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Crocifisso di Santo Spirito: 25 anni fa tornò nella Basilica per la quale l’avevo scolpito

Sono 25 anni esatti che il Crocifisso di Santo Spirito che scolpii diciannovenne per il priore Bicchiellini, fece ritorno nella basilica che tutt’oggi lo custodisce.

Era da poco morto Lorenzo il Magnifico quando il giovane Michelangelo non ancora ventenne si accinse a scolpire un Crocifisso di legno, che si posa-sopra il mezzo tondo dell’altare maggiore, a compiacenza del priore il quale gli diede comodità di stanze”, Giorgio Vasari.

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Era il dicembre del 2000 quando, dopo essere stato scoperto da Margrit Lisner nel 1962 ed esposto prima a Roma e poi a Casa Buonarroti a Firenze, l’opera fu portata opera tornò in Santo Spirito.

Il Cristo intagliato nel legno di tiglio, alto un metro e trentanove centimetri con quell’incarnato livido quasi trasparente, oggi si trova sospeso al centro della sagrestia di Santo Spirito. In origine invece era posizionato al di sopra dell’altare maggiore della basilica di Santo Spirito, laddove oggi si trova il ciborio in marmo posizionato lì nel 1600.

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Per celebrare i 25 anni dal suo ritorno nella Basilica dopo il laborioso restauro, la comunità agostiniana di Santo Spirito ha inaugurato una serie di convegni e iniziative dal titolo “L’anima del genio: 25 anni del Crocifisso di Michelangelo a Santo Spirito”.

Il calendario delle iniziative è ricco e articolato:

  • 14 ottobre: conferenza di Giovanni Cipriani sul tema “Michelangelo e Santo Spirito. La Firenze di Piero de’ Medici e Savonarola”;
  • 11 novembre: intervento di Marco Passeri sull’Altare Maggiore di Santo Spirito;
  • 21 novembre: concerto con Edoardo Materassi;
  • 2 dicembre: conferenza di Enrico Sartoni sul Crocifisso di Michelangelo, seguita da presentazioni di libri e dall’annullo filatelico del francobollo dedicato a Michelangelo.

Le celebrazioni si concluderanno con l’inaugurazione del presepe e il concerto di Natale, in programma giovedì 11 dicembre.

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Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Santo Spirito Crucifix: 25 Years Ago It Returned to the Basilica for Which I Sculpted It

It is exactly 25 years since the Santo Spirito Crucifix, which I sculpted at the age of nineteen for Prior Bicchiellini, returned to the basilica where it still resides today.

“Lorenzo the Magnificent had recently died when the young Michelangelo, not yet twenty, set about sculpting a wooden Crucifix, which rests above the half-tondo of the high altar, to the prior’s satisfaction, who provided him with comfortable quarters,” Giorgio Vasari.

It was December 2000 when, after being discovered by Margrit Lisner in 1962 and exhibited first in Rome and then at Casa Buonarroti in Florence, the work was brought back to Santo Spirito.

The Christ carved from lime wood, standing 1.39 meters tall with an almost transparent livid complexion, today hangs in the center of the sacristy of Santo Spirito. Originally, it was positioned above the high altar of the Basilica of Santo Spirito, where the marble ciborium, placed there in 1600, now stands.

To celebrate the 25th anniversary of its return to the Basilica after its painstaking restoration, the Augustinian community of Santo Spirito has inaugurated a series of conferences and initiatives entitled “The Soul of Genius: 25 Years of Michelangelo’s Crucifix in Santo Spirito.”

The calendar of events is rich and varied:

October 14: lecture by Giovanni Cipriani on “Michelangelo and Santo Spirito. The Florence of Piero de’ Medici and Savonarola”;
November 11: talk by Marco Passeri on the High Altar of Santo Spirito;
November 21: concert with Edoardo Materassi;
December 2nd: Enrico Sartoni’s lecture on Michelangelo’s Crucifix, followed by book presentations and the cancellation of the Michelangelo stamp.
The celebrations will conclude with the inauguration of the nativity scene and the Christmas concert, scheduled for Thursday, December 11th.

For now, yours truly, Michelangelo Buonarroti bids farewell and invites you to join him in future posts and on social media.

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