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27 agosto 1569: nasce il Granducato di Toscana

Il 27 agosto del 1569, papa Pio V Ghisleri conferì a Cosimo I, dopo tante insistenze, il titolo di Granduca e da quel momento ebbe inizio il Granducato di Toscana.

Cosimo I aveva consegnato nelle grinfie dell’Inquisizione Pietro Carnesecchi, accusato di eresia e il pontefice, dopo quel gran favore, non poteva più negargli il titolo a cui tanto ambiva.

In quel frangente io ero già morto da cinque anni e non ebbi modo di sapere di quella nomina. Il nuovo granduca aveva fatto di tutto per ottenere quel titolo regale che potesse consentirgli di avere una maggiore indipendenza politica.

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La bolla papale con la nomina arrivò a Firenze qualche mese dopo, il 13 dicembre e fu letta pubblicamente a Palazzo Vecchio. L’imperatore però si turbò non poco giacchè riteneva che solo lui avrebbe avuto il pieno diritto di concedere titoli.

Cosimo I partì alla volta di Roma per l’incoronazione ufficiale che avvenne in pompa magna il 5 marzo del 1570.

L’evento fu organizzato nei minimi dettagli e niente fu lasciato al caso. Giovanni Stradano ricordò quel momento in una serie di disegni e uno di questi successivamente fu adoperato dal Giambologna per scolpire uno dei rilievi della scultura equestre commissionata tempo dopo da ferdinando per ricordare Cosimo I.

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Al momento dell’incoronazione, il papa entrò nella Sala del Concistoro mentre ad attenderlo c’erano 93 cardinali vestiti di porpora, come di consueto.

Cosimo I varcò la soglia della sala per ultimo, abbigliato con una veste di tela d’oro e con la spada al fianco. Sulle spalle aveva un manto cremisi e la cappa di ermellino mentre sul capo sfoggiava una berretta di velluto nero.

Dopo i saluti, il pontefice si avviò verso la cappella mentre Cosimo I lo seguiva reggendogli lo strascico, quasi fosse una damigella durante un matrimonio reale.

Cosimo I con la corona granducale in un dipinto della bottega del Naldini
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Dopo la lettura del Vangelo, Cosimo I si inginocchiò e dinnanzi a Pio V giurando di sostenere la fede cristiana.

Marcantonio Colonna portò la corona al papa che la pose sul capo del nuovo granduca: il primo d’Italia a ricevere quel titolo.

Paolo Giordano Orsini invece porse lo scettro al papa il quale lo mise nella mano destra di Cosimo I, baciandolo sulle guance.

Per ringraziare Pio V, Cosimo I aveva portato da Firenze un calice d’oro, una borchia sempre d’oro tempestata di diamanti e un ricco corredo di paramenti sacri.

Ora dovete sapere che anche la corona arrivava da Firenze. Il nuovo granduca se l’era fatta realizzare su misura secondo le direttive indicate dal pontefice nella bolla dall’orafo di corte Hans Domes in pochi mesi. Dato che quel titolo era nuovo di zecca, era indispensabile creare un nuovo tipo di corona.

La corona granducale che l’orafo Paolo Penko ha ricreato nel 2020
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Quella del Granduca fu realizzata con 17 raggi con al centro il giglio di Firenze e con gigli più piccoli come terminali dei raggi posti al centro. La corona costò la bellezza di 200.000 scudi ed era di tipo aperto, come si confaceva a un re. Ornata di perle, pietre preziose e pietre dure, era tutta uno scintillare.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

© Riproduzione riservata

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August 27, 1569: the Grand Duchy of Tuscany is born

On 27 August 1569, Pope Pius V Ghisleri conferred on Cosimo I, after much insistence, the title of Grand Duke and from that moment the Grand Duchy of Tuscany began.

Cosimo I had delivered Pietro Carnesecchi, accused of heresy, into the clutches of the Inquisition and the pontiff, after that great favour, could no longer deny him the title to which he so coveted.

At that time I had already been dead for five years and I had no way of knowing about that appointment. The new grand duke had done everything to obtain a royal title that could allow him to have greater political independence.

The papal bull with the nomination arrived in Florence a few months later, on 13 December, and was publicly read in Palazzo Vecchio. The emperor, however, was not a little upset as he believed that only he would have the full right to grant titles.

Cosimo I left for Rome for the official coronation which took place with great pomp on 5 March 1570.

The event was organized down to the last detail and nothing was left to chance. Giovanni Stradano recalled that moment in a series of drawings and one of these was later used by Giambologna to sculpt one of the reliefs of the equestrian sculpture commissioned some time later by Ferdinand to commemorate Cosimo I.

At the time of his coronation, the pope entered the Consistory Hall while waiting for him were 93 cardinals dressed in purple, as usual.

Cosimo I crossed the threshold of the room last, dressed in a robe of gold cloth and with a sword at his side. On his shoulders she wore a crimson cloak and ermine cape while on his head she sported a black velvet cap.

After the greetings, the pontiff walked towards the chapel while Cosimo I followed him holding his train, as if she were a bridesmaid at a royal wedding.

After reading the Gospel, Cosimo I knelt down before Pius V, swearing to uphold the Christian faith.

Marcantonio Colonna brought the crown to the pope who placed it on the head of the new grand duke: the first in Italy to receive that title. Paolo Giordano Orsini instead handed the scepter to the pope who placed it in the right hand of Cosimo I, kissing him on the cheeks.

To thank the pope, Cosimo I had brought from Florence a gold chalice, a gold stud studded with diamonds and a rich set of sacred vestments.

Now you must know that the crown also came from Florence. The new grand duke had it made to measure according to the directives indicated by the pontiff in the bull by the court goldsmith Hans Domes in a few months. Since that title was brand new, it was imperative to create a new type of crown.

That of the Grand Duke was made with 17 rays with the lily of Florence in the center and with smaller lilies as ends of the rays placed in the center. The crown cost the beauty of 200,000 scudi and was of the open type, as befitted a king. Adorned with pearls, precious stones and semi-precious stones, she was all glittering.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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