donna giovane che mentre fra le braccia ninna un bambino, con il piede fa oscillare la culla con l’altro figlio. Lei è Mesullemet, la mamma di Amon. Ezechias non compare nella lunetta bensì nella vela soprastante ed è precisamente il bimbo assieme alla mamma e al babbo.
Il contrasto che c’è fra gli atteggiamenti fra i due personaggi maggiori della lunetta è lampante. Manasse sconsolato e pensieroso mentre lei, Mesullemet, vitale e piena di tenerezza.
Lo studio che realizzai per quella mamma così affettuosa è attualmente conservato presso la Biblioteca Reale di Torino e sul retro del medesimo foglio mi misi a tracciare uno studio per la Sibilla Libica.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti con i suoi affreschi e i suoi disegni