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22 agosto 2004: rubato l’Urlo di Munch a Oslo

Era domenica. Era il 22 agosto del 2004 quando il celeberrimo ‘Urlo’ di Munch e la sua Madonna vennero rubati in pieno giorno da due uomini col volto coperto e armati al Museo Munch di Oslo.

I due individui, dopo aver compiuto l’atto criminoso, fuggirono a bordo di un auto. Non fu difficile mettere a segno quel colpo: i due dipinti non erano dotati di alcun sistema di protezione o d’allarme e addirittura non risultarono essere assicurati contro i furti.

Sembra una storia incredibile eppure fu così che le due opere scomparvero nel nulla in pochi minuti.

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Estate del 1893. Il sole stava calando sul fiordo, le nuvole erano color rosso sangue. Improvvisamente, ho sentito un urlo che attraversava la natura.

Un grido forte, terribile, acuto, che mi è entrato in testa, come una frustata. D’improvviso l’atmosfera serena si è fatta angosciante, simile a una stretta soffocante: tutti i colori del cielo mi sono sembrati stravolti, irreali, violentissimi.

[…] Anch’io mi sono messo a gridare, tappandomi le orecchie, e mi sono sentito un pupazzo, fatto solo di occhi e di bocca, senza corpo, senza peso, senza volontà, se non quella di urlare, urlare, urlare… Ma nessuno mi stava ascoltando.

Ho capito che dovevo gridare attraverso la pittura, e allora ho dipinto le nuvole come se fossero cariche di sangue, ho fatto urlare i colori. Non mi riconoscete, ma quell’uomo sono io. […] Edvard Munch

L’Urlo fu realizzato da Munch in tre versioni, tutte custodite al museo di Oslo. L’unica esposta è stata oggetto di due furti a dieci anni di distanza l’uno dall’altro. Era già stata rubata anche il 12 febbraio del 1994 e ritrovata appena dopo tre mesi.

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Il secondo furto, avvenuto per l’appunto il 22 agosto del 2004 assieme a quello della Madonna di Munch, ha visto scomparire le opere fino al 31 agosto 2006, giorno in cui le opere furono rinvenute dalla polizia norvegese.

Dopo il ritrovamento le tele vennero sottoposte a un importante intervento di restauro per stabilizzare i danni causati da quel furto e dall’esposizione eccessiva all’umidità.

Dal 23 maggio 2008 i due capolavori furono ricollocati al loro posto, nella Galleria Nazionale di Oslo.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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August 22, 2004: Munch’s “The Scream” Stolen in Oslo

It was Sunday. It was August 22, 2004, when Munch’s famous “The Scream” and his Madonna were stolen in broad daylight by two masked, armed men from the Munch Museum in Oslo.

After committing the crime, the two individuals fled in a car. The heist wasn’t difficult: the two paintings were not equipped with any protection or alarm system, and they weren’t even insured against theft.

It seems like an incredible story, yet the two works disappeared into thin air in a matter of minutes.

“Summer of 1893. The sun was setting over the fjord, the clouds were blood red. Suddenly, I heard a scream rippling through nature.

A loud, terrible, piercing scream that struck my head like a whiplash. Suddenly, the serene atmosphere became anguished, like a suffocating grip: all the colors of the sky seemed distorted, unreal, violent.

[…] I too began to scream, covering my ears, and I felt like a puppet, made only of eyes and a mouth, without a body, without weight, without will, except to scream, scream, scream… But no one was listening.

I realized I had to scream through paint, and so I painted the clouds as if they were full of blood, I made the colors scream. You don’t recognize me, but that man is me. […]” Edvard Munch

Munch painted The Scream in three versions, all housed at the Oslo museum. The only one on display was stolen twice within ten years of each other. It had already been stolen on February 12, 1994, and was recovered just three months later.

The second theft, which occurred on August 22, 2004, along with that of Munch’s Madonna, saw the works disappear until August 31, 2006, when they were recovered by the Norwegian police.

After their recovery, the canvases underwent a major restoration to stabilize the damage caused by that theft and excessive exposure to humidity.

On May 23, 2008, the two masterpieces were returned to their original location, at the National Gallery in Oslo.

For now, yours truly, Michelangelo Buonarroti, bids farewell and says he’ll see you in future posts and on social media.

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