Inquisizione Michelangelo: la recensione
Ho appena terminato di leggere il romanzo Inquisizione Michelangelo di Matteo Strukul e oggi vi racconto cosa ne penso. Per prima cosa, come accennato prima, è sempre necessario ricordarsi che si tratta di un romanzo che, seppure ha una buona ricostruzione storica alle spalle, non manca di invenzioni letterarie per altro del tutto plausibili, lecite e interessanti.
Quasi all’inizio del libro, l’autore fa un po’ di confusione fra le cave di Carrara e quelle di Seravezza. Nel periodo in cui è ambientato il romanzo era da lungi che avevo lasciato l’impresa nelle cave appartenenti al capitanato di Pietrasanta a cui apparteneva per altro il Monte Altissimo. Lo stesso per così dire errore viene ripetututo un po’ più avanti nella narrazione ma in ogni modo è un peccato veniale che non può essere non perdonato vista l’abilità di Strukul nell’intrecciare vicende e nel suo saper narrare in modo assai convincente fatti veri e fatti immaginati.
Gli ultimi affreschi della Cappella Paolina, gli occhiali che mi fece arrivare da Venezia Vittoria Colonna, Tommaso de’ Cavalieri, Daniele da Volterra, Papa Paolo III, il terribile cardinale Carafa a capo del Sant’Uffizio, il Mosè voltato con l’immancabile leggenda del perchè non parli e l’inquisizione che mi stava col fiato sul collo. Non manca proprio nessuno all’appello, anzi, vengono aggiunti personaggi immaginati ma funzionali alla narrazione. Intrecciando gli eventi, l’autore si immagina come l’Inquisizione abbia girato attorno a me e agli Spirituali ricostruendo scene, dialoghi e fatti in maniera arbitraria.
Un bel romanzo storico, ben scritto e con basi storiche solide… alias si comprende bene che Strukul ha studiato molto, soprattutto gli scritti di Forcellino. L’ho letto con piacerefacendo un salto indietro nel tempo. Al centro della scena c’è il Beneficio di Cristo scritto da Benedetto da Mantova. Un testo che mise in allerta la Chiesa Cattolica che tanto s’era discostata dalla dottrina di Cristo. Quel libro arrivato fino a Viterbo, come scrive lo stesso Strukul “era uno dei libri più potenti e pericolosi di tutto il creato”.
Bella invenzione anche i flash back che ho sognando.. vengo sbalzato indietro nel tempo tornando sui ponteggi della Sistina.
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