La scultura del giorno che vi propongo oggi è il San Sebastiano scolpito da Gian Lorenzo Bernini, quasi vinto dalla morte ma non ancora spirato.

San Sebastiano era nato in Gallia e si narra fosse un centurione romano che trovò il martirio a Roma per aver professato il cristianesimo durante l’impero di Diocleziano.

I soldati lo legarono a un tronco d’albero e lo colpirono con un gran numero di frecce. Dopo il supplizio Sant’Irene e le compagne si avvicinarono per preparare il corpo al seppellimento ma si accorsero che ancora respirava. Tolsero le frecce e cercarono di curarlo.

San Sebastiano si riprese e si presentò dinanzi a Diocleziano che però ordinò di giustiziarlo all’istante nell’ippodromo del palazzo imperiale.

La scultura scolpita nel marmo di Carrara dal Bernini raffigura gli istanti prima dell’arrivo di Sant’Irene. Dei carnefici oramai non c’è traccia e San Sebastiano è sempre più debole.

Bernini posizionò il corpo sopra una roccia, mettendo alle sue spalle un tronco d’albero che fa da supporto al busto trafitto dalle frecce, oramai privo di forze.

Al braccio destro si nota una delle legature mentre la gamba sinistra posta in avanti aiuta a sorreggere del corpo che sta scivolando verso il basso.

Il braccio destra pende nel vuoto mentre il volto già disteso mostra l’arrendersi alla morte oramai sempre più vicina.

La scultura fu commissionata direttamente o forse solo acquistata dal cardinale Maffeo Barberini nel 1617, cardinale che poi salì al soglio di Pietro nel 1623 con il nome di Urbano VIII.

Si ipotizza che l’opera possa essere stata posizionata in un primo momento all’interno della Cappella Barberini in Sant’Andra della Valle a Roma, la chiesa edificata proprio nel luogo in cui furono recuperati i resti di San Sebastiano, gettati nella Cloaca Maxima.

Il San Sebastiano fu scolpito dal Bernini in età giovanile, dopo il San Lorenzo sulla graticola appartenente oggi agli Uffizi e prima del gruppo di Enea, Anchise e ascanio della Galleria Borghese.

Osservandolo con attenzione vi renderete conto che quel Santo che sta perdendo la vita ha molte affinità col Crito che scolpii per la Pietà Vaticana.

Se volete vedere dal vero questo capolavoro, lo potete apprezzare al Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Sculpture of the day: Bernini’s Saint Sebastian

The sculpture of the day that I propose to you today is Saint Sebastian sculpted by Gian Lorenzo Bernini, almost conquered by death but not yet expired.

Saint Sebastian was born in Gaul and is said to have been a Roman centurion who was martyred in Rome for having professed Christianity during the empire of Diocletian.

The soldiers tied him to a tree trunk and shot him with a large number of arrows. After the torture, Saint Irene and her companions approached to prepare the body for burial but noticed that it was still breathing. They removed the arrows and tried to cure him.

Saint Sebastian recovered and presented himself before Diocletian who, however, ordered him to be executed instantly in the hippodrome of the imperial palace.

The sculpture sculpted in Carrara marble by Bernini depicts the moments before the arrival of Saint Irene. There is now no trace of the executioners and San Sebastiano is increasingly weaker.

Bernini positioned the body on a rock, placing a tree trunk behind him which acts as a support for the bust pierced by arrows, now deprived of strength.

One of the bindings can be seen on the right arm while the left leg placed forward helps to support the body which is sliding downwards.

The right arm hangs in the air while the already relaxed face shows surrender to the now ever closer death.

The sculpture was commissioned directly or perhaps only purchased by Cardinal Maffeo Barberini in 1617, a cardinal who then ascended to the throne of Peter in 1623 with the name of Urban VIII.

It is hypothesized that the work may have initially been positioned inside the Barberini Chapel in Sant’Andra della Valle in Rome, the church built in the very place where the remains of San Sebastiano were recovered, thrown into the Cloaca Maxima.

By observing it carefully you will realize that the Saint who is losing his life has many affinities with the Christ that I sculpted for the Vatican Pietà.

If you want to see this masterpiece for real, you can appreciate it at the Museo Nacional Thyssen-Bornemisza in Madrid.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti