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21 febbraio 1513: muore Giulio II

La notte fra il 20 e il 21 febbraio del 1513, Giulio II della Rovere morì lasciando così il ruolo di pontefice vacante che poco dopo sarà occupato dal successore Leone X de’ Medici.

Destino volle che morì nello stesso giorno in cui, anni prima, nel 1508, aveva fatto posizionare la grande scultura in bronzo che lo ritraeva sopra la facciata della chiesa di San Petronio a Bologna, dopo aver conquistato la città cacciando i Bentivoglio.

Ritratto di Papa Giulio II di Raffaello
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Un’opera che mi costò un’occhio dalla testa per realizzarla. Non ero avvezzo a lavorare così grandi opere in bronzo: la prima fusione andò male e la seconda solo bene per metà. Il frutto di tanta tribolazione poco dopo fu fatto a pezzi quando la città venne riconquistata dai Bentivoglio, risparmiando solo la testa.

Passò alle cronache non certo per la sua incrollabile fede ma piuttosto per essere un papa guerriero, sempre pronto ad andare in guerra in testa alle truppe. Terribile lo era anche per il suo carattere di fuoco, poco dissimile dal mio.

Fu un pontefice spregiudicato, assetato di potere e dopo l’elezione iniziò a fare il despota. Avvierò importanti campagne militari e per finanziarle chiese aiuto al banchiere senese Agostino Chigi.

Fu Giulio II ad avviare la costruzione della nuova basilica di San Pietro in Vaticano
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Siccome di palanche non ne aveva mai abbastanza per portare avanti le sue imprese, iniziò anche a vendere le indulgenze e gli uffici ecclesiastici: in pratica era possibile acquistare un cardinalato pagandolo profumatamente oppure conquistarsi il Paradiso sborsando cifre importanti.

Con la sua morte il mondo non perse una grande guida spirituale ma bensì un grande mecenate, amante dell’arte.

Proprio lui infatti avviò l’edificazione del nuovo San Pietro affidando il progetto al Bramante, commissionò a me la propria colossale tomba e gli affreschi della volta della Cappella Sistina mentre a Raffaello affidò gli affreschi delle stanze vaticane.

Giulio II mi commissionò gli affreschi della volta della Cappella Sistina
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I libri

A seguire vi propongo due libri interessanti per conoscere meglio la figura di papa Giulio II. Il primo è una vera e propria biografia ben documentata e precisa, scritta da Giulio Busi.

La trovate QUA.

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Il secondo libro che vi propongo invece è il catalogo della mostra al momento in corso a Bologna che racconta soprattutto Giulio II committente nella sua parentesi bolognese.

Lo trovate QUA.

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Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

February 21, 1513: Julius II dies

On the night between 20 and 21 February 1513, Julius II della Rovere died, thus leaving the role of pope vacant in favor of his successor Leo X de’ Medici.

Destiny wanted him to die on the same day in which, years earlier, in 1508, he had placed the large bronze sculpture that portrayed him above the facade of the church of San Petronio in Bologna, after having conquered the city by expelling the Bentivoglios.

A work that cost me an eye out of my head to make it. I was not used to making such large works in bronze: the first casting went badly and the second one only half good. The fruit of so much tribulation was shortly after destroyed when the city was reconquered by the Bentivoglio, saving only the head.

He went down in the news certainly not for his unshakable faith but rather for being a warrior pope, always ready to go to war at the head of the troops. Terrible it was also for his fiery character, not unlike mine.

He was an unscrupulous pontiff, hungry for power and after his election he began to play the despot. He will launch important military campaigns and to finance them he asked the Sienese banker Agostino Chigi for help.

Since he never had enough palanche to carry on his exploits, he also began to sell indulgences and ecclesiastical offices: in practice it was possible to buy a cardinalate by paying it handsomely or to conquer Heaven by paying out important sums.

With his death the world did not lose a great spiritual guide but rather a great patron, lover of art.

In fact, he himself started the construction of the new St. Peter’s entrusting the project to Bramante, he commissioned me for his colossal tomb and the frescoes on the vault of the Sistine Chapel while he entrusted the frescoes in the Vatican rooms to Raphael.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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