Mio padre
Buon San Giuseppe a tutti. Oggi è la giornata dedicata ai padri ed è anche il patrono di tutti i falegnami. Ci saranno fiere un po’ sparse per tutta l’Italia e festeggiamenti più o meno calorosi in molte regioni.
Mi è impossibile non ricordare il mio di padri in quest’occasione speciale. Se qualcuno di voi ha letto parte del mio carteggio diretto e indiretto saprà quale legame abbia avuto col mio. Un amore contrastato durato tutta la vita. Non potevo vivere senza i suoi rimproveri ma a volte esagerava fantasticando su fatti inesistenti.
Mio padre si chiamava Luodovico Buonarroti Simoni. Era una testa dura ma d’altro canto lo sono stato anch’io per certi versi. Sembrava non avesse altro interesse che per i danari. Me ne chiedeva in continuazione soprattutto per sé e meno spesso per i miei fratelli.
In vecchiaia poi andò fuori di senno e se ne andò da Firenze dicendo a tutti che io l’avevo cacciato da casa. A Firenze si sparse questa diceria al punto tale che ancora a distanza di tanti secoli dalla mia dipartita sono in tanti quelli convinti che fossi un tirchio spudorato.
In quel periodo mi scriveva lettere addolorate nelle quale mi diceva di quanto l’avessi reso infelice per il fatto di non averlo mai aiutato economicamente. Per provare a riappacificarlo provai a inviargli una carta assumendomi colpe che non avevo ma lui nulla, continuava a inveire.
Vi saluto sperando che voi abbiate avuto in sorte un padre migliore del mio… chissà, forse se non fosse stato così nemmeno io sarei diventato quello che tutti oggi ricordano. Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti
