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La Scultura del giorno: la Deposizione di Cristo dalla Croce del Tenerani

La scultura del giorno che vi propongo oggi è la Deposizione di Cristo dalla Croce scolpita da Pietro Tenerani.

Si tratta di un altorilievo a grandezza naturale, realizzato dall’artista come pala d’altare per la Cappella Torlonia in San Giovanni in Laterano, a Roma.

Quando l’opera fu svelata, fin da subito venne considerata come una delle sculture più belle del secolo tanto che Piero Selvatico, storico dell’arte e letterato la definì “una fra le più grandi opere dell’età presente, una di quelle che merita le s’inchini riverente l’Italia”

a Deposizione di Cristo dalla Croce del Tenerani
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La Deposizione era stata commissionata a Tenerani nell’ottobre del 1835 dal principe Alessandro Torlonia a nome suo e dei fratelli Marino e Carlo.

Contratto alla mano, l’opera avrebbe dovuto essere ultimata nel 1843 per un compenso di 2800 scudi. Il 20 novembre del 1836 Agostino Chigi ebbe modo di vedere l’opera nello studio dell’artista in via della Catena quasi ultimata.

Il complesso scultoreo però fu posto in San Giovanni in Laterano sotto l’attenta supervisione del Tenerani l’11 maggio del 1846 che rimase assai scontento dell’ombra causata dall’eccessivo aggetto della trabeazione dell’edicola corinzia.

Il soggetto scolpito dal Tenerani presentava non poche difficoltà tanto che “chi giel vide modellare rammenta con quale studio vi tesse sopra da mattina a sera, mutando e rimutando, non mai contento, al solito,quasi non rispondesse la mano allo intelletto, e rammenta quale sollecitudini portasse al marmo fino sul luogo stesso, dove lo ebbe collocato”, come ebbe modo di dire il Raggi.

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Il cuore pulsante del bassorilievo del Tenerani è il corpo ormai esanime di Cristo, sostenuto al centro da Giuseppe d’Arimatea abbigliato con una tunica di tipo orientale abbinata al turbante che porta in capo. La Vergine Maria volge la schiena allo spettatore e sostiene il corpo del Figlio dalla parte della schiena. Dalla parte opposta il giovane apostolo San Giovanni regge il peso delle gambe del Cristo al di sotto delle ginocchia piegate.

Il Tenerani con questo capolavoro mostrò di meritarsi di essere nell’olimpo dei grandi scultori. Guardando a distanza ravvicinata si notano le vene poco evidenti del Cristo, soprattutto nella mano destra che pende nel vuoto che pare una citazione della mia Pietà Vaticana. Ebbene, in quella poca evidenza delle vene c’è lo scemare del flusso sanguigno del Cristo morto da pochissimo tempo. Un pezzo di bravura eccezionale.

a Deposizione di Cristo dalla Croce del Tenerani
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Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social. Se andate a Roma non dimenticatevi di andare a vedere questa straordinaria opera scultorea del Tenerani a San Giovanni in Laterano.

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Sculpture of the day: the Deposition of Christ from the Cross by Tenerani

The sculpture of the day that I propose to you today is the Deposition of Christ from the Cross sculpted by Pietro Tenerani

It is a life-size high relief, created by the artist as an altarpiece for the Torlonia Chapel in San Giovanni in Laterano, in Rome.

When the work was unveiled, it was immediately considered one of the most beautiful sculptures of the century, so much so that Piero Selvatico, an art historian and scholar, defined it as “one of the greatest works of the present age, one of those that deserves Italy bows reverently to you”

The Deposition had been commissioned to Tenerani in October 1835 by Prince Alessandro Torlonia on behalf of him and his brothers Marino and Carlo.

Contract in hand, the work should have been completed in 1843 for a fee of 2800 scudi. On 20 November 1836 Agostino Chigi had the opportunity to see the almost completed work in the artist’s studio in via della Catena.

The sculptural complex, however, was placed in San Giovanni in Laterano under the careful supervision of Tenerani on 11 May 1846 who was very dissatisfied with the shadow caused by the excessive overhang of the entablature of the Corinthian aedicule.

The subject sculpted by Tenerani presented many difficulties, so much so that “anyone who has ever seen it modeled remembers with what study he weaves on it from morning to evening, changing and rechanging, never satisfied, as usual, almost as if his hand did not respond to the intellect, and remembers what he brought the marble to the very place where he placed it”, as Raggi had the opportunity to say.

The beating heart of Tenerani’s bas-relief is the now lifeless body of Christ, supported in the center by Joseph of Arimathea dressed in an oriental-style tunic combined with the turban on his head. The Virgin Mary turns her back to the viewer and supports the body of her Son on the back side. On the opposite side, the young apostle Saint John supports Christ’s legs below his bent knees.

With this masterpiece, Tenerani showed that he deserved to be in the Olympus of great sculptors. Looking at close range you can see the barely visible veins of Christ, especially in the right hand which hangs in the void which seems like a quote from my Vatican Pietà. Well, in that little evidence of the veins there is the diminishing of the blood flow of the Christ who died for a very short time. A piece of exceptional skill.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media. If you go to Rome, don’t forget to go and see this extraordinary sculptural work by Tenerani in San Giovanni in Laterano.

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