Musei Vaticani: riallestita la collezione dei Mosaici Minuti
I Musei Vaticani presentano il nuovo allestimento della Collezione di Mosaici Minuti che si trova all’interno della storica Sala Paolina II delle Gallerie della Biblioteca.
Si tratta di un percorso espositivo rinnovato e permanete che consentirà ai visitatori di apprezzare meglio una delle arti decorative tipiche del Settecento: il micromosaico.
Le opere sono state esposte all’interno degli armadi originali settecenteschi della Galleria. Un tempo custodivano manoscritti mentre oggi mostrano ai visitatori i preziosi micromosaici realizzati per una contemplazione privata.
Dovete sapere che l’origine di questa particolare forma d’arte è strettamente collegata alla Basilica di San Pietro in Vaticano. Fu lì infatti che nacque alla fine del Cinquecento lo Studio del Mosaico Vaticano con l’intento di sostituire i dipinti esposti nella basilica con opere musive più durature.
Proprio da questo laboratorio nacque il micromosaico, caratterizzato da una tecnica complessa quanto minuziosa. In origine veniva usato per decorare oggetti di lusso ma poi il suo impiego si diffuse e fu particolarmente apprezzato da chi effettuava il Grand Tour.
Con tessere in smalto grandi pochi millimetri gli artisti erano in grado di creare opere raffinate he ancora oggi destano grande stupore.
Il riallestimento della Collezione di Mosaici Minuti verrà riaperta al pubblico regolarmente dal sabato 17 maggio 2025.
Tra le opere più preziose custodite in questa collezione, vale la pena menzionare ‘Le Colombe di Plinio’. Il soggetto era molto diffuso nel mosaico romano e devono il loro nome a un passo di Plinio il Vecchio, che
le attribuisce all’artista Soso, attivo a Pergamo nel II secolo a.C.
Il tema deriva dal mosaico ritrovato nel 1737 dal cardinale Furietti nella Villa Adriana a Tivoli e comprato poi da papa Clemente XIII per le collezioni capitoline. Il micromosaico misura 6,45 centimetri quadrati e contiene 163 tessere. Un capolavoro straordinario da apprezzare a distanza ravvicinata.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Vatican Museums: the collection of Minute Mosaics has been rearranged
The Vatican Museums present the new display of the Minute Mosaics Collection, located inside the historic Sala Paolina II of the Gallerie della Biblioteca.
This is a renewed and permanent exhibition itinerary that will allow visitors to better appreciate one of the typical decorative arts of the eighteenth century: the micromosaic.
The works were exhibited inside the original eighteenth-century cabinets of the Gallery. Once they held manuscripts, while today they exhibit the precious micromosaics created for private contemplation.
You should know that the origin of this particular art form is closely linked to St. Peter’s Basilica in the Vatican. It was there that the Vatican Mosaic Studio was born at the end of the sixteenth century with the aim of replacing the paintings exhibited in the basilica with more durable mosaic works.
It was precisely from this laboratory that the micromosaic was born, characterized by a complex and meticulous technique. Originally it was used to decorate luxury objects but then its use spread and was particularly appreciated by those making the Grand Tour.
With enamel tiles just a few millimetres in size, artists were able to create refined works that still arouse great amazement today.
The reorganisation of the Minuti Mosaic Collection will reopen to the public regularly from Saturday 17 May 2025.
Among the most precious works kept in this collection, it is worth mentioning ‘The Doves of Pliny’. The subject was very common in Roman mosaics and owes their name to a passage by Pliny the Elder, who
attributes them to the artist Soso, active in Pergamon in the 2nd century BC.
The theme derives from the mosaic found in 1737 by Cardinal Furietti in Hadrian’s Villa in Tivoli and then purchased by Pope Clement XIII for the Capitoline collections. The micromosaic measures 6.45 square centimetres and contains 163 tiles. An extraordinary masterpiece to be appreciated at close range.
For the moment, yours ever Michelangelo Buonarroti bids you farewell, making an appointment with you in the next posts and on social media.

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