Giovanni Pisano a Pisa: la grande mostra con prestiti dal Louvre e dal Musée d’Orsay
Pisa celebra uno dei suoi artisti più illustri con la mostra “Giovanni Pisano. Memoria di uno scultore”, un’esposizione di grande valore scientifico e artistico ospitata al Palazzo dell’Opera del Duomo di Pisa e aperta al pubblico fino all’8 marzo 2026.
Un appuntamento culturale rilevante grazie anche a prestigiosi prestiti internazionali dal Louvre, dal Musée d’Orsay e dal Victoria and Albert Museum di Londra.
Una mostra dedicata a Giovanni Pisano nel cuore di Pisa
Organizzata in occasione del centenario della ricollocazione del pergamo del Duomo (1926), la mostra offre una rilettura approfondita della figura di Giovanni Pisano, maestro assoluto della scultura medievale italiana.
Il percorso espositivo ricostruisce la nascita ottocentesca del “mito” dell’artista e ne ripercorre la fortuna critica tra XIX e XX secolo, fino alla riscoperta da parte di grandi scultori moderni come Henry Moore e Marino Marini.
L’esposizione è curata da Donata Levi (Università di Udine) ed Emanuele Pellegrini (Scuola IMT Lucca), con il supporto di un autorevole comitato scientifico composto da Michele Amedei, Flavio Fergonzi, Roberto Paolo Novello e Max Seidel.
Il pergamo del Duomo di Pisa e i prestiti internazionali
Fulcro della mostra è la complessa storia del pergamo di Giovanni Pisano, capolavoro assoluto della scultura gotica. I suoi frammenti, dispersi e riutilizzati nel corso dei secoli, tornano idealmente a dialogare dopo il rimontaggio del 1926. Eccezionale è il ritorno a Pisa, dopo quasi 200 anni, di tre elementi del pergamo oggi conservati al Metropolitan Museum of Art di New York.
La qualità dei prestiti rende l’esposizione unica nel panorama museale italiano: opere provenienti da Louvre, Musée d’Orsay e V&A Museum testimoniano l’impatto internazionale dell’opera di Giovanni Pisano e la sua influenza sulla scultura europea.
Un percorso espositivo tra storia, memoria e riscoperta critica
Il percorso si sviluppa in 11 sale, pensate come un dialogo continuo tra gli spazi del Palazzo dell’Opera del Duomo, i tesori della Cattedrale e le opere conservate nei depositi della Primaziale Pisana. La mostra è stata interamente concepita e prodotta per Pisa e non sarà ospitata in nessun’altra sede, rafforzando il legame inscindibile tra l’artista e la sua città.
Secondo Andrea Maestrelli, presidente della Primaziale Pisana, l’iniziativa conferma la volontà di valorizzare il patrimonio storico-artistico non solo come bene da custodire, ma come strumento di produzione e condivisione di nuova conoscenza rivolta a un pubblico ampio e internazionale.
La mostra “Giovanni Pisano. Memoria di uno scultore” è un appuntamento imperdibile per studiosi, appassionati d’arte e visitatori interessati alla storia della scultura europea, consolidando Pisa come centro di riferimento per la ricerca e la divulgazione artistica di alto livello.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Giovanni Pisano in Pisa: A Major Exhibition Featuring Loans from the Louvre and the Musée d’Orsay
Pisa celebrates one of its most illustrious artists with the exhibition “Giovanni Pisano. Memories of a Sculptor,” an exhibition of great scientific and artistic value hosted at the Palazzo dell’Opera del Duomo in Pisa and open to the public until March 8, 2026.
This significant cultural event also features prestigious international loans from the Louvre, the Musée d’Orsay, and the Victoria and Albert Museum in London.
An exhibition dedicated to Giovanni Pisano in the heart of Pisa
Organized to mark the centenary of the relocation of the Cathedral’s pulpit (1926), the exhibition offers an in-depth reinterpretation of Giovanni Pisano, the undisputed master of medieval Italian sculpture.
The exhibition reconstructs the 19th-century birth of the artist’s “myth” and traces his critical success between the 19th and 20th centuries, up until his rediscovery by great modern sculptors such as Henry Moore and Marino Marini.
The exhibition is curated by Donata Levi (University of Udine) and Emanuele Pellegrini (IMT Lucca School), with the support of a distinguished scientific committee composed of Michele Amedei, Flavio Fergonzi, Roberto Paolo Novello, and Max Seidel.
The Pisa Cathedral Pulpit and International Loans
The exhibition focuses on the complex history of Giovanni Pisano’s pulpit, an absolute masterpiece of Gothic sculpture. Its fragments, dispersed and reused over the centuries, are reunited following their reassembly in 1926. The return to Pisa of three elements from the pulpit, currently housed at the Metropolitan Museum of Art in New York, is exceptional.
The quality of the loans makes the exhibition unique in the Italian museum landscape: works from the Louvre, Musée d’Orsay, and the V&A Museum testify to the international impact of Giovanni Pisano’s work and his influence on European sculpture.
An exhibition journey through history, memory, and critical rediscovery
The exhibition unfolds across 11 rooms, conceived as a continuous dialogue between the spaces of the Palazzo dell’Opera del Duomo, the treasures of the Cathedral, and the works preserved in the Primaziale Pisana’s storage rooms. The exhibition was entirely conceived and produced for Pisa and will not be hosted anywhere else, strengthening the inseparable bond between the artist and his city.
According to Andrea Maestrelli, president of the Primaziale Pisana, the initiative confirms the desire to enhance the historical and artistic heritage not only as an asset to be preserved, but as a tool for producing and sharing new knowledge aimed at a broad, international audience.
The exhibition “Giovanni Pisano. Memory of a Sculptor” is an unmissable event for scholars, art enthusiasts, and visitors interested in the history of European sculpture, cementing Pisa as a center of reference for high-level artistic research and dissemination.
For now, Michelangelo Buonarroti bids farewell to you and invites you to join him in future posts and on social media.

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Che spettacolo quest’opera, articolo molto interessante, viene voglia di andare a vedere questa mostra, ci penserò 👏👏👏👏👏👏👍👍👍👍
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eh si un capolavoro strordinario
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