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Due nuove Sculture Classiche alla Galleria dell’Accademia di Firenze

La Galleria dell’Accademia di Firenze e i Musei del Bargello accolgono due nuove sculture di epoca classica, provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

Da oggi 18 novembre, due opere antiche finora non visibili al pubblico – l’Apollo citaredo e l’Eroe nudo con corno – sono state collocate all’uscita della Galleria dell’Accademia, all’interno di un nuovo allestimento dedicato. Le sculture arrivano in deposito temporaneo dal Museo Archeologico Nazionale di Firenze grazie a un accordo di valorizzazione tra le due istituzioni autonome del Ministero della Cultura.

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“Questa collaborazione, improntata a lealtà ed efficacia, unisce tutela e valorizzazione restituendo al pubblico due opere antiche oggetto di un accurato restauro, ha affermato Andreina Contessa, Direttrice della Galleria dell’Accademia di Firenze e dei Musei del Bargello – La missione di un museo è rendere fruibile il patrimonio culturale: queste due sculture, ora visibili ai milioni di visitatori della Galleria, contribuiscono a promuovere conoscenza, conservazione e valorizzazione”.

Anche Daniele Federico Maras, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze, sottolinea come l’iniziativa unisca “due eccellenze del panorama culturale fiorentino”, restituendo alle opere la funzione per cui furono destinate, secondo lo spirito del patto di famiglia del 1737 che sancì il passaggio delle collezioni dai Medici ai Lorena.

Nel ruolo di coordinamento della Direzione regionale dei Musei nazionali Toscana, Stefano Casciu esprime apprezzamento per il progetto, che permette di esporre al pubblico sculture antiche finora non accessibili e di arricchire l’offerta della Galleria, storicamente legata alla grande tradizione della scultura.

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Le opere esposte

Apollo citaredo

Rielaborazione di un modello del II sec. d.C., raffigura il dio della musica mentre suona la cetra, con un volto idealizzato e uno sguardo estatico che suggeriscono l’accompagnamento del canto. L’iconografia, rara nella scultura a tutto tondo, mostra influssi della tradizione lisippea e del tardo ellenismo trovando un confronto significativo in un esemplare del Museo Archeologico Nazionale di Venezia.

Eroe nudo con corno

Piccola scultura databile tra I e II sec. d.C., conserva nella parte antica il modello policleteo dell’Eracle del V secolo a.C. In epoca moderna è stata completata con testa, braccia e base, trasformandola nella figura di un giovane eroe cacciatore, forse Meleagro con il suo cane.

Le due sculture sono collocate nelle nicchie dell’attuale uscita della Galleria dell’Accademia, un ambiente neoclassico che in epoca lorenese fungeva da vestibolo dell’Opificio delle Pietre Dure.

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Prima del trasferimento, le due sculture in marmo sono state sottoposte a un attento restauro conservativo, eseguito da Francesca Piccolino Boniforti sotto la supervisione delle funzionarie del Museo Archeologico, Barbara Arbeid e Giulia Basilissi.

L’intervento ha riguardato soprattutto la pulitura, la rifinitura delle superfici e l’integrazione delle stuccature con materiali compatibili e reversibili. Al termine è stato applicato un protettivo per facilitare la futura manutenzione.

Il nuovo allestimento è stato progettato dalle dott.sse Elvira Altiero, Eleonora Pucci e dagli architetti Claudia Gerola, Roberto Lembo e Barbara Francalanci, nell’ambito del sistema museale Galleria dell’Accademia – Musei del Bargello.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Two New Classical Sculptures at the Galleria dell’Accademia in Florence

The Galleria dell’Accademia in Florence and the Bargello Museums welcome two new classical sculptures from the National Archaeological Museum of Florence.

Starting today, November 18, two ancient works previously unseen by the public—the Apollo with the Citharist and the Naked Hero with a Horn—have been placed at the exit of the Galleria dell’Accademia, within a new dedicated exhibition. The sculptures are on temporary loan from the National Archaeological Museum of Florence thanks to a promotion agreement between the two autonomous institutions of the Ministry of Culture.

“This collaboration, marked by loyalty and effectiveness, combines protection and enhancement, returning to the public two carefully restored ancient works,” stated Andreina Contessa, Director of the Galleria dell’Accademia in Florence and the Bargello Museums. “A museum’s mission is to make cultural heritage accessible: these two sculptures, now visible to the Gallery’s millions of visitors, contribute to promoting knowledge, conservation, and enhancement.”

Daniele Federico Maras, Director of the National Archaeological Museum of Florence, also emphasized how the initiative unites “two excellences of the Florentine cultural scene,” restoring the works to their intended purpose, in accordance with the spirit of the 1737 family pact that sanctioned the transfer of the collections from the Medici to the Lorraine family.

In his role as coordinator of the Regional Directorate of National Museums in Tuscany, Stefano Casciu expressed his appreciation for the project, which allows previously inaccessible ancient sculptures to be exhibited to the public and enriches the Gallery’s offerings, historically linked to the great tradition of sculpture.

The works on display

Apollo the Citharist

A reworking of a 2nd-century AD model, it depicts the god of music playing the lyre, with an idealized face and an ecstatic gaze suggesting the accompaniment of song. The iconography, rare in sculpture in the round, shows influences from the Lysippean tradition and late Hellenism, finding a significant comparison in an example in the National Archaeological Museum of Venice.

Naked Hero with Horn

A small sculpture dating from the 1st or 2nd century AD, its ancient section preserves the Polykletian model of Heracles from the 5th century BC. In modern times, it was completed with the head, arms, and base, transforming it into the figure of a young hunting hero, perhaps Meleager with his dog.

The two sculptures are located in the niches of the current exit of the Galleria dell’Accademia, a neoclassical space that during the Lorraine period served as the vestibule of the Opificio delle Pietre Dure.

Before their transfer, the two marble sculptures underwent a careful conservation restoration, carried out by Francesca Piccolino Boniforti under the supervision of Archaeological Museum officials Barbara Arbeid and Giulia Basilissi.

The work primarily involved cleaning, surface finishing, and the integration of the stucco with compatible and reversible materials. A protective coating was then applied to facilitate future maintenance.

The new exhibition was designed by Dr. Elvira Altiero and Dr. Eleonora Pucci, and architects Claudia Gerola, Roberto Lembo, and Barbara Francalanci, as part of the Galleria dell’Accademia – Musei del Bargello museum system.

For now, yours truly, Michelangelo Buonarroti bids you farewell and invites you to join him in future posts and on social media.

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