Fratelli noiosi e pretenziosi
Avevo sempre una gran mole di lavoro da portare a termine. La mia maniera di lavorare il marmo piaceva eccome e mi venivano commissionate continuamente opere. Dopo il successo degli affreschi della Volta Sistina il mondo iniziò ad ammirarmi anche come pittore e ogni giorno ricevevo solleciti per accettare nuove commissioni.
La mia famiglia a Firenze mi chiedeva sempre danari quasi come se quei soldi fossero cosa loro. Ecco a voi una lettera che scrissi al mi’ fratello Bonarroto il 24 luglio del 1512 da Roma.
Buonarroto,
io non ò tempo da rrispondere alla tua, perché è nocte; e ancora quand’io avessi tempo, non ti posso rispondere resoluto per insino che io non vego la fine delle cose mia di qua. Io sarò questo setembre costà e farò quant’io potrò per voi, com’io ò facto insino a ora.
Io stento più che uomo che fussi mai, mal sano e chon grandissima faticha; e pure ò patienza per venire al fine desiderato.
Ben potete avere patientia dua mesi voi, stando dieci mila volte meglio che non sto io.
Michelagniolo scultore in Roma.A Buonarroto di Lodovicho Simoni in Firenze.

Michelangelus Bonarotus florentinus faciebat
Son tornato: non ce la fo’ più a star zitto. Sedetevi comodi e cominciate ad addentrarvi poco a poco nella mia esistenza. Voglio parlarvi in prima persona della vita mia e di tutte le cose che mi sono successe in giovinezza così come in vecchiaia. Vi accompagnerò per mano in un viaggio lungo quasi novant’anni: un viaggio fatto di passioni smisurate, di tanto lavoro, successi, parenti serpenti e tormenti d’animo. MICHELANGELUS BONAROTUS FLORENTINUS FACIEBAT: così firmai con martello e scalpello la stola della Vergine per rivendicarne la paternità.
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Versus Fratelli geniali e generosi.
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