Eva: una delle prime sculture di Jules Dalou
La scultura del giorno di cui voglio parlarvi oggi è Eva dello scultore francese Jules Dalou.
L’opera fu una delle poche realizzate da Dalou prima del suo esilio in Inghilterra al tempo della guerra franco-prussiana del 1870.
Era il 864 quando, a 26 anni, lo scultore ricevette la sua prima importante commissione: diverse opere per decorare la residenza cittadina in stile rinascimentale appartenente alla marchesa di Païva, una celeberrima cortigiana particolarmente richiesta nell’epoca del Secondo Impero.
In quel frangente lo scultore stava ancora studiando e non aveva ultimato la propria formazione accademica che aveva iniziato alla scuola libera di design nota come la “Petite École”.
Era una scuola in cui si formavano gli artigiani. L’artista avrebbe successivamente perfezionato il suo stile studiando presso lo scultore Jean-Baptiste Carpeaux all’École des Beaux-Arts di Parigi e frequentato gli studi di Francisque Duret e Abel de Pujol.
Per arricchire la villa privata della marchesa di Païva situata sugli Champs-Élysées, Dalou creò diversi ornamenti in bronzo per porte, decorazioni in stucco per soffitti e una Baccante in smalto, posizionata al di sopra del camino della sala da pranzo.
Eva fu scolpita da Dalou nel 1866 ed è proprio una significativa variante di quella Baccante in smalto. L’opera giovanile di Eva, mostra le influenze che l’artista ebbe studiando le opere di Carpeaux e poco si discosta dall’accademismo.
La donna è semi-inginocchiata con braccia e gambe disposte in contrapposto. La scultura ricorda la tradizionale Venere accovacciata dell’antica Roma.
Per farla identificare con Eva, l’artista aggiunse solo un piccolo serpente con squame grossolane, arrotolato attorno alla base.
La giovane ha il volto abbassato e sorride. Sembra quasi con quella smorfia gioiosa rendere omaggio alla celebre opera ‘Il Sorriso’ di Carpeaux, maestro di Dalou al quale sempre rimase legato per il resto della vita.
Sebbene la destinazione di questa statuetta rimanga sconosciuta, il soggetto biblico, la scelta del materiale e le dimensioni dell’opera indicano un acquirente privato.
Quest’opera è il frutto delle prime ricerche di studio sul corpo femminile di Dalou. Anni dopo l’artista scolpì la splendida serie delle Female Bathers, rendendo i corpi femminili molto più rotondi e sensuali, con una resa molto più realistica.
La scultura di Eva è firmata e datata con la dicitura ‘DALOU 1866’ e oggi appartiene al Petit Palais Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
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Sculpture of the Day: Eva by Jules Dalou
The sculpture of the day I want to talk to you about today is Eva by the French sculptor Jules Dalou.
The work was one of the few created by Dalou before his exile in England during the Franco-Prussian War of 1870.
It was 864 when, at the age of 26, the sculptor Dalou received his first important commission: several works to decorate the Renaissance-style town residence belonging to the Marquise of Païva, one of the most famous and sought-after courtesans of the Second Empire. At that time the artist was still studying and had not completed his academic training which he had begun at the free design school known as the “Petite École”.
It was a school where craftsmen were trained. The artist would later perfect his style by studying with the sculptor Jean-Baptiste Carpeaux at the École des Beaux-Arts in Paris and frequenting the studios of Francisque Duret and Abel de Pujol.
To enrich the private villa of the Marquise de Païva located on the Champs-Élysées, Dalou created several bronze ornaments for doors, stucco decorations for ceilings and an enamel Bacchante positioned above the fireplace in the dining room.
Eve was sculpted by Dalou in 1866 and is indeed a significant variation of that enamel Bacchante. The early work of Eve, shows the influences that the artist had from studying the works of Carpeaux and does not differ much from academicism.
The woman is semi-kneeling with arms and legs arranged in contrapposto. The sculpture recalls the traditional Crouching Venus of ancient Rome.
To identify her with Eve, the artist added only a small snake with coarse scales, coiled around the base.
The young woman has her face lowered and smiles. It almost seems with that joyful grimace she pays homage to the famous work ‘The Smile’ by Carpeaux, Dalou’s teacher to whom he remained attached for the rest of his life.
Although the destination of this statuette remains unknown, the biblical subject, the choice of material and the dimensions of the work indicate a private buyer.
This work is the result of the first research of study on the female body of Dalou. Years later the artist sculpted the splendid series of Female Bathers making female bodies much more rounded and sensual, with a much more realistic rendering.
The sculpture of Eve is signed and dated with the inscription ‘DALOU 1866’ and today belongs to the Petit Palais Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris.
For the moment, yours ever Michelangelo Buonarroti bids you farewell, making an appointment with you in the next posts and on social media.
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