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La Scultura del giorno: Paolo e Francesca di Puttinati

La scultura del giorno che vi propongo oggi è il gruppo di Paolo e Francesca scolpito da Alessandro Puttinati fra il 1862 e il 1863.

L’opera fu realizzata dall’artista in marmo di Carrara su commissione di Francesco Ponti e, osservandola bene, non è difficile ritrovare punti in comune con il più celebre Orfeo scolpito tempo prima da Antonio Canova.

Il gruppo dei due amanti slanciati in avanti sembra siano una vera e propria sfida alle leggi della gravità con la loro ardita distribuzione dei pesi.

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Nella scultura dedicata a Paolo e Francesca, lo scultore Puttinati riesce a mettere mirabilmente a frutto i venti di burrasca che investono i due giovani, secondo la legge del contrappasso di dantesca memoria.

Francesca si aggrappa con forza a Paolo mentre il dolore provato segna entrambi. Il romanticismo è messo in evidenza da quell’ascesa verso l’alto di entrambi i protagonisti, fermati per sempre nel marmo.

E’ evidente che Puttinati riprenda alla lettera il passo della Divina Commedia del secondo girone dell’Inferno in cui Dante accompagnato da Virgilio, dopo aver oltrepassato Minosse, entrano nel luogo oscuro dove la bufera incessante trascina con sè i dannati.

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Proprio in questo girone il Sommo Poeta incontrerà i lussuriosi e sarà colpito in modo particolare da i due amanti Paolo Malatesta e Francesca da Rimini, assassinati da Gianciotto Malatesta.

La scultura di Puttinati fu presentata per la prima volta al pubblico nel 1863 a Brera e sembra quasi che lo spettatore che si trovi dinnanzi all’opera sia chiamato a far le veci di Dante mentre osserva i due trascinati dai venti burrascosi.

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A colpire in modo particolare di quest’opera non è tanto il modellato classicista ma piuttosto l’impronta teatrale delle due figure che fa pensare a una vera e propria messa in scena delle loro vite. Lo scorcio prospettico che si ha guardando la scultura dalla parte anteriore non è sufficiente per apprezzarne appieno il dinamismo.

Lo scultore infatti, con questo gruppo, invita lo spettatore a girargli attorno per comprenderne meglio la leggerezza di quel marmo che sembra essere sorretto solo dall’aria che lo circonda.

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Se volete apprezzare quest’opera dal vivo, non vi rimane altro che andare alla Galleria di Arte Moderna di Milano. Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

100 anni. scultura a Milano 1815 – 1915
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Sculpture of the day: Paolo and Francesca by Puttinati

The sculpture of the day that I propose to you today is the group of Paolo and Francesca sculpted by Alessandro Puttinati between 1862 and 1863.

The work was sculpted by the artist on commission from Francesco Ponti and observing it closely it is not difficult to find points in common with the more famous Orpheus sculpted some time before by Antonio Canova.

The group of two forward-leaning lovers seem to be a real challenge to the laws of gravity with their daring distribution of weights.

In the sculpture dedicated to Paolo and Francesca, the sculptor Puttinati manages to admirably put to good use the stormy winds that hit the two young people, according to Dante’s law of retaliation.

Francesca clings strongly to Paolo while the pain felt marks both of them. Romanticism is highlighted by that upward ascent of both protagonists, forever stopped in marble.

It is evident that Puttinati takes literally the passage from the Divine Comedy of the second circle of Hell in which Dante accompanied by Virgil, after having passed Minos, enter the dark place where the incessant storm drags the damned with it.

Precisely in this group the Supreme Poet will meet the lustful and will be struck in a particular way by the two lovers Paolo Malatesta and Francesca da Rimini, murdered by Gianciotto Malatesta.

Puttinati’s sculpture was presented to the public for the first time in 1863 in Brera and it almost seems that the spectator who is in front of the work is called to take Dante’s place as he watches the two dragged by the stormy winds.

What is particularly striking about this work is not so much the classicist modeling but rather the theatrical imprint of the two figures which suggests a real staging of their lives. The perspective glimpse that one has when looking at the sculpture from the front is not sufficient to fully appreciate its dynamism.

In fact, with this group, the sculptor invites the viewer to walk around it to better understand the lightness of that marble that seems to be supported only by the air that surrounds it.

If you want to appreciate this work live, all you have to do is go to the Galleria di Arte Moderna in Milan. For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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